Bulgheroni è una realtà unica, che realizza in proprio ogni singolo pezzo degli strumenti. Utilizza legni pregiati lasciati a stagionare fino a 15 e poi li lavora con il diamante.
I loro oboi e ottavini, ancora rigorosamente realizzati a mano nel laboratorio artigiano di Colverde, piccolo comune comasco al confine con la Svizzera, rappresentano un vero e proprio oggetto di culto per i musicisti professionisti e gli appassionati di tutto il mondo. In una nicchia di mercato coperta da una dozzina di aziende a livello globale, Bulgheroni è infatti l’unica realtà a produrre in proprio ogni singolo pezzo dello strumento e a farlo con un mix di tecnologia e processi manuali che garantiscono la massima cura dei singoli passaggi.
In realtà, la passione con cui l’azienda viene condotta da Giacomo Bulgheroni, che l’ha fondata nel 1966, e dai figli Massimiliano e Fabrizio, basterebbe da sola a fare la differenza. Ma se a questa si aggiungono l’entusiasmo per il lavoro, l’amore per la musica e l’ossessione per la cura dei dettagli che il fondatore ha trasmesso in linea diretta alla seconda generazione, non stupisce che gli strumenti Made in Como siano richiesti in ogni parte del mondo. Dalla Germania agli Stati Uniti, dalla Cina al Venezuela, dall’Australia alla Colombia.
“Tutto ha avuto inizio nel secondo dopoguerra”, racconta Giacomo Bulgheroni. “Mio papà Luigi aveva un’azienda di strumenti e io, fin da ragazzino, ho sempre lavorato con lui. È così che mi sono appassionato agli strumenti musicali e ho avviato l’attività come Bulgheroni Giacomo, poi diventata Fratelli Bulgheroni nel 1974.
La produzione di oboi fatti a mano
Fin dal principio l’azienda si specializzò nella progettazione e produzione di strumenti a doppia ancia (due lingue sottili di canna di bambù unite, le cui vibrazione fanno suonare gli strumenti a fiato a doppia ancia come l’Oboe, Ndr), realizzando oboi, oboi d’amore e corni inglesi. E il successo fu immediato.
“Anche se all’inizio mio padre era da solo, e quindi la produzione era ben lontana dai circa 500 oboi all’anno che riusciamo a produrre oggi che siamo una quindicina di persone, i clienti non mancavano”, racconta Massimiliano Bulgheroni. “Il primo fu un distributore americano, che mostrò interesse per i nostri strumenti e che ci aprì quel mercato, dal quale ci allargammo poi a quello europeo e a tanti altri”.
L’utilizzo di legni pregiati
Il segreto del successo, che è poi la formula magica che ancora oggi consente all’azienda di competere in un mercato internazionale nel quale operano concorrenti del calibro di Yamaha, fu da subito la scelta di puntare su una produzione di altissima qualità. “Noi utilizziamo solo legni pregiati: Grenadilla dal Mozambico, Palissandro dal Brasile, Cocus dai Caraibi e Mopane dal Sudafrica”, spiega Massimiliano Bulgheroni. “Li lasciamo stagionare dai 5 ai 15 anni in un ambiente a temperatura e umidità controllate e per lavorarli usiamo il diamante”.
Ma anche la parte meccanica degli strumenti, che comprende circa 120 chiavi nell’oboe, viene rigorosamente realizzata in proprio dall’azienda, partendo da barre di lega grezze. “Anche in questo caso la qualità delle leghe è fondamentale, perché poi le parti in metallo trasmettono quelle vibrazioni che contribuiscono a definire il suono dello strumento”, prosegue Massimiliano Bulgheroni.
In altre parole, la precisione nella produzione delle chiavi e della meccanica dello strumento, è essenziale. E da questo punto di vista Bulgheroni non ha eguali al mondo.
L’ultimo traguardo raggiunto è stato il deposito e registrazione di un brevetto internazionale riguardante una nuova chiave che ha introdotto un’innovazione meccanica nel settore.
Veri gioielli richiesti in tutto il mondo
A completare il quadro è l’utilizzo di macchine computerizzate che garantiscono massima precisione e controllo nelle fasi per le quali non è previsto intervento manuale e la partnership con musicisti professionisti che testano ogni singolo strumento prima della sua messa in vendita, contribuendo anche allo sviluppo di nuove soluzioni e alla verifica della sua intonazione. Ogni mercato estero, infatti, ha gusti e tradizioni musicali diverse, per cui la progettazione e realizzazione di ogni singolo strumento varia in base al Paese nel quale verrà venduto.
Con tutta questa cura, e con tempi di lavorazione di circa due mesi per ogni singolo pezzo, si possono considerare gli strumenti musicali Bulgheroni come dei veri gioielli.
A volte anche pezzi unici, quando il musicista richiede soluzioni e design personalizzate. Nessuna sorpresa che il costo al pubblico possa arrivare a migliaia di euro per uno strumento. D’altra parte l’azienda, che vende la maggior parte della produzione all’estero e che – da quest’anno – produce anche flauti in legno, rappresenta un caso davvero unico. Tanto da avere ottenuto il “bollino di qualità per il Made in Italy” dei suoi strumenti musicali dall’Agenzia delle Dogane.