Nata negli anni Novanta nella taverna di casa di uno dei fondatori, Intred si è affermata nel mercato delle TLC al punto da fare concorrenza ai più noti e importanti attori del mercato.
La fibra ottica bresciana. A sentirla raccontare sembra una di quelle storie americane che hanno contribuito a rendere particolarmente popolari nell’immaginario collettivo la Silicon Valley e i giganti del tech. Invece, quella di Intred, azienda nata nel 1996 nella taverna di casa di uno dei suoi fondatori e cresciuta in poco più di vent’anni fino a macinare utili milionari e a sbarcare sul mercato AIM della Borsa Italiana, è una storia tutta lombarda. Anzi, bresciana.
L’azienda di TLC, che offre connessioni in banda larga e ultra-larga, fixed access wireless, telefonia fissa, servizi cloud e servizi accessori. La recente acquisizione della società bergamasca QCOM S.p.A. ha consentito di ampliare e sviluppare la rete in maniera ancora più capillare e di metterla in concorrenza con i più noti attori del mercato, a partire da TIM. “I primi passi, però, li muovemmo nella taverna di casa, dove per contenere i costi facemmo il nostro primo ufficio con alcuni modem, lanciando questa nuova attività insieme a due amici dopo che avevo dato le dimissioni dal mio lavoro precedente”, racconta Daniele Peli, amministratore delegato di Intred.
I primi passi tra diffidenza e nuove tecnologie
In quegli anni in cui il mondo di internet rappresentava ancora un oggetto misterioso per la maggior parte delle persone, e in cui la velocità di connessione si misurava in una manciata di Kbyte, “la difficoltà più grande era quella di far capire agli imprenditori, che erano il target a cui ci rivolgevamo, cosa stessimo loro proponendo”, ricorda Peli. “Noi eravamo convinti delle potenzialità di ciò che vendevamo, ma pur essendo in un territorio molto vocato verso i mercati esteri, dove la rete già esisteva, di fatto il nostro lavoro era quello di far capire cosa fosse internet. Ricordo ancora il caso di un imprenditore che, dopo vari tentativi di spiegargli di cosa si trattasse, mi disse che rinunciava a capirci qualcosa, ma che comunque voleva attivare il collegamento perché un suo concorrente l’aveva già fatto e quindi non voleva essere da meno”.
Un approccio che visto con gli occhi di un millennial può sembrare vecchio di secoli. Ma che invece ben descrive quella che era la realtà in una delle zone più industrializzate del Paese.
La svolta del nuovo millennio e la fibra ottica bresciana
La svolta verso l’era 2.0 avvenne infatti solamente con il nuovo millennio. Fu allora che, complice il passaggio epocale dettato dall’arrivo delle prime connessioni ADSL, “che consentirono prima di collegarsi a 640Kbyte, poi a 2 Megabyte fino ad arrivare a 20 Megabyte al secondo”, spiega Peli, “cominciammo a spaziare con i nostri servizi su un territorio che comprendeva tutto il Nord Italia, da Torino a Milano, fino a Trieste”.
In quegli anni Intred offriva connessioni internet appoggiandosi prevalentemente alle infrastrutture di Telecom Italia, come facevano un po’ tutti i piccoli e grandi operatori perchéé questo consentiva loro di stare sul mercato senza dover affrontare investimenti improbi.
“Presto, però, ci rendemmo conto che le marginalità erano ridotte all’osso, perché un po’ tutti proponevamo prodotti simili, per cui decidemmo di costruire una rete proprietaria su cavo”, ricorda l’AD dell’azienda.
Il lancio di una rete propria
Come base di partenza fu scelta la città di Brescia, dove le prime centrali entrarono in funzione nel 2010. “Decidemmo di concentrarci sul bacino di utenza bresciano, che conta un milione e 250 mila utenti e un tessuto imprenditoriale sano. Per migliorare la penetrazione aprimmo anche agli utenti privati con l’allora marchio Eir, oggi Intred”.
Da lì al successo il passo fu breve. Oggi gli utenti collegati alla rete in fibra ottica di Intred, che garantisce connessioni veloci da 1000 Mega (1 gb) in Download e 100 Mega in Upload, sono clienti professionali, privati e pubblica amministrazione. L’azienda, che ha oltre 130 dipendenti, si è sviluppata maggiormente nelle province di Bergamo, Monza e Brianza, Lecco, Milano e Brescia.
“Complessivamente abbiamo oltre 3.700 chilometri di fibra ottica, che crescono giorno dopo giorno”, sottolinea Peli. Quanto ai clienti, “nel segmento business, siamo indubbiamente leader di mercato tra le principali aziende della provincia di Brescia in termini di fatturato, una cosa che ci rende orgogliosi, perché quando si porta un servizio in un’azienda strutturata prevale la valutazione oggettiva sui costi e sulla qualità del servizio, aspetti sui quali evidentemente riusciamo a essere competitivi”.
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