Bicicapace, piccola azienda milanese specializzata nel settore delle cargo bike, si è imposta in pochi anni nei mercati di mezza Europa.
La cargo bike milanese. Se non è come tentare di vendere il ghiaccio agli eschimesi, poco ci manca. Lanciare un nuovo marchio milanese di biciclette e pensare di conquistare i mercati dei Paesi del Nord Europa, in cui le due ruote rappresentano il principale mezzo di trasporto in città e in cui esistono marchi consolidati da decenni, è infatti un’impresa ai limiti dell’impossibile.
Eppure, è proprio questa la straordinaria operazione riuscita a Bicicapace, piccola azienda milanese specializzata nel settore delle cargo bike (bici da carico). Nata ufficialmente nel 2017, ma di fatto operativa già dal 2010, questa realtà è riuscita in pochi anni a imporsi nei mercati di mezza Europa. E, cosa ancor più notevole, lo ha fatto competendo con altri mezzi di trasporto tuttofare per la famiglia che nei Paesi nordici rappresentano una parte integrante dello stile di vita.
La cargo bike milanese
Autore di questo prodigio è Francesco Lombardi, fondatore e amministratore di Bicicapace, il quale ha trasformato in un’attività di successo quello che all’inizio era un semplice pallino: realizzare biciclette da città che avessero un buon design, un’alta qualità e un’adeguata brand identity.
“Ho vissuto per alcuni anni a Londra ed è lì che ho visto diffondersi sempre di più le biciclette in città, biciclette molto belle peraltro. Visto che sono perito meccanico e che ho collaborato per molti anni con uno studio di design come ingegnerizzatore, dopo essere tornato a Milano mi sono fatto una cultura di ciò che c’era e ho pensato di produrre biciclette con componenti di alta qualità, che fossero compatte per muoversi agilmente in città e che consentissero di trasportare la spesa e molte altre cose”, racconta.
Mezzi polifunzionali con standard elevati
L’obiettivo di partenza era quello di creare un mezzo funzionale con standard elevati. “Il mio concetto è stato fin dall’inizio quello di avere un volume di carico integrato, per cui ho inserito la borsa fissa sul telaio, non sulla forcella, cosa che garantisce molta più agilità”, spiega Lombardi.
Altro elemento caratterizzante, il cavalletto a doppia gamba, che consente di caricare la bicicletta senza sbilanciarla. Poi, le gomme leggermente più larghe della media, adatte per muoversi anche su pavé e rotaie, le luci integrate con la dinamo nel mozzo in modo che si accendano non appena si comincia a pedalare, il cambio nel mozzo per garantire la sincronia della catena e, nel modello del debutto, ribattezzato Classic, la ruota anteriore più piccola di quella posteriore per dare maggiore stabilità”
Ispirate alla mitica Vespa Piaggio
“Mi sono ispirato alla storica Vespa Piaggio, un veicolo che non ti molla mai a piedi e che funziona sempre anche se non gli fai manutenzioni per due anni”, sottolinea Lombardi. Rispetto ai modelli classici “anche la lunghezza è ridotta, proprio per migliorare la guidabilità. Inoltre, rispetto alle biciclette nordiche olandesi o tedesche, tutte nere con il parafango bianco per farsi vedere nell’oscurità, io ho volute fare dei mezzi colorati, con la possibilità di abbinare gli accessori in più colori”.
Una serie di scelte che hanno subito pagato. Soprattutto all’estero. Dopo il lancio a Milano nel 2011, il primo anno “ho ricevuto ordini dalla Nuova Zelanda, dalla Germania, da Londra e da Vienna”, racconta infatti il fondatore. Successivamente, i mercati si sono allargati a Belgio, Stati Uniti, Paesi Bassi, Danimarca, Francia, Irlanda, Inghilterra, Spagna e altri ancora.
Oggi il 90% della produzione, che è cresciuta costantemente passando da alcune decine di pezzi all’anno del primo periodo a diverse centinaia di esemplari all’anno, è destinata all’estero. Una questione di stile di vita e, in parte, anche di prezzo.
Il mezzo ideale per girare in città
Con un costo che va da un minimo di 1.250 euro per le versioni base della Classic (quella con il cestone per il trasporto della spesa) e della Justlong (che consente di trasportare due bambini e un peso complessivo di 190 chilogrammi), a un massimo di quasi 5 mila euro per la Justlong più accessoriata e a pedalata assistita, i mezzi di Bicicapace, telaio di qualità Made in Taiwan e assemblaggio, verniciatura e finiture Made in Milano, si posiziona in una fascia alta del mercato.
“In Italia a quel prezzo spesso si preferisce acquistare uno scooter, magari usato”, ammette Lombardi, il quale ha però in serbo un asso nella manica che potrebbe conquistare anche il mercato nazionale: un prodotto per le consegne commerciali nelle Ztl, che sembra perfetto per conquistare Milano e le altre città con limitazioni sempre più forti al traffico.
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