La scarsità delle risorse determinerà i nuovi equilibri mondiali. Un approccio sostenibile legato all’economia circolare e al riciclo potrebbe essere la soluzione che aiuterebbe anche la Supply Chain.
Le materie prime al centro del dibattito tra i grandi del mondo. Uno dei temi affrontati in occasione dell’ultimo G7 riunitosi in Cornovaglia è stato quello della carenza delle materie prime e dei semiconduttori. Questi elementi sono alla base tutti i principali dispositivi elettronici e microelettronici a stato solido quali transistor, diodi (un componente elettrico che consente il flusso di corrente) e diodi ad emissione luminosa (LED).
Oltre ai semiconduttori, la questione poi si estende anche alle batterie e ai motori, in particolare in riferimento ai materiali e ai minerali necessari per la produzione. È il caso del neodimio, oppure del litio, utilizzato proprio per gli accumulatori delle auto elettriche.
Componenti elettrici al centro degli equilibri mondiali
I Capi di Stato e di Governo del mondo ne hanno parlato in Cornovaglia perché è un problema che si sta trascinando da qualche mese e che secondo Jim Whitehurst, presidente di Ibm, una delle principali società al mondo produttrice di chip, potrebbe durare fino al 2023.
Una situazione, insomma, che preoccupa un po’ tutti e che potrebbe finire per portare tensioni anche a livello geopolitico, anche considerando che le misure per ora adottate sono andate verso forme di protezionismo o politiche di prezzo.
Una soluzione ecologica: recuperare il materiale di scarto
Ci potrebbero essere però altre misure da adottare, anche forse più efficienti e sicuramente ecologiche. Stiamo parlando del recupero delle materie prime provenienti dai materiali scartati.
Ne è convito Alberto Canni Ferrari, Procuratore Speciale del Consorzio ERP Italia, tra i principali Sistemi Collettivi, senza scopo di lucro, che si fanno carico sull’intero territorio nazionale della gestione a norma dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e dei Rifiuti di Pile e Accumulatori.
Riciclare è un’opportunità
Recentemente, Canni Ferrari ha sottolineato che “il corretto riciclo dei materiali provenienti dai RAEE e dei Rifiuti di Pile e accumulatori, oltre a contribuire a migliorare lo stato di salute del pianeta, rappresenta anche un’opportunità”.
“La scarsità di materie prime potrebbe essere compensata da un maggiore recupero dei rifiuti elettronici che non sono sfruttati. Tutti questi materiali costituiscono giacimenti preziosissimi di materie prime seconde, ossia riciclate”.
Una aiuto anche alla supply chain
“Inoltre – ha ribadito il Procuratore speciale – oltre ad aiutare la supply chain di molti settori, potrebbe anche ridurre di circa l’80% l’energia utilizzata e i gas serra emessi per l’estrazione di materiali primari dalla terra”.
“Per aumentare il recupero delle materie prime occorre svolgere un’opera di sensibilizzazione più capillare e incisiva sull’opinione pubblica”.
“Bisogna evitare anche che soggetti non autorizzati si inseriscano nel regolare processo di ritiro, stoccaggio e riciclo di questi rifiuti. iI devono scongiurare comportamenti scorretti che potrebbero causarne la dispersione nell’ambiente o favorirne il traffico illecito.
“In Italia esistono impianti tecnologicamente avanzati che sono in grado di avviare a riciclo praticamente il 90% di un elettrodomestico”.
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