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Come vendere (guadagnando) il cellulare usato

L’azienda milanese TrenDevice è stata la prima in Italia a vendere iPhone ricondizionati con tanto di garanzia, inventando un mercato che nel nostro Paese non esisteva.

Come vendere (guadagnando) il cellulare usato.

Prendere un modello di business già diffuso e consolidato nel mondo dell’auto, quello dell’usato garantito, e applicarlo per primi in Italia al settore dell’elettronica di consumo. Detta così, a otto anni di distanza da quel viaggio nella Silicon Valley nel corso del quale l’idea era maturata, sembra una cosa semplice da realizzare. Invece, quando nel 2013 TrenDevice si lanciò in questa avventura, convincere qualcuno che un iPhone ricondizionato con un anno di garanzia potesse essere un acquisto da fare a occhi chiusi rappresentava un’impresa tutt’altro che scontata. 

Eppure fu proprio questa l’intuizione geniale di Antonio Capaldo e Alessandro Palmisano, i due fondatori che dal viaggio in California tornarono con l’idea di entrare nel mercato degli smartphone, dei tablet e dei computer targati Apple con una nuova formula di vendita. “Fino a quel momento in Italia un iPhone o un iPad si potevano comprare nuovi, e quindi in garanzia ma con prezzi in progressivo aumento, o usati, cosa che però significava avventurarsi in un acquisto ad alto rischio”, ricorda Palmisano, amministratore delegato di TrenDevice. “Noi abbiamo voluto proporre una terza strada: un prodotto ricondizionato, cioè un device usato sottoposto a 30 diversi controlli e venduto con una garanzia di un anno”.

Come vendere (guadagnando) il cellulare usato: Alessandro Palmisano, AD di TrenDevice
Come vendere (guadagnando) il cellulare usato: Alessandro Palmisano, AD di TrenDevice

Una formula di grande successo

Una formula che oggi è tanto diffusa da essere adottata anche dalla stessa azienda produttrice. Ma che all’epoca suonava a dir poco rivoluzionaria per il nostro Paese.

Come funziona? “Abbiamo creato uno strumento di autovalutazione online grazie al quale l’utente è in grado di ottenere una quotazione istantanea per il ritiro del suo usato”, spiega Palmisano. Una volta accettata l’offerta, l’apparecchio viene ritirato a domicilio da un corriere espresso e sottoposto a tutti i controlli del caso. Se le sue condizioni corrispondono a quelle dichiarate dal venditore, questo riceve la somma stabilita sul proprio conto corrente entro 7 giorni dalla vendita. Nel contempo, l’apparecchio viene ricondizionato, con la sostituzione di eventuali parti non perfettamente efficienti (ad esempio batteria, pulsanti e microfono) e rimesso in vendita.

Per chi acquista un risparmio dal 15% al 40%

Il risultato? “Noi a listino abbiamo prodotti di punta su cui si può risparmiare il 15% rispetto al nuovo, mentre su quelli meno recenti si può arrivare al 30/40% di risparmio”, sottolinea Palmisano. “Inoltre, abbiamo prodotti non più a listino: iPhone, iPad, Mac di 4 o 5 anni che sono introvabili sul mercato del nuovo e che oggi costano 2-300 euro contro i 900 di un iPhone 12 nuovo, e che sono perfetti come primo apparecchio per un adolescente ad esempio”. 

Nessuna sorpresa, quindi, che dopo un pizzico di resistenza da parte degli acquirenti nelle prime fasi di attività, la formula abbia riscosso sempre più successo. E che la crescita sia stata vertiginosa: dai 100 mila euro di fatturato del 2013, al milione di euro del 2014, fino ai 9,3 milioni di euro del 2020. 

Come vendere (guadagnando) il cellulare usato:
Come vendere (guadagnando) il cellulare usato: una delle fasi di controllo

Lo sbarco in Borsa e l’apertura di negozi fisici

Oggi TrenDevice, con oltre 24 mila apparecchi trattati nel 2020, è leader del mercato in Italia ed è arrivata a quotarsi a Piazza Affari, sul listino AIM rivolto alle piccole e medie imprese. “L’obiettivo è quello di consolidare la nostra presenza in Italia e sviluppare ulteriormente le attività in quello che rappresenta un mercato con molti margini di sviluppo”, sottolinea l’amministratore delegato della società, che ha sede a Milano e a Manocalzati (Avellino) e che nel capoluogo lombardo ha da poco aperto un primo negozio fisico, in zona Sant’Ambrogio. “Abbiamo un piano molto forte di espansione sull’offline: nella seconda metà dell’anno avvieremo un processo di franchising che ci porterà ad aprire 70 punti vendita in tutta Italia nei prossimi anni”.

Un piano ambizioso per un’azienda che è stata la prima in Europa a quotarsi in Borsa nel suo settore e il cui mercato oggi si è allargato anche ad altri marchi e apparecchi: Samsung, Huawei, PlayStation.

“Il nostro best seller in questo momento è l’iPhone 8, ma a catalogo abbiamo anche gli AirPods, gli smartwatch, l’Apple tv e molto altro”, spiega Palmisano, sottolineando come a favorire il mercato non siano solo i prezzi convenienti, ma anche un cambio culturale. “Oggi il valore dell’economia circolare è percepito chiaramente, soprattutto dai giovani. E noi solamente lo scorso anno abbiamo fatto risparmiare all’ambiente circa 1.500 tonnellate di Co2”.

Libero Quotidiano, 24 luglio 2021

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