sabato, Febbraio 1, 2025
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Da Almodovar a Sorrentino: a Venezia un super red carpet

Grandi registi e attori in arrivo al Lido per una Mostra che segna il riscatto del cinema dopo due anni di blackout.

Un menù da favola. Che, finalmente, segnerà la vera rinascita del cinema (italiano e internazionale) dopo quasi due anni di pausa forzata. Sì, perché la Mostra del cinema di Venezia (non chiamatelo Festival, quello è solo a Cannes) in programma al Lido dal 1 all’11 settembre come aveva promesso il direttore Alberto Barbera fa le cose in grande. Ed era ora, dopo l’edizione sia pur coraggiosa – ma diciamolo, un po’ sottotono – dell’anno scorso.

Ciak, si parte col botto

Da dove cominciare? Ma dall’inizio. Si parte con un regista che a Venezia deve la sua fortuna, Pedro Almodovar, in concorso con Madres Paralelas e le sue attrici feticcio Penelope Cruz e Rossy de Palma. Scandali in agguato? Ben vengano, tutto fa spettacolo. Il suo è solo il primo tra i 21 titoli in concorso, quelli tra cui Bong Joon-ho (osannatissimo dopo Parasite) e la sua giuria sceglieranno il Leone d’Oro, poi per la gioia degli accreditati (tutti muniti di green pass e di prenotazione online, perché comunque le regole sanitarie vanno rispettate) sarà la volta di Jane Campion, Maggie Gyllenhaal, Pablo Larrain (dopo Jackie Kennedy tocca a Diana Spencer), Paul Schrader e, attesissimi, i cinque italiani: Damiano e Fabio d’Innocenzo con il thriller America Latina, Michelangelo Frammartino con Il buco, Gabriele Mainetti con Freaks Out, Mario Martone con Qui rido io (sul grande autore e commediografo Eduardo Scarpetta) e Paolo Sorrentino con È stata la mano di Dio.

Da Almodovar a Sorrentino: a Venezia un super red carpet
Da Almodovar a Sorrentino: a Venezia un super red carpet

Inutile dire che tra i favoriti c’è proprio il premio Oscar Sorrentino, al debutto al Lido, che alla Mostra porta la storia intima e autobiografica della sua giovinezza a Napoli segnata (anche) da Maradona.

Ma tra gli appuntamenti più attesi c’è anche, fuori concorso, il classico di fantascienza Dune, blockbuster dell’acclamato autore canadese Denis Villeneuve con due icone dei giovanissimi come Timothée Chalamet e Zendaya. E, sempre fuori concorso, il dramma storico The Last Duel firmato da Ridley Scott.

I Leoni d’Oro a Roberto Benigni e Jamie Lee Curtis

Dunque, tutto è pronto per la maratona cinematografica che vedrà anche la consegna di due Leoni d’Oro alla carriera a Roberto Benigni (ci si aspetta un monologo degno del suo famoso Oscar) e Jamie Lee Curtis. Programma ricchissimo, dunque, impossibile da elencare tutto. Per i cinefili amanti dei numeri ricordiamo che la Mostra comprenderà oltre ai 21 film in concorso, 17 fuori concorso, 19 della sezione Orizzonti, 8 della sezione Orizzonti Extra, 6 della sezione Biennale College (laboratorio di formazione aperto ai giovani film maker di tutto il mondo), nonché documentari tra cui quello dedicato a Morricone firmato dall’altro premio Oscar Giuseppe Tornatore e, nella sezione Proiezioni speciali, Le 7 giornate di Bergamo che vede protagonista un’inedita regista, Simona Ventura. Un omaggio doveroso, quest’ultimo, ai mesi terribili del Covid che verranno riproposti anche col cortometraggio di Andrea Segre.

Da Almodovar a Sorrentino: a Venezia un super red carpet
Da Almodovar a Sorrentino: a Venezia un super red carpet

Questo, e molto altro ancora, a Venezia. Comunque vada, sarà un successo. O quanto meno, un ritorno alla normalità e alla voglia di grande schermo in sala. Che è già un successo, o no?

Leggi anche “N’ombra de Vin”, lo spirito del Veneto in una sola espressione.

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