Niente lacrime per Rosemary, scritto da Simona Capodanno e Marina Marazza, è il racconto della sorella meno nota del presidente degli Stati Uniti, tenuta nascosta dalla famiglia per il timore che il suo ritardo mentale potesse condizionare le ambizioni del clan.
Niente lacrime per Rosemary. Lentamente e tramite il minuzioso lavoro delle autrici viene a galla la figura di Rosemary Kennedy, una figura controversa, della quale si è sempre cercato di far sapere poco.
Rosemary è la terzogenita di Joseph e Rose Kennedy, coloro che hanno dato vita al più noto e potente clan degli Stati Uniti d’America. Nove figli, tutti avrebbero dovuto rappresentare l’eccellenza, per ognuno di loro la prospettiva di traguardi importanti. Rosemary, però, non è mai stata come i suoi fratelli e le sue sorelle. A causa di un errore ostetrico, che ha costretto la bambina a restare nel canale del parto per due ore causando un deficit di ossigeno, Rosemary riporterà un ritardo mentale che le causerà problemi nell’apprendimento, nel linguaggio, nella coordinazione e nel suo approccio alla vita sociale.
Dopo diversi tentativi di istruirla al pari degli altri, ma soprattutto di evitare che il resto del mondo sapesse di quel ritardo che la famiglia considerava un’onta e che veniva rifiutato persino dalla chiesa cattolica (i Kennedy hanno origini irlandesi, Ndr), che in parte nega ancora oggi i sacramenti a chi è affetto da disabilità, Rosemary risulta sempre più incontenibile.
Crescendo diventa la più bella tra le ragazze Kennedy e il suo approccio disinibito verso il mondo maschile, dettato soprattutto dalla necessità di approvazione, diventa scomodo e a rischio di scandalo per il clan. Poco importa che suo padre Joe, nonostante i nove figli e la notorietà data dai suoi incarichi politici e imprenditoriali, spiattelli senza pudore le sue storie extraconiugali. Quelle non fanno scandalo, ma vengono giustificate e risultano socialmente accettabile.
Per scongiurare che il nome dei Kennedy venga intaccato e che ciò danneggi le scintillanti strade che si stanno aprendo per i fratelli Kennedy, soprattutto in ambito politico, Joe Senior decide di sottoporre la figlia a un intervento di lobotomia. Rosemary verrà messa volontariamente dal padre nelle mani di due ciarlatani, i quali la danneggeranno in maniera permanente, rendendola incontinente, priva della parola e togliendole l’uso di parte degli arti.
La donna verrà occultata ulteriormente e lasciata nelle mani di estranei il più possibile lontano da casa. La famiglia non visiterà mai la donna almeno fino alla morte del padre padrone Joe che risveglia le coscienze di John e Eunice. Si presume che in parte fosse vero che i fratelli e le sorelle di Rosemary non sapessero precisamente cosa le fosse accaduto, ma anche che sia stato più comodo obbedire a mamma e papà e accantonare il pensiero della sorella più sfortunata.
Di fatto però, la storia d Rosemary ha in qualche modo risvegliato le coscienze di parte della famiglia, facendo in modo che, per una volta, il loro potere venisse usato a favore di qualcuno che non fosse per forza del loro clan. John Fitzgerald Kennedy, una volta eletto presidente stanziò fondi a favore di iniziative che favorissero l’inclusione. Lo stesso fece Ted, nei panni di senatore del Massachusetts. Eunice invece, diede vita a iniziative quali campus e olimpiadi speciali e fu in grado di rompere un tabù a lungo diffudo e che penalizzò non solo Rosemary, ma tante persone affette da disabilità.
Niente Lacrime per Rosemary, scritto da Simona Capodanno e Marina Marazza e pubblicato da Fabbri Editori, è un romanzo da consumare tutto d’un fiato, che spinge ad andare oltre le pagine del libro per saperne ancora di più.
Dopo averlo letto Rosemary vi resterà accanto ancora per un bel po’. Vi legherete a lei e sarà difficile lasciarla andare.
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