venerdì, Gennaio 31, 2025
Google search engine
HomeCronache geniali"La moglie di Dante" di Marina Marazza, la riscoperta del Sommo Poeta

“La moglie di Dante” di Marina Marazza, la riscoperta del Sommo Poeta

Un romanzo inedito edito da Solferino. Tutti conoscono l’etera Beatrice, ma la vera compagna di Vita di Dante si chiamava Gemma Donati. Attraverso questo libro, si ripercorre la vita di entrambi da un nuovo punto di osservazione.

A distanza di 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, esistono ancora tanti misteri sulla sua figura, a partire dalla data di nascita del sommo poeta, sebbene sia uno degli autori più studiati in tutto il mondo.

A far emergere degli elementi meno noti della vita di Dante, ci pensa la scrittrice Marina Marazza che, ancora una volta, tramite i suoi romanzi  fa emergere dall’ombra il profilo di una figura femminile, storicamente esistita e della quale si è sempre parlato poco.

Gemma Donati, la moglie dimenticata di Dante Alighieri

Si tratta di Gemma Donati, la moglie di Dante, spesso dimenticata per lasciare il posto a Beatrice,  colei che, se chiederete a qualsiasi persona per strada, è da sempre associata a Dante come figura femminile, e per alcuni addirittura partner del poeta.

Il romanzo apre il sipario nel 1285, incontriamo una giovane Gemma, alle prese con una vita normale in un contesto famigliare privilegiato. Lei stessa, sa scrivere e far di conto, cose non scontate per l’epoca. Ci troviamo in un momento storico dove confini e livelli di potere sono in continua evoluzione. Dove la Chiesa ha una grande influenza e dove si rischia la pena capitale anche per una parola fuori posto.

Una donna risoluta

In un’epoca dove le donne sono merce di scambio, per ogni ceto sociale. Dalle schiave alle donne libere e di buona famiglia, le quali tramite matrimoni ben pianificati, rappresentavano la chiave del successo per uomini che non abbandonano le strategie nemmeno tra le pareti domestiche. Gemma Donati si distingue per essere colei che decide, colei che va a prendersi il suo Dante.

Caratterizzata da una bellezza eterea ma anche di una genuina perspicacia, Gemma si lega a Dante con trasporto e convinzione, accantona il suo debole per il cugino Corso Donati bello e arrogante quanto basta per  il suo arrivismo sociale. Totalmente l’opposto di Dante, il quale, messa a tacere l’infatuazione per l’ormai defunta Beatrice, si lascia coinvolgere dall’uragano Gemma.

La famiglia felice di Gemma e Dante

Gemma e Dante formano una famiglia felice,  coronata da plurime nascite. I primi tre figli sono per giunta maschi quindi una doppia benedizione. Tuttavia, parlando di Dante, non possiamo di certo immaginarci un uomo casa e bottega, uno senza  ambizioni o virtù.

Proprio per la sua esuberanza, il suo talento e, diciamolo, la sua voglia di conquistare quanto reputa di meritarsi, la famiglia subirà un duro contraccolpo: l’esilio da Firenze, con la confisca dei beni e il totale divieto di avvicinarsi alla propria città, pena: la morte. 

L’esilio di Dante

Dante diventa un profugo che si rifugia di volta in volta presso le corti di chi è in grado di apprezzarne il talento. Per Gemma significa tirare avanti da sola, in un clima di precarietà e con la triste consapevolezza che, al raggiungimento del loro quattordicesimo anno,  ai figli maschi verrà estesa la stessa pena del padre, costringendoli a lasciare il tetto materno e diventare a loro volta dei fuggitivi.

In un clima di continua tensione, dove l’assetto politico cambia continuamente e dove quelli che sembrano amici possono diventare nemici e carnefici. Gemma Donati si trova a lottare per il ricongiungimento della famiglia, dimostrando una forza d’animo non convenzionali.

Attraverso Gemma riscopriamo Dante

Scopriamo indirettamente una faccia di Dante meno nota. A tratti induce il lettore a mettere in discussione le sue scelte, ma la stessa autrice, in appendice ci invita a considerare la mentalità dell’epoca e di nutrirci di quanto ci narra con uno sguardo privo di giudizio.

Un romanzo mozzafiato, ricco di un linguaggio che ci catapulta in un’epoca lontana, sconosciuta a tratti ma ricca di fascino proprio perché non sempre comprensibile.  Leggere “la moglie di Dante” significa scoprire chi è la vera Beatrice, ovvero colei che traghetta verso la beatitudine.

Leggi tutte le recensioni dei libri geniali

RELATED ARTICLES
- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments