Remulass, apre a Milano il bistrò al femminile del Ratanà

Federica Fabi dal Ratanà di Milano si sposta in via Nino BIxio per inaugurare Remulass, la cucina delle radici.

Si chiama Remulass, in italiano ramolaccio, come la radice a forma di rapa della famiglia delle brassicacee. È la nuova creazione suggerita da Cesare Battisti (chef e patron del Ratanà) e realizzata dalla moglie Federica Fabi. “Come un ramolaccio – spiegano – abbiamo radici profonde ben piantate nella terra e una chioma di foglie sempre tese verso il sole, il mondo esterno e verso chi avrà voglia di godersi il frutto del nostro lavoro”.

La sua nascita è stata una “gemmazione”: dalla cellula genitrice, ovvero dal locale chioccolato Ratanà in zona Garibaldi – Isola, la gemma di Federica, maître e sommelier, è cresciuta con virtù e sapienza fino a staccarsi. Dando origine al nuovo bistrot di via Nino Bixio. È una piccola cucina “con le radici”, in zona porta Venezia, che Federica dirige con Laura Santosuosso ai fornelli affiancata da Anna Sarcletti.

Quella del Remulass è una cucina con pochi fronzoli, senza i formalismi dei concept ristorativi moderni. Ad avvantaggiarsene sono la sostanza, la sincerità e la schiettezza delle proposte. L’origine dei piatti affonda nelle terre modenesi, come quelle che hanno dato i natali alla chef. 

C’è ad esempio la zuppa imperiale in brodo, abbinata all’aringa affumicata. E la gallina (quelle selvatiche che vengono da Morbegno) che la fa da padrona in tavola e di cui non viene gettato nulla, entrando ad esempio nell’impasto degli immancabili mondeghili. C’è poi attenzione a tutte le materie prime, reperite preferibilmente sul territorio. Ma non solo: laddove possibile al Remulass si ama sperimentare l’autoproduzione, la fermentazione e la conservazione. Un esempio su tutti? Il riciclo dei fondi di caffè per mezzo della sua acetificazione. Che poi si impiega per marinare i funghi che accompagno il topinambur in tre variazioni, offerto tra gli antipasti.

Anche nella carta dei vini, curata da Federica, troviamo l’impronta del Ratanà: una carta snella, con vini prevalentemente naturali, che ha intenzione di variare per offrire sempre nuovi stimoli enoici. 

E infine un servizio attento e informale, un ambiente caldo e accogliente dai toni blu indaco e bordeaux, studiato nei minimi dettagli dalla mano dell’architetto Elena Vida. Sì, perché anche se la storia del Remulass si origina da una povera e semplice rapa, questa radice ha una chioma di foglie sempre tese verso il mondo esterno, verso chi ha voglia di godersi il frutto dell’ottimo lavoro di Federica, Laura e Anna. 

info@remulass.it

http://www.remulass.it/