La startup meneghina Blubrake ha sviluppato un sistema anti-bloccaggio per le biciclette adottando la tecnologia che era stata perfezionata per auto e moto
Applicare al mondo delle e-bike una tecnologia, l’ABS (Anti-lock Braking System), sviluppata e perfezionata per il settore automotive. Perché una frenata più stabile e sicura può fare un’enorme differenza non solo per chi guida un’auto, ma anche – e forse ancora di più – per chi viaggia su un mezzo a due ruote in grado di sviluppare velocità e potenza che a volte sfiorano quelle di un motorino.
A raccontarla così sembra il classico uovo di Colombo, una soluzione apparentemente semplice per un problema che poteva sembrare di difficile soluzione. Ma, in realtà, quella lanciata dall’azienda milanese Blubrake, fondata nel 2015 con l’obiettivo dichiarato di plasmare una nuova mobilità per le città del futuro, è stata una scommessa che pochi avrebbero avuto l’ardire di fare.
Dall’automotive al mondo delle e-bike
“All’epoca io lavoravo in un team che faceva ricerca sul software dei sistemi frenanti per l’automotive, per marchi come Ducati e Aprilia”, racconta Fabio Todeschini, fondatore e CEO della company. Laureato in Ingegneria Meccatronica al Politecnico di Milano, Todeschini ha intuito che “la mobilità stava cambiando con la progressiva urbanizzazione e crescita delle città, per cui pensare di continuare a spostarsi in auto sarebbe diventato sempre più improbabile”.
Ispirati dall’esperienza dei Paesi del Nord Europa, che da questo punto di vista hanno un vantaggio di diversi lustri rispetto all’Italia, “abbiamo pensato di utilizzare il know-how che avevamo sviluppato per il mondo automotive anche nel mondo e-bike, dove un sistema ABS ancora non c’era”, prosegue Todeschini. “La nostra convinzione era quella che queste biciclette non sarebbero più state semplici mezzi per divertirsi nel fine settimana, ma stavano orami diventando veri mezzi di trasporto per muoversi nelle nostre città in sostituzione dell’auto”.
Pionieri nei sistemi ABS per biciclette
Una visione che oggi si sta progressivamente realizzando, ma che anche solo 8 anni fa poteva apparire decisamente meno credibile. Almeno in Italia. Non stupisce, quindi, che i primi passi di Blubrake non siano stati dei più facili, come spesso accade quando si presenta una novità assoluta.
“Siamo stati pionieri nel settore e siamo partiti da start-up senza un prodotto vero, senza un cliente, senza un mercato o un investitore, per cui le prime trattative sono state le più difficili”, racconta il CEO. “Poi, quando abbiamo trovato il primo match tra quello che voleva il cliente e quello che noi potevamo offrire, abbiamo finalmente chiuso il primo accordo per fornire il nostro sistema ABS a Crescent, azienda di riferimento svedese del gruppo Cycleurope”.
Da lì in avanti il mercato si è progressivamente ampliato, pur restando ancora oggi nelle e-bike di fascia premium, le più costose, e delle cargo bike. “Oggi produciamo e vendiamo circa 10mila sistemi ABS all’anno”, spiega Todeschini. “Abbiamo realizzato un prodotto in collaborazione con Shimano (l’ABS Shimano by Blubrake) e lavoriamo con molti dei principali marchi europei, a partire da Stromer (marchio svizzero di alto livello, leader incontrastato nelle e-bike da 45 km/h, Ndr)”.
Le vendite? Esclusivamente all’estero
Il fatturato aziendale, che nel 2022 ha raggiunto quota 2 milioni di euro, deriva al 100% dai mercati esteri, a partire da Svizzera, Olanda, Belgio, Scandinavia, Germania e Francia. In Italia, infatti, il mercato è meno maturo per l’e-bike rispetto a quelli di questi altri Paesi europei, dove la domanda di mezzi premium è decisamente più consolidata.
“Da noi siamo ancora all’acquisto della prima e-bike, mentre all’estero spesso si è già alla seconda o alla terza”, spiega Todeschini, il cui obiettivo è comunque quello di portare i sistemi ABS fuori dalla nicchia della fascia premium. “Stiamo lavorando su un prodotto mass market che vada su e-bike da città, cargo bike e sui mezzi di tutti i brand”, annuncia. “Le previsioni sono che nel 2027 ci saranno 10 milioni di biciclette elettriche vendute in Europa; quindi, il mercato sta assumendo dimensioni enormi, complice l’obiettivo delle Istituzioni europee di finanziare la transizione verso una mobilità basata sulla bicicletta (elettrica e muscolare) per decongestionare le città e migliorare il tenore di vita delle persone”.
Una prospettiva decisamente interessante per Blubrake, che oggi conta su un team di 30 persone e che è riferimento a livello mondiale in un settore destinato a espandersi in maniera esponenziale.