Elettra Printing è specializzata nella produzione di packaging in tiratura limitata destinati alle boutique dei più importanti brand e agli influencer più quotati: ha realizzato confezioni per Dior, Givenchy, Google, Pirelli, Barilla e tanti altri
I loro packaging, rigorosamente Made in Milano e realizzati in tiratura limitata, custodiscono i raffinati prodotti dei brand del lusso e della moda, da Dior a Givenchy, e impreziosiscono i beni commercializzati da alcune delle più importanti aziende al mondo: da Barilla a Kraft, da Google a Iliad, da Pirelli a Bosh. Attiva da oltre mezzo secolo nel settore della stampa pubblicitaria, la realtà Elettra Printing si è infatti specializzata negli ultimi anni nella produzione di confezioni super esclusive.
Packaging rifiniti a mano che vengono utilizzati nelle boutique per valorizzare un prodotto. O che, più spesso, vengono inviati agli influencer, categoria di cui Chiara Ferragni è solo la rappresentante più nota, i quali ne esibiscono l’apertura (il cosiddetto unboxing, Ndr) in video ad hoc sui social network mandando in visibilio i loro follower.
Oltre mezzo secolo di storia
Una nicchia di mercato nella quale la cura, la precisione e l’inventiva fanno ancora la differenza. E nella quale la concorrenza dei grandi gruppi e dei servizi stampa online, con i quali la competizione si gioca quasi esclusivamente su quantità e costo sembra al momento scongiurata.
“Anche se noi manteniamo tuttora il nostro business storico, con la stampa di manifesti, volantini pubblicitari, depliant, biglietti di auguri, calendari e molto altro, negli ultimi anni ci siamo specializzati in questo nuovo ambito, nel quale realizziamo packaging che devono essere iper curati, di alta qualità e che vengono generalmente realizzati in poche decine di pezzi, cosa che garantisce un grande valore aggiunto”, conferma Anna Bottoli, che con il marito Renato Pegolotti guida l’attività fondata da papà Vittorio negli anni Sessanta.
I cliché di stampa per le grandi agenzie pubblicitarie
Una nicchia che ha consentito all’azienda meneghina, che ancora oggi opera nella sede storica in zona Bicocca, di mettere a frutto un know-how prezioso che è stato maturato nel corso dei decenni e di veleggiare con tranquillità in un mare nel quale i cambiamenti tecnologici dell’ultimo mezzo secolo hanno letteralmente ridisegnato il tessuto delle imprese e delle loro attività.
“Mio padre ha fondato l’azienda negli anni Sessanta come industria di cliché di stampa, per cui come classica realtà manifatturiera nella quale si incideva lo zinco per realizzare le piastre che poi si utilizzavano per stampare i cartelloni pubblicitari e le pagine pubblicitarie dei giornali”, racconta Anna Bottoli, che dietro ai modi gentili nasconde tutta la passione e la determinazione che caratterizzano gli imprenditori meneghini. “In quegli anni lavoravamo per le più importanti agenzie pubblicitarie e per le grandi aziende come Pirelli e Olivetti, e la nostra attività era caratterizzata da un vero e proprio culto per la qualità di stampa. Si curava ogni minimo dettaglio, dalla grafica alla tonalità del colore, con il risultato che il valore aggiunto su questo tipo di lavorazioni era molto alto”.
I packaging per i brand del lusso
Poi, con la progressiva sostituzione dei clichè con le pellicole di stampa e il successivo avvento dell’elaborazione digitale delle immagini, il lavoro è progressivamente cambiato, così come le aspettative dei clienti. “Se in passato era richiesta una cura artigiana un po’ per tutte le lavorazioni, progressivamente si è andati verso un mercato nel quale le variabili costo e velocità hanno preso il sopravvento sulla qualità”, spiega Renato Pegolotti. “Questo ci ha portati a concentrarci su produzioni nelle quali il valore aggiunto del servizio e della cura del dettaglio è ancora importante, e ad aprirci a questa nuova nicchia del packaging di qualità che, pur essendo richiestissimo dai brand del lusso, faticava a trovare una risposta”.
Non solo. Se da un lato Elettra Printing, che oggi impiega una decina di persone, è riuscita a trovare una nuova formula per mettere a frutto l’ingegno e le capacità artigiane che sono state le sue caratteristiche distintive nel corso di oltre 50 anni di storia, dall’altro ha ampliato il proprio ambito d’azione aprendo uno spazio di coworking nella propria sede storica. Un modo per dare nuova vita ad ambienti nei quali l’ingombro dei nuovi macchinari è oggi decisamente ridotto rispetto a quello dei vecchi impianti e per generare uno scambio di idee costante, che sarà sicuramente utile per cogliere e affrontare le sfide future. Più geniali di così.