L’azienda lariana Water Bike Italia ha sede a Laglio, a pochi passi dalla dimora di George Clooney. Le sue bici d’acqua sono vendute in tutto il mondo
Tra i loro estimatori ci sono l’ex presidente della Fifa, Joseph Blatter, il pluricampione del mondo di mountain bike, Nino Schurter, l’ex campione di ciclismo Claudio Chiappucci, e tantissimi altri volti noti del mondo dello sport, dello spettacolo e dell’impresa. Ma le bici d’acqua realizzate dall’azienda comasca Water Bike Italia, che consentono di sfrecciare sull’acqua anziché su strada o sullo sterrano, hanno in realtà conquistato sportivi e appassionati di attività nautiche in ogni angolo del pianeta.
Fondata da Daniele Capra nel 2016, in un primo momento come società importatrice di bici d’acqua prodotte in Brasile, ma presto convertita in azienda produttrice di mezzi progettati e realizzati in proprio, Water Bike Italia è infatti riuscita ad affermarsi in pochi anni non solo su scala nazionale, ma anche internazionale. Dalla sede di Laglio, comune del lago di Como diventato universalmente noto grazie alla presenza della sontuosa Villa Oleandra della star holliwoodiana George Clooney, partono settimanalmente water bike per i luoghi più disparati: dalle Maldive al Costa Rica, dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi, dalla Finlandia al Regno Unito.
Water Bike: una nicchia in costante crescita
“Quella delle water bike resta una piccola nicchia in un settore, quello degli sport acquatici, che è molto più ampio, ma tra chi prova i nostri mezzi il tasso di gradimento e di successo è altissimo”, conferma Capra, la cui idea imprenditoriale è nata da una doppia passione coltivata sempre a livello agonistico, quella per la bicicletta prima e per il canottaggio poi. “Io avevo acquistato una water bike dal Brasile e mi ero appassionato al punto da prendere la licenza per la vendita in Italia”, racconta. “Dopo poco tempo, però, mi sono reso conto che tanti aspetti della bicicletta si sarebbero potuti migliorare e così, con un gruppo di artigiani comaschi, ci siamo messi a riprogettarla, con tanto di studi idrodinamici e introduzione di caratteristiche che ne fanno un prodotto unico nel suo genere”.
Il risultato è una water bike con telaio in alluminio e un livello tecnico senza uguali a livello internazionale, il cui successo è stato immediato. “Le prime vendite sono state all’estero, dove gli acquirenti inizialmente sono stati soprattutto villaggi turistici e resort di lusso”, prosegue Capra. Poi, grazie al passaparola e alla progressiva diffusione del brand, le bike Made in Como hanno progressivamente conquistato anche il mercato italiano, compreso quello del Lario, in cui i mezzi vengono collaudati a pochi passi da villa Clooney.
Il prezzo? Si parte da 2.500 euro
“Anche se paradossalmente il nostro cliente più importante in Italia è sulla Sila, in Calabria, dove c’è un bel lago con decine delle nostre water bike, le vendite nel nostro Paese stanno andando bene un po’ ovunque: laghi, ma anche mare, a partire dalla Sardegna e dalle regioni del Sud”. Complessivamente il mercato nazionale assorbe circa il 30% della produzione comasca, mentre il resto finisce all’estero. I mercati principali lo scorso anno sono stati Svizzera e Finlandia, seguiti da Inghilterra, Francia, Spagna ed Emirati Arabi.
Oggi le bici d’acqua lariane, che una volta smontate stanno in una sacca porta bicicletta e il cui prezzo parte da circa 2.500 euro, sono acquistate anche dai privati. E proprio per accontentare i clienti più esigenti l’azienda sta lanciando sul mercato un nuovo modello extra lusso, con un design ricercato e prezzo di partenza di 3.700 euro, che è stato ribattezzato Portofino e che verrà presentato a InOut, il salone dell’ospitalità indoor e outdoor a 360 gradi in programma a Rimini dal 9 all’11 ottobre.
La novità in arrivo è il tandem
Non solo. Tra le novità in via di lancio sul mercato c’è anche una nuova water bike versione tandem che rappresenta la prima bicicletta d’acqua “al mondo con un singolo telaio in grado di portare due persone” assicura Capra. Se poi queste novità basteranno o meno per catturare l’interesse e il cuore anche dell’illustre “vicino di casa” e dei suoi ospiti vip è difficile dirlo. Ma, di questo passo, le possibilità di vedere prima o poi anche George Clooney in sella a una bici d’acqua non possono che aumentare.