Dal piccolo comune di Nuvolento, poco meno di 4 mila anime in un territorio a metà strada tra la seconda città lombarda, Brescia, e il lago di Garda, alle case di Claudia Schiffer e Russell Crowe. Passando per i più lussuosi hotel di Parigi, Porto Rotondo e Ho Chi Min. E facendosi strada in un settore prettamente maschile, come quello dell’illuminazione e delle produzioni in metallo, con la grazia e la determinazione che caratterizzano il genere femminile.
Quella della Anna Lari, piccola impresa artigiana del Bresciano specializzata nella produzione di lampade di design, le cui creazioni si trovano nelle case e negli alberghi vip di tutto il mondo, è una storia di genio e creatività. Ma, soprattutto, è la storia di una famiglia nella quale le due figlie Giada e Ambra hanno assorbito da papà Giorgio Gandellini e da mamma Anna Lari, che ha dato il nome all’azienda, la passione per un lavoro nel quale creatività e capacità di innovare rappresentano caratteristiche essenziale per avere successo.
Ed è proprio grazie a queste caratteristiche che l’azienda, fondata dai genitori nel 1966 e guidata da mamma Anna e dalle due figlie dopo che papà Giorgio è venuto a mancare nel 2005, sta raccogliendo ordini e successo in tutto il mondo. Se in passato a fare la fortuna del marchio è stato il fatto che tutte le fasi, dalla progettazione alla produzione dei pezzi, fino all’assemblaggio, sono rigorosamente Made in Italy – o forse sarebbe meglio dire Made in Brescia – e la possibilità per i clienti di personalizzare ogni singola lampada con venti finiture diverse e, nel caso, anche di introdurne di nuove create ad hoc, oggi l’azienda si gode il successo derivato dall’introduzione nel catalogo delle prime lampade di design cordless.
“In effetti siamo stati i primi a produrre lampade di design senza fili, presentandole ad Euroluce 2013, la manifestazione dedicata all’illuminazione che si svolge a Milano ogni due anni in concomitanza con il Salone del Mobile”, spiega Ambra. “Si è trattato di un progetto nato da una necessità pratica che noi stessi avevamo a casa, quella di illuminare un terrazzo esterno, e per il quale la difficoltà maggiore è stata quella di creare una batteria che non fosse troppo grande e che, al tempo stesso, garantisse un’autonomia adeguata e che si potesse ricaricare velocemente”.
Per quanto riguarda i modelli, invece, è bastato attingere al catalogo esistente, partendo da un classico disegnato da mamma e papà nel 1982: la lampa Ambra, che porta il nome della figlia e che ancora oggi rappresenta il campione di vendite. “Ci siamo limitati a ridurne leggermente le dimensioni, tanto che il modello senza fili lo abbiamo chiamato Ambrina”, racconta Ambra, “e da lì abbiamo iniziato una produzione che sta avendo molto fortuna”.
Oggi, infatti, le lampade cordless in catalogo sono una dozzina. E gli esemplari senza fili, che garantiscono un’autonomia di 7-8 ore con un tempo di ricarica di sole 3 ore, rappresentano gli articoli più richiesti tra quelli prodotti dall’azienda.
“Sono molto richieste, perché si possono spostare facilmente e mettere dove si preferisce, anche in un giardino o su una terrazza dove non ci sono prese elettriche”, spiega Ambra. Tra i primi a ordinarle, alberghi esclusivi a 5 stelle quali Le Bristol di Parigi, l’hotel Abi D’Oru a Porto Rotondo e l’hotel Hilton di Ho Chi Mihn, in Vietnam.
Decisamente un risultato di cui andare orgogliosi per una piccola impresa artigiana che si confronta e compete quotidianamente con grandi nomi del design, e che conta tre socie (mamma Anna e le due figlie) e tre dipendenti. “Per le nostre produzioni ci coordiniamo anche con degli artigiani locali di grandi capacità ed esperienza che si occupano di alcune lavorazioni particolari”, spiega Ambra, che racconta con soddisfazione di esportare prodotti in tutto il mondo.
Il 90% del fatturato è infatti rappresentato dalle vendite all’estero. “Esportiamo in tutta Europa, negli Stati Uniti, ma anche in Russia, Giappone, Uruguay, Brasile, Caraibi, Australia e Vietnam”, sottolinea Ambra. “Abbiamo clienti privati anche alle Hawaii e in una sperduta isoletta dell’Oceano Pacifico, e spesso ci capita di vedere nostre lampade nelle case di personaggi famosi ritratti da riviste di moda o di design”.