Ci sono alcuni geni che riescono a vendere il ghiaccio agli eschimesi. Il genio del Filario, albergo, ristorante e luogo di pace e relax a Lezzeno sul lago di Como, ha saputo fare anche di più.
Alessandro Sironi, albergatore che cinque anni fa, nel contesto della riqualificazione immobiliare della comasca Nessi & Maiocchi, ha creato a Lezzeno il gioiellino chiamato Filario, è più o meno uno così. Ha fatto tre cose davvero bene, con coraggio, determinazione e passione. Primo, ha creduto e investito nella sponda “magra” del lago di Como. Secondo, ha venduto il suo spettacolare “ghiaccio” a turisti d’oltralpe. Terzo, ha reso il tutto decisamente appetibile al gusto raffinato dei propri connazionali.
Tra ferro ed ex pollivendoli, ecco la classe e il lusso
Lezzeno è un borgo di duemila anime, noto fino a pochi anni fa per l’attività di lavorazione del ferro, i cantieri nautici e per i pollivendoli. Il Filario non rientra in nessuna di queste categorie. È un hotel di design, un residence di livello, un luogo di classe e di lusso, dove questi ultimi termini non vanno sempre a braccetto.
La sua particolarità geografica è che si trova sulla sponda meno nota del Lago di Como, quella meno nobile. Quella “magra”. Il tratto di costa che da Como arriva a Bellagio è un serpentone fatto di anse, di curve, di controcurve e di vegetazione muscolosa che riempie lo sguardo e rinverdisce l’anima. Questo tratto di costa vede sulla sponda di fronte Laglio (dove ha casa Clooney), Argegno, Villa Carlotta, l’isola Comacina. Di qua, invece, salendo verso la perla Bellagio, c’è Blevio, Torno, Nesso. Località sconosciute ai più, ma così dense di significativa originalità da essere luoghi davvero unici.
Il Filario di Sironi, il cui nome fonde il filo di seta e il nome del lago, è stato voluto proprio qui. Con lo sfidante obiettivo di far riscoprire in primis a milanesi e lombardi un luogo considerato appannaggio di svizzeri, tedeschi e americani. Definirlo solo hotel è riduttivo perchè il Filario è anche una spiaggia privata in una posizione mozzafiato sul Lario meridionale. È un porticciolo che d’estate viene baciato dai raggi solari dall’alba al tramonto. È un gruppo di venti appartamenti e ville in aggiunta a tredici suite, tutti rigorosamente vista lago. E ancora, è una piscina a sfioro che si perde nel blu scintillante del lago, oppure una corsa di sci nautico, di wakeboard o un’esperienza in kayak.
Il ristorante, una bomboniera in mano ad Alessandro Parisi
Ma oltre alle linee leggere e calde del design interno e alle pennellate di un panorama unico al mondo, questo resort è anche un ottimo ristorante, condotto da Alessandro Parisi. A 28 anni lo chef ha girato il mondo, e questo mondo lo vuole (e riesce) restituire. Lo fa in varie forme creative, con i piatti che vengono serviti nella sala interna dell’hotel o nella splendida terrazza on-the-lake. Da sola varrebbe il biglietto.
Nei piatti entra deciso il mare e prende la forma di una capasanta in carpaccio e burro nocciola, oppure di un gambero rosso crudo con cicorie e animelle, oppure di una triglia fichi e polenta, o di spaghettoni all’aglio nero e ricci di mare. Ancora salsedine nella lampuga con lattuga di mare e zucchine alla scapece, ma alla fine no. Il dolce trionfa, il dolce morbido delicato saporito ed equilibrato delle ciliegie di Marostica abbinate a meringa e crema gelata.
I sapori più semplici e sapidi delle pizze gourmet sono invece localizzati pochi metri sotto, a quota zero, livello lago. Nella spiaggia privata, un capanno moderno e minimal, i lettini allineati e i tendoni a far da scudo al sole, che sulla riva sassosa sa lasciare il segno.
Chiamiamola yeast coast, evoca l’oriente ma si riferisce ai lieviti degli impasti. Un brindisi al tramonto, una pasta lievitata di tutto punto, un profumo di acquadolce e malinconia, un abbraccio burbero, ma indimenticabilmente lariano. Più che un hotel, una tappa da vivere e da ricordare. Per assaporare momenti di non trascurabile felicità.
Filario Lezzeno, Como tel. 031.914035
