Ah, tutta un bacio la vita sia, meglio se della Pasticceria Gallina. Quattro generazioni di artisti del dolce, ancora oggi confezionano e spediscono le loro creazioni, che sanno sempre di (molto) buono e di antico.
Come ha fatto il signor Gallina da Alessandria a creare qualcosa a base di nocciola che fosse quasi più sublime di un bacio vero? Ma, soprattutto, quale dei quattro pasticceri dal cognome avicolo che si sono succeduti (Giuseppe, Lorenzo, Giuseppe II e Emilio) ha avuto l’intuizione geniale di inventare questa strabiliante delizia? Andiamo con ordine e torniamo all’inizio. Vediamo, con un’ampia e un po’ leziosa premessa, come siamo entrati in golosa rotta di collisione con il fiore all’occhiello della storica pasticceria alessandrina.
Il luogo era una nota fiera alimentare. Classica e un po’ noiosa. Stand, corridoi, un po’ di ressa (oggi si chiamerebbero assembramenti, e non sarebbero consentiti) davanti ai banconi caratterizzati dalla degustazione free o dall’assaggio facile. E lì inizia l’incontro, che stava quasi per non avvenire.
Perché l’abito fa il monaco, altro che proverbi. L’eleganza della forma, l’estetica di presentazione, la cura del particolare visivo dicono tanto, troppo, sul carisma di un individuo. Cosa ci si può aspettare di buono da una donna con lo smalto delle unghie logoro e rovinato? O da un uomo che veste calzini corti di colore latte?
L’istinto gastrogoloso atavico
E invece alla nota fiera gastronomica di cui sopra è successo il contrario. Perché la presentazione dimessa e il portamento anonimo del titolare dello stand mi stavano inducendo a passare oltre. O, per lo meno, a sottovalutare le potenzialità di una proposta dolce che, al contrario, fa sognare. Un miracoloso farmaco alimentare, che può risvegliare qualunque papilla gustativa depressa.
Alla fine non siamo passati oltre. E allo spazio espositivo della Pasticceria Gallina di Alessandria abbiamo fatto lo strabiliante incontro con due prodotti, senza manfrine, senza troppi contorni, frizzi, lazzi e cotillon.
Il primo: i Baci Gallina. Sono una variante di quelli di dama, perché impreziositi dalla polvere di cacao. Morbidi, armonicamente dolci, sfumati di intenso e amaro cacao, pieni di gusto targato nocciola di Langa. Praticamente sono una di quelle tentazioni il cui unico modo per vincerle è cedervi, inermi. Godendoseli dalla punta della lingua al profondo dell’anima. Inenarrabili.
Il secondo: la Cittadella, ovvero una crema di nocciola-zucchero-cacao. Stop. Descriverla è impossibile, davvero. Ma al solo pensiero, parte un calo glicemico e uno sbalzo umorale. E ormonale.
Chiusure o non chiusure, arriva anche a casa
Una delle buone notizie, anzi geniali!, è che se anche la tua regione è rossa, o arancione, o giallo intenso, pagliarino scarico…, o se il duca Conte è pronto a sfornare un nuovo Dpcm con nuovi lacci e lacciuoli, beh i Baci (e la Cittadella) arrivano sempre e comunque a casa.
I Gallina’s spediscono in ogni dove e in men che non si dica i loro farmaci del gusto risolleva-umore. Basta un click e 48 ore di attesa. Il paradiso può attendere, ma solo i due giorni di consegna.
Pasticceria Gallina www.pasticceriagallina.it
Via Vochieri 46 – Alessandria
tel: 0131.52791
mail: info@pasticceriagallina.it
Prezzo: circa 30 euro al chilo per i baci Gallina, più spedizione
Ideale per: chi non sa resistere alle tentazioni, chi è innamorato della nocciola, chi della semplicità, chi è curioso dopo aver letto questo pezzo, chi soffre di apatia del gusto