Il festival marziano non decolla: la serata scorre lenta, unica genialata che ha fatto impazzire i social il palloncino a forma di pisellone che, scommettiamo, andrà a ruba su eBay. Intanto, il bel sogno è durato poco.
Il bel sogno di Sanremo è durato poco, giusto il tempo (interminabile) della prima serata. Già nella seconda il Festival ha registrato un prevedibile e ulteriore flop di ascolti.
Niente da fare: con 10 milioni o poco più di spettatori casalinghi e il 41,2% di share, la kermesse blindata causa pandemia non decolla. Eppure, gli italiani dovrebbero essere costretti sul divano causa coprifuoco.
Cala tutto, soprattutto la palpebra
Cala tutto rispetto all’esordio, pur non lusinghiero rispetto all’anno scorso, e non solo l’audience: anche lo spettacolo (ospiti, gag, cantanti, balletti) della seconda serata all’Ariston ha lasciato a desiderare. Tutto, o quasi, da sbadiglio.
E non è un caso che per la seconda parte gli irriducibili davanti ai teleschermi fossero rimasti in 4 milioni. Il resto a nanna, o a guardarsi qualche serie su Netflix & piattaforme varie, visto che la concorrenza al Festival sulla tv generalista alza bandiera bianca.
I palloncini e l’intruso
Già lo shock è stato in apertura, mentre un Fiorello stavolta in versione pipistrello nero (ha proprio deciso di fare il verso a Achille Lauro) è entrato all’Ariston.
Ma cos’erano quei palloncini trash piazzati sulle poltrone vuote? Chi mai ha potuto avere un’idea tanto pacchiana?
Volendo guardare il lato geniale della trovata, il bello poi doveva ancora venire, perché non c’è voluto molto per scoprire attraverso i social impazziti che tra i palloncini in platea ce n’era uno a forma di pene, sì un pisellone gigante diventato ovviamente virale e che, si è poi scoperto, è in vendita anche su eBay a 8,30 euro.
Tra i bontemponi dei meme ora si ride solo di questo. E per forza. Tra l’altro Fiorello a un certo punto ha fatto finta di accorgersi della non felice presenza dell’intruso (voluta? Ah, sapersi), ma era tardi.
Pochi brividi, molti sbadigli
Orrendi (o geniali?) palloncini a parte, si diceva di una serata nata male e continuata peggio. Soprattutto sono iniziati i confronti. La super ospite Laura Pausini avrà vinto anche il Golden Globe, ma volete mettere la grinta di una Loredana Bertè che la sera prima aveva da sola riscaldato l’Ariston congelato?
Forse la Pausini (vestita malissimo, come quasi tutte le donne di questo Festival, pare si salvino solo Francesca Michielin e Malika Ayane), avrebbe potuto almeno concedere un medley con effetto karaoke, il repertorio non le manca.
Non parliamo poi del trio agé Fausto Leali, Gigliola Cinquetti e Marcella Bella. A parte l’ora tarda, con gli over già quasi tutti a letto, pare difficile pensare che il “pubblico ggiovane” (che secondo Amadeus è la vera sorpresa di questo Festival) a quel punto non abbia cambiato canale.
Senza storia pure il confronto con le primedonne (termine che sa di vecchio, ma è Sanremo): ridateci Matilda De Angelis, per favore, perché Elodie sarà pure supersexy (ma anche lo spacco dell’abito che si sposta s’era già visto, vero farfallina di Belen?), però per bucare lo schermo servono originalità e talento, tutte doti che o ci sono o non ci sono.
E le canzoni?
Che resta di questo mercoledì sera passato davanti alla tv con la palpebra calata? L’omaggio a Morricone con il “Il Volo”, i balletti di Amedeus e Fiorello con le gag che fanno sempre meno ridere, un Achille Lauro che ha omaggiato Mina ma che farebbe più share se messo in scaletta a un’ora decente e, tra le esibizioni dei cantanti, unico colpo di scena quella di Irama da remoto in un video delle prove perché un collaboratore è stato trovato positivo al Covid.
Non solo canzonette
Ah, sì, c’è stato pure il momento “serio”. Dopo il fugace appello di martedì per Patrick Zaki, l’attualità ha portato sul palco l’atleta Alex Schwazer che avrebbe dovuto raccontare la sua storia dopo essere stato scagionato dall’accusa di doping. Peccato che Amadeus si è limitato a fargli tre o quattro domande in modo fin troppo asettico. L’importante era il finale, con Schwazer che ha promesso: “Ho vinto in tribunale ma sono uno sportivo e voglio vincere in gara”. Forse è stato l’unico momento in cui all’Ariston sono mancati gli applausi veri.
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[…] e menomale, anche i palloncini in sala. Fatti scoppiare senza pietà, già, compreso l’intruso, il geniale gonfiabile a forma di pisellone gigante che ha fatto impazzire i social e che pare ora ricercatissimo anche dalla pubblicità (beh, […]
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