venerdì, Gennaio 31, 2025
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Il punto geniale. Tutti in crisi, ma tutti in ripresa: è solo questione di leadership

Settimana colma di alti e bassi: dai vaccini, alla segreteria del Pd. Dalla ricostruzione della Germania post Merkel, al piano di aiuti Usa di Biden. E finalmente Draghi ha parlato. Una cosa è certa: dopo la pandemia, rimarrà solo chi è un vero leader

È tutta una questione di leadership. La crisi dei colori, la crisi dei partiti, la crisi dei governi (e non solo italiano), la crisi dei vaccini, la crisi della casa reale britannica.

È indubbio che la crisi pandemica abbia rimesso in discussione ogni forma di organizzazione e, di conseguenza, anche tutte le leadership. Ne sappiamo qualcosa noi italiani con il governo Conte.

I leader che rimarranno saranno quelli in grado di interpretare e superare questa crisi, lavorando e allo stesso tempo esprimendo la fiducia per il futuro di cui il popolo oggi ha più bisogno.  

In Italia l’arrivo di Mario Draghi, ad esempio, ha rimesso in gioco gli equilibri interni di tutti i partiti, anche di quelli più europeisti e atlantisti come +Europa. In Germania l’addio della Merkel dopo 15 anni rimette in discussione il partito più forte, la Cdu.

La settimana in breve

Enrico Letta all’Assemblea del Pd

Ma andiamo per ordine. In sintesi, quella appena passata è stata una settimana molto intensa.

L’Italia è di nuovo rossa. Draghi annuncia il nuovo piano vaccini. Il nuovo segretario del Pd è Enrico Letta e +Europa perde (forse) Emma Bonino. Mentre Beppe Sala dice di essere Verde.

L’Ema approva il vaccino Johnson&Johnson, mentre sorgono i dubbi su AstraZeneca, a cui viene bloccato un lotto sospetto.

Negli Usa Joe Biden vara un piano di aiuti da 1900 miliardi di dollari. La Germania si prepara per il post Merkel. In UK Boris Johnson presenta il piano per la ripresa economica.

Italia rossa

Da oggi Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la provincia autonoma di Trento si uniscono a Campania e Molise e diventano zona rossa. Il governo ha pubblicato qui tutte le Faq per sapere cosa si può e cosa non si può fare.

Il governo di Mario Draghi ha pubblicato anche le linee guide del nuovo piano per le vaccinazioni, con il quale si passerà da 170mila dosi somministrate al giorno a 500mila.

Ma attenzione, evento evento: Mario Draghi ha parlato! E lo ha fatto proprio per spiegare che dovremo ancora tenere duro, ma il lavoro è avviato. Anche sul piano dei ristori e dei congedi.

L’umore degli italiano però è al minimo storico. Stiamo vivendo un momento di apparente immobilismo: ci sono i vaccini, ma non vengono somministrati. Allo stesso tempo si impongono nuove chiusure per l’aumento dei contagi, e anche bambini e ragazzi restano di nuovo a casa da scuola.

La crisi e la rinascita del Pd

Forse chi ha superato la crisi di leadership è il Pd, che ha un nuovo segretario: Enrico Letta, esule a Parigi da ormai sette anni. Nella giornata di domenica 14, l’uomo arrivato dalla Francia ha parlato al Nazzareno con un discorso ispirato, profondo, insomma lettiano. Ci si domanda se la sua flemma sia veramente ciò di cui il Pd ha bisogno o se, come temono molti, si autodistruggerà a breve.

Letta, nel suo discorso, da vero leader, ha lanciato due piccole bombe: voto ai sedicenni e approvazione dello ius soli. Sul primo la Lega di Matteo Salvini si è già detta concorde. Sul secondo, forse, la convergenza sarà dura da trovare e il tema potrebbe creare qualche fastidio anche al Governo Draghi, che ora sta lavorando intensamente su Recovery Plan e piano vaccini e vuole l’armonia nella maggioranza.

La crisi di +Europa

Emma Bonino

Chi invece sta vivendo una crisi di leadership che ha sorpreso i più è +Europa. Con un messaggio molto esplicito, Emma Bonino ha dichiarato ieri di voler uscire dal partito che ha contribuito a fondare. Sono seguite le dimissioni di Benedetto Della Vedova, che così facendo obbligherà il partito ad andare al congresso per eleggere un nuovo segretario e lui ha già annunciato che si ricandiderà.

Ufficialmente, il capo di accusa è il tesoriere, Valerio Federico, che avrebbe utilizzato una piattaforma per l’iscrizione poco trasparente, consentendo così l’avanzare delle truppe cammellate. In realtà, secondo rumors interni, il dito dei militanti “dissidenti” (tra l’altro tre creature proprio di Della Vedova) era puntata sul segretario, poco disponibile al dialogo e poco attivo all’interno del partito.

I dissidenti vorrebbero un direttorio formato da almeno due persone, ma Della Vedova si rifiutava e per questo il congresso non si riusciva a convocare. Forse l’ingresso di Azione di Carlo Calenda ha animato le dinamiche interne, sempre molto frizzanti tra i radicali.

Come finirà? Ci sarà un congresso e se si candiderà alla segreteria anche Calenda, ci sarà da combattere. Altrimenti, rimarrà tutto come prima con Bonino e Della Vedova alla guida e in classico stile radicale (dalla morte di Pannella in poi) si scinderà nuovamente l’atomo con qualche nuova uscita.

La crisi dei governi (non italiani)

Angela Merkel

Anche la Germania inizia una nuova fase. Le elezioni regionali del weekend hanno visto il crollo della Cdu di Angela Merkel. In Baden-Wuertemberg avanzano i Verdi, in Renania-Palatinato l’Spd (il Partito Social Democratico). A settembre si attendono le elezioni politiche, quelle che daranno l’addio definitivo alla cancelliera, in carica da oltre 15 anni.

Oggi, 15 marzo, Boris Johnson presenterà il piano per il rilancio dell’economia post-Brexit. L’uscita dall’Europa era stata una scelta voluta con un referendum suicida dall’allora premier, David Cameron, una scelta controversa anche per molti inglesi e rifiutata dagli scozzesi che invece vogliono restare in Europa.

Oggi però, l’autonomia sulla gestione dei vaccini forse farà ricredere i britannici, ridando fiducia a Johnson che vuole innanzitutto rafforzare la base industriale del regno espandendo il settore manifatturiero e creando nuovi posti di lavoro fuori Londra. Londonexit?

Chi è partito in quarta è Joe Biden, che ha annunciato uno storico pacchetto di aiuti da 1900 dollari, una legge che “volterà pagina nella pandemia e farà ripartire la nostra economia”. Secondo il Fmi “aumenterà il Pil americano fra il 5 e il 6% in tre anni” e aiuterà anche la ripresa mondiale.

Sala verde

Chi sembra non essere in crisi, ma che in realtà ha messo in crisi i suoi cittadini, è il sindaco di Milano, Beppe Sala. In una intervista a Repubblica, il candidato del centrosinistra ha dichiarato di voler aderire ai Verdi europei. Fino ad ora il primo cittadino si era dichiarato indipendente, ma sicuramente vicino al Pd.

Questo suo lancio in avanti, in cui aderisce esplicitamente ad un partito, potrebbe indebolire la sua posizione da candidato alla rielezione. Se nei prossimi sei mesi sarà capace di costruire un progetto nazionale per il rilancio del Paese in chiave verde, puntando sulla transizione ecologica, senza ideologie, ma con un approccio industriale alla materia e riuscirà ad aggregare attorno a sé chi fino ad oggi lo ha sostenuto, potrebbe essere una mossa vincente. Per lui e per l’Italia.

Se invece si limiterà ad agire su Milano e ad esprimere un programma limitato al suo territorio, questo slancio ecologista rischia solo di indebolire lui e tutta la coalizione. Nel centrodestra ancora un candidato non c’è, ma il gioco comincia a farsi interessante.

In sostanza, che sia casuale o meno, l’avvento di Mario Draghi è coinciso (e con tutta ha probabilità è all’origine) di una rinnovata vitalità nel panorama politico italiano, e non solo.

La crisi della casa reale britannica

Per Harry e Meghan, poi, abbiate fiducia, l’astrologa geniale Sarah Massa dice che non si lasceranno. Harry riuscirà a ridimensionare Meghan e forse torneranno anche in UK. Auguri per i nuovi eredi.

Leggi anche il punto geniale della scorsa settimana

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