I cuochi itineranti di Zibo si sono fermati al “campo base” senza però rinunciare allo spirito on the road della loro cucina di strada
Giulio e Laura, ristoratori per caso. O quasi. Geniali e coraggiosi. Abbandonano le loro vite, si buttano nella cucina di strada, la elevano a fast-good-food e creano Zibo Campo Base, una piccola bomboniera nel cuore di Milano.
Ecco la breve sintesi di una favola, umana e gastronomica, felice. Ma come sappiamo in tutte le fiabe c’è un cattivo, un antagonista che vorrebbe distruggere i protagonisti, annientarli e prendere il sopravvento. In questa storia ci si è messo un virus, e tutto ciò che ne è venuto appresso, per dare del filo da torcere ai nostri eroi del gusto. Ma per Giulio e Laura, rispettivamente ex studente di ingegneria al Politecnico di Milano ed ex costumista a Roma, c’è il lieto fine.
Lunedì, infatti, Zibo Campo Base riapre i battenti, accogliendo gli ospiti nel piccolo dehor di via Caminadella, zona Carrobbio.
All’inizio Zibo era un camioncino itinerante
Prima di trovare “il posto fisso” nel cuore di Milano, Giulio Potestà, fresco di diploma della scuola di cucina Alma, ha iniziato davvero on the road. Era l’anno di Expo e i food truck erano all’apice del loro splendore. Su un camion, insieme al socio Alessandro, ha installato una cucina e ha acceso il motore, superando la difficilissima barriera della burocrazia che nicchiava per dare il permesso di somministrare il cibo in forma itinerante.
La volontà e la passione erano alle stelle: nacque così l’idea di racchiudere tutti i sapori dentro un raviolo.
Piatti tradizionali avvolti da un impasto sottile, facili da cuocere e da servire all’aperto. Paste ripiene all’amatriciana, al pesto, alla norma, alla carbonara. Il successo fu subito strepitoso.
La cucina di strada prende casa
Primosale in crosta di mais e composta di cipolle
Poi, l’aumento esponenziale dei furgoncini in città e il successo di Zibo hanno convinto Giulio a mettere su casa. Il posto fisso l’ha scelto in via Caminadella: per necessità e opportunità ha coinvolto nell’impresa anche la moglie Laura, che si è messa a macinare chilometri in sala e a dispensare sinceri sorrisi a tutti gli avventori.
Il locale, che dispone di tre vetrine, ha una cucina a vista che si affaccia sulla sala e anche direttamente su strada, soluzione pensata già in epoca pre covid per il servizio take-away. Rispetto ai tempi del furgoncino, il menu cresce. Rimane ovviamente il raviolo, ma entrano in lista gli sfizi, i frittini e i sandwich con ingredienti lavorati artigianalmente, come nel caso del pastrami.
Il dehor, la strada e la quiete irreale
La chiave di volta per la riapertura è l’esterno. Da lunedì Zibo riapre infatti con i clienti “veri”, quelli che si siedono, ordinano, quelli che vogliono farsi servire e coccolare. I tavolini all’aperto – neanche a dirlo – sono su strada. Ma la via è un’oasi di quiete quasi irreale. I camerieri escono dal locale e attraversano la strada per servire gli ospiti seduti ai tavolini. Che possono deliziarsi con piatti uno più goloso dell’altro.
Chi non vuole rinunciare al panino può optare per la puccia con porchetta marinata al finocchietto, con insalata di finocchio e maionese all’arancia; oppure per il pastrami sandwich guarnito con cavolo rosso agrodolce e honey mustard. Sempre con le mani ma senza pane: ecco i falafel con salsa allo yogurt, oppure il croccante primosale in crosta di mais e gli immancabili e milanesissimi mondeghili.
Puccia porchetta finocchio
Il raviolo storico e imperdibile è il gyoza alla milanese: involucro giapponese ripieno di ossobuco alla meneghina, piastrato e servito con salsa di midollo e zafferano. La novità? Sono le coloratissime e invitanti caserecce di semola e barbabietola trafilate in bronzo, corroborate da salsiccia, scalogno glassato al vino rosso, Valtellina casera e nocciole tostate.
caserecce barbabietola casera nocciole lingua maionese rafano
Salendo di livello ecco la la lingua di vitello cotta a bassa temperatura, impanata e fritta, quindi servita con maionese al rafano. Infine la bocca e l’animo vengono addolciti e coccolati dalla crema catalana con croccante di mandorle e salsa al caffè e liquirizia.
In sintesi: moderno, schietto, gustoso, figo. Zibo.
catalana croccante mandorla caffè liquirizia
Zibo, via Caminadella 21, Milano
02 35999463
[…] ha potuto farlo, da lunedì scorso ha alzato la claire. Abbiamo già raccontato di Zibo: i cuochi di strada di via Camminadella a Milano che grazie ai minuscoli tavolini all’aperto […]