Con la primavera arrivano inesorabilmente tanti insetti a cibarsi in vario modo delle piante. Scoprite grazie ai consigli geniali della nostra botanica come difendere ortaggi e piante in modo sostenibile.
Insetti: come difendere ortaggi e piante? Rose, piante da frutto, lavanda, ortaggi e aromatiche di vario tipo: potenzialmente tutte queste categorie vegetali possono esserne attaccate, con impatto un estetico negativo e un calo nel raccolto se si tratta di colture commestibili.
Ciò vale sia per giardini e orti all’aperto, sia per spazi di coltivazione ristretti come quelli cittadini, che si realizzano in cortili, balconi o terrazze.
Prima di correre a comprare un insetticida vero e proprio, sicuramente efficace ma anche impattante sull’ambiente, vediamo come fare per agire con mezzi altrettanto efficaci ma ecologici. Si parte dal riconoscimento del problema.
Quali sono i casi più comuni che possono capitare in questa stagione?
Afidi
Gli afidi, detti anche pidocchi, sono una tipologia di parassita molto comune e non risparmiano rose, piante da frutto e verdure. Vivono in colonie, sono insetti piccoli, possono essere verdi, giallastri o neri a seconda delle specie e si nutrono nella linfa delle piante, succhiandola da foglie e da germogli teneri. Il risultato di questa suzione è una deformazione di questi organi, che restano accartocciati e anche appiccicosi a causa degli escrementi zuccherini dell’insetto, che attirano oltrettutto le formiche. Attenzione quindi: le formiche non provocano un danno in sé alle piante, e se le vedete, la ragione di solito è la presenza degli afidi, di cui ricercano gli escrementi zuccherini.
Debellare gli afidi è in realtà piuttosto semplice. Basta prendere del sapone di Marsiglia, discioglierlo in un vaporizzatore (10-20 grammi in 1 litro di acqua) e irrorare il tutto sulle piante attaccate. Nell’arco di poco tempo i parassiti saranno decimati. Se necessario sarà possibile ripetere il trattamento anche successivamente. Il sapone non compromette la commestibilità dell’ortaggio trattato e non lascia inquinamento. È però bene scegliere un prodotto privo di additivi vari e profumazioni aggiuntive. Bisogna anche avere l’accortezza di realizzare questo trattamento nelle ore fresche della giornata, per non rischiare di provocare ustioni alla pianta: l’acqua sulla vegetazione fa effetto lente per i raggi solari e può bruciare.
Buon segno se vedete delle coccinelle sulle piante: si cibano di afidi e sono quindi un vostro alleato.
Cocciniglie
Le cocciniglie sono insetti che si attaccano ai rametti e alle foglie di molte piante coltivate, ornamentali e anche da frutto, come gli agrumi. È possibile pulire gli organi colpiti con delle spazzole metalliche, procedendo delicatamente, oppure trattare con un prodotto a base di olio bianco, anche ammesso in agricoltura biologica. Inoltre, è importante tenere potate regolarmente le chiome delle piante arboree, perché le cocciniglie amano stare all’ombra della vegetazione molto folta.
Bruchi vari
I bruchi in genere sono larve di lepidotteri, ovvero farfalle, un ordine di insetti molto vasto che comprende anche parassiti delle colture. Tra questi ci sono ad esempio i bruchi verdi che attaccano i gerani mangiandone i boccioli, oppure la piralide del bosso, un bruco peloso che oltre a mangiare le foglie del bosso lascia le piante piene di ragnatele.
Ci sono anche le nottue, che si cibano di cavoli e di tanti altri ortaggi. Per la maggior parte dei bruchi di lepidotteri, che si differenziano da altre larve, tra le varie caratteristiche, anche per le loro dimensioni grandi, esistono bioinsetticidi molto efficaci: si tratta dei prodotti a base di Bacillus thuringiensis, un microrganismo a effetto insetticida su determinati insetti dell’ordine dei lepidotteri. Essendo molto selettivo non arreca alcun danno alle api e neanche all’uomo o gli altri animali.
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