venerdì, Gennaio 31, 2025
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Fuga eco-chic alla scoperta delle Langhe meno conosciute

Andare per Langhe significa implicitamente cercare il miglior Barolo, un vino conosciuto in tutto il mondo e che può essere prodotto solo su un territorio ben preciso del Piemonte. Ma non in tutte le Langhe si fa il Barolo.

Questa è terra di Nebbiolo, ma il re dei rossi lo si fa solo in 11 piccoli comuni. Ma è anche una terra ideale per una fuga eco-chic nelle Langhe meno conosciute.

Sempre in provincia di Cuneo, si fa il Barbaresco, il cui padre incontrastato è Angelo Gaja, il signore delle vigne che ha rivoluzionato il mondo vitivinicolo del nostro paese. Il Barbaresco è sempre Nebbiolo 100%. E anche qui il principio è sempre lo stesso: oltre le Langhe non si va, nonostante lo spazio rispetto alle terre del Barolo sia ancora più ristretto: 4 piccoli comuni, tra cui Treiso. Chi ha letto “Una questione privata” di Beppe Fenoglio, ci si riconoscerà sicuramente.

Fuga eco-chic nelle Langhe meno conosciute
Fuga eco-chic nelle Langhe meno conosciute

Fuga eco-chic nelle Langhe meno conosciute

Nel centro della collina, c’è una nobile famiglia che si è ritrovata, per eredità, un territorio intero di vigneti di Barbaresco. O meglio, che è proprietaria da 1650 delle Tenute Cisa Asininara dei Marchesi di Gresy.

Alberto di Gresy, amico di Angelo Gaja, nel 1978 inizia la vinificazione in proprio e decide di produrre Barbaresco. È la figlia Ludovica a raccontarlo durante la visita delle cantine di famiglia. Ludovica è una ragazza incredibilmente piena di vita, che dal 2013, insieme al fratello Alessandro, ha deciso di unirsi al padre. 

E si vede subito la passione che ha nel raccontare i prodotti di famiglia, come se ogni bottiglia fosse un suo piccolo fratello nato dalla terra e cresciuto dalle papille e dal naso del padre. Descrive Alberto come un folle che voleva sperimentare, e che insieme a Gaja ha deciso, quando nessuno gli credeva, di rivoluzionare, di “spaccare”. Ludovica ne è entusiasta e nel suo racconto si percepisce che vorrebbe poter conquistare il mondo, ma restare anche lì, a godere della sua vita fortunata, sorseggiando il suo vino preferito, il Virtus, perché è “pazzesco, una esplosione, una figata di vino”, 60% Barbera e 40% Cabernet Sauvignon.

Fuga eco-chic nelle Langhe meno conosciute
Le cantine delle Tenute Cisa Asinara dei Marchesi di Gresy

Il luogo perfetto per coccole e relax

La stessa passione e la stessa eleganza la si ritrova Dai Gresy, un agriturismo di charme sul crinale del monte Aribaldo, tra Barbaresco e Treiso. 

Un B&B nato nel 2019, ricavato da una vecchia casa di famiglia. Un sublime esempio di come il design moderno si possa integrare perfettamente con la storia di un territorio, riuscendo a mantenerne ed esaltarne gli aspetti più peculiari. 

L’esterno della casa è rimasto integrale all’originale. All’interno colori tenui, per lo più bianco panna, ecru e grigio, pavimenti in resina, con mobili di abete chiaro, unito a qualche tocco di modernità. Le stanze sono ampie, con luci disegnate per essere alla portata degli ospiti e utili ad illuminare ogni momento. Finestre di acciaio che separano il bagno dal resto della camera, uniti ad un mobile di arte povera ereditato dalla nonna, creano un contrasto perfettamente armonico. Una spa silenziosa e perfetta negli arredi e nei servizi. Una piscina all’aperto immersa nei vigneti. Vi prego, fermate il tempo e non fatemi più scendere da qui. 

Gioia di vivere e bellezza

La sera si può godere di un camino nella sala comune per un aperitivo rigorosamente a base di Barbaresco, o anche di Champagne, visto che Alberto di Gresy non disdegna nemmeno quello, anzi, importa e vende il JM Gobillard et Fils, un vezzo. 

L’aperitivo servito davanti al camino, con qualche mise-en-bouche fatto con prodotti locali che non sembrano nemmeno cucinati è anche questo lo spirito che si respira in questo posto, che non vuole apparire, ma che per sua natura non può che farsi notare. 

Questa zona delle Langhe è molto diversa rispetto alla Morra, o a Monforte o a Barolo. La dolcezza dei colori, la morbidezza delle colline rimane la caratteristica peculiare del territorio, ma è come se qui ci fosse più umanità, più verità, meno turismo. Come se la vita del luogo avesse preso il sopravvento rispetto alla perfezione del panorama delle Langhe a cui siamo abituati, pur lasciando chi osserva senza fiato per la sua bellezza.

Tutto dai Marchesi di Gresy è così: la perfezione naturale di un luogo che ha 400 anni di storia e che riesce a mantenersi vecchio, ma allo  stesso tempo moderno. La voglia di lavorare che sprigiona Ludovica nel raccontare la storia della sua famiglia, la storia della cantina e della casa che la madre ha deciso di ristrutturare per farne un luogo di accoglienza è a dir poco contagiosa. 

Fuga eco-chic nelle Langhe meno conosciute
Fuga eco-chic nelle Langhe meno conosciute

Le viti e le colline di questo lato della collina sono come una bella donna che non ha bisogno di trucco. Come un piatto di spaghetti al pomodoro e basilico. Come guardare le vigne dalla vista di una camera di questo luogo che sembra essere fuori luogo, fuori tempo, fuori moda. Ma che, se ci si finisce, non si può che volerci tornare. Anzi, non si può che volerci restare. 

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