Con quale piatto i neo governatori e i governatori confermati avranno festeggiato la vittoria? Notizie Geniali ha immaginato quali piatti tipici del proprio territorio avrebbero potuto ingolosire i Presidenti neo eletti, dopo una giornata euforica e piena di emozioni.
Liguria: Giovanni Toti
Ha vinto con il 56 per cento delle preferenze, confermandosi governatore della sua Liguria. Giovanni Toti, centrodestra, ha così festeggiato con la moglie Siria Magri, giornalista Mediaset, in piazza De Ferrari a Genova. Ma quale potrebbe essere stato il suo banchetto per celebrare degnamente l’impresa? Un tipo tosto come lui potrebbe sostenere un menu completo, che contempli piatti di terra e pietanze di mare, in modo da non scontentare nessuna delle due componenti principali del territorio regionale.
E quindi potrebbe partire dalla costa, con il cappon magro, antico piatto tradizionale ligure a base di pesce e verdure. Continuando poi con i pansoti (pasta fresca ripiena di verdure, uova, formaggio e erbe aromatiche) in salsa di noci e chiudendo con l’asado ligure, piatto di carne cotte a lungo sulla brace e insaporita con una miscela di erbe, olio, vino o aceto e rigorosamente spennellata con un rametto di rosmarino. E sono stati proprio i pansoti (in foto) il piatto con cui il governatore ha voluto festeggiare la vittoria, un piatto che sa di conferma, che guarda alla tradizione, ma che è capace anche di stupire e di innovare e la Liguria, che negli ultimi anni ne ha viste tante, ha grande bisogno di una spinta verso il futuro.
Veneto: Luca Zaia
Sempre nella coalizione di centrodestra, il re delle preferenze è il collega Luca Zaia, che in Veneto ha ottenuto quasi il 77% dei voti degli elettori. Il successo potrebbe spingerlo su scenari nazionali, ma lui nega: “Non è nel mio interesse”.
Vuole rimanere ancorato alla sua terra, magari alle sue colline della Valdobbiadene, patria di Prosecco e Cartizze. Un alfiere di San Marco come lui, oltre a brindare con il bianco trevigiano, magari in versione tranquilla o rifermentata in bottiglia, potrebbe festeggiare abbinandolo a qualche fetta di sopressa, grosso salame tipico della zona pedemontana, preparato con suino, sale, pepe, vino, pezzetti di mela e chiodi di garofano. E a seguire con le tradizionali schie fritte (gamberetti tipici della laguna veneta) con polenta bianca. Un tipico piatto veneziano che, come la maggior parte della cucina veneta, viene dalla tradizione povera, ma che oggi è considerato alla stregua del caviale. Un po’ come il governatore leghista: di origini contadine, ma pronto per un salto di classe che, come già detto, lui nega di voler fare, ma che probabilmente sarà inevitabile nel prossimo futuro. Sarà capace di proseguire il lavoro di Salvini recuperando l’area più moderata?
Toscana: Eugenio Giani
È rimasto invece un feudo rosso il granducato di Toscana, dove il popolo ha incoronato vincitore Eugenio Giani, candidato del centrosinistra, già numero uno nella passata legislatura in Consiglio regionale. Il neo Presidente ha festeggiato facendo visita alla Madonna di Montenero, patrona della Regione, situata a pochi chilometri da Livorno.
Quale migliore occasione allora di gustare i piatti tipici della città come il caciucco (in foto), il re della cucina locale, che consiste in una zuppa di pesci poveri e crostacei (tradizionalmente tredici tipi diversi) servita con pane abbrustolito e insaporito con aglio.
Oppure il semplice “5 e 5”, un panino farcito con torta di ceci e melanzane sottolio.
Aggrapparsi alla tradizione e alla semplicità probabilmente è stato il motivo per cui i toscani hanno voluto premiare Giani, ma ci si augura che il suo temperamento possa traghettare una territorio ricco di cultura e tradizione verso una spinta più innovativa.
Marche: Francesco Acquaroli
Sempre sulla latitudine Toscana, ma bagnate dal mare Adriatico abbiamo le Marche, ex roccaforte della sinistra, espugnata dall’esponente di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli.
Il suo successo è stato ampio e netto, sfiorando il 50 per cento dei consensi. I suoi festeggiamenti si sono svolti tra la sua gente a Potenza Picena, borgo maceratese dove Acquaroli è stato sindaco. Visto il legame con l’entroterra del sud delle Marche il neo governatore potrebbe anche glorificare la vittoria con un piatto strettamente legato alla zona: non certo un brodetto, più tipico della costa, ma con i vincisgrassi (in foto), i sovrani della cucina maceratese, il cui nome è legato a quello del generale austriaco Windisch-Graetz , che combatté contro Napoleone. Completa il pranzo della vittoria un altro piatto contadino dell’entroterra quale è il coniglio in porchetta, ovvero disossato, farcito ed arricchito con il finocchio selvatico. Acquaroli avrà il compito di dimostrare che il centrodestra deve saper creare occasioni liberiste in un territorio di grandi imprenditori dichiaratamente di centrosinistra. Le aziende di questa regione sono un marchio importante del nostro made in Italy e il neo governatore ha di fronte la sfida di saper sfruttare il momento difficile come occasione per loro e per tutto il tessuto locale, fatto di persone a volte aspre, ma che vanno dritto per la propria strada.
Campania: Vincenzo De Luca
E lo sceriffo Vincenzo De Luca? Confermato per il centrosinistra, è rimasto a Napoli per analizzare i dati di un risultato che va oltre gli schieramenti tradizionali. “Un voto che va oltre i termini di sinistra e destra” ha detto il governatore.
Con un bottino di sette voti su dieci raccolti tra la popolazione campana il governatore, un tempo chiamato il professore, o anche Pol Pot per via del carattere affatto morbido e accomodante, ha di che festeggiare. Magari non con la classica pizza alla napoletana, ma con l’antica pizza Cilentana, tipica della provincia di Salerno, dove De Luca ha vissuto gran parte della sua vita. Cosa la differenzia dalla cugina napoletana? Risalente al tempo degli antichi romani, la cilentana viene realizzata con l’impasto per fare il pane, un mix di grano duro e tenero, condita con salsa di pomodoro già cotta e formaggio di capra al posto della classica mozzarella di bufala. Chissà se per il suo nuovo mandato continuerà con la politica da sceriffato, o se ammorbidirà più i toni, diventando anche simpatico.
Puglia: Michele Emiliano
Infine Michele Emiliano, che nonostante i pronostici mantiene la regione Puglia nelle mani del centrosinistra. Il Governatore ha celebrato il proprio successo mangiando in diretta tv un panzerotto, un piatto tipico della tradizione culinaria della Puglia: dalla tipica forma a mezzaluna, ripieno di pomodoro e mozzarella, è fritto in abbondante olio, assumendo l’aspetto tipico di un fagottino gonfio, panciuto e dorato.
Un segno che vuole riallacciare il legame con il suo elettorato e con tutto il territorio? Ci auguriamo che da questa esperienza possa trarre insegnamento e cominciare con una nuova politica a favore di tutti. Le premesse sono sicuramente gustose.