Maggio è il periodo migliore per trapiantare le piantine del frutto più gettonato delle nostre tavole. Spesso però non viene considerato per gli orti. In realtà basta avere molto sole e molta acqua e il gioco è fatto.
Il melone è uno dei frutti estivi più consumati ed apprezzati. È dissetante, vitaminico e facilissimo da sbucciare e tagliare. Come coltura da orto non riscuote invece lo stesso interesse. Richiede uno spazio ampio e per questo in genere gli si tende a preferire altri ortaggi meno esigenti.
Un frutto facile da coltivare
Tuttavia, il melone di per sé non è affatto difficile da coltivare e lo si può provare a fare anche in spazi ristretti.
Vediamo quali sono gli aspetti più importanti su cui ci si deve concentrare per arrivare ad un raccolto soddisfacente anche con una sola pianta o due.
Temperature ed esposizione
Il melone è una specie molto esigente nei confronti del caldo: la temperatura ottimale è tra i 18 e i 20°C notturni e i 30°C diurni.
Maggio è il mese ideale per il trapianto delle piantine. Se vi fosse capitato di aver piantato dei meloni in primavera e averle poi perse, provate a ricordare se il trapianto non fosse avvenuto troppo presto, magari ad inizio aprile o marzo. Il melone richiede anche molto sole e un certo riparo dai venti forti.
Spazio
Se coltivate all’aperto, le piantine di melone devono distare anche 1,5 metri le une dalle altre, per avere tutte lo spazio garantito per il loro sviluppo.
Per il balcone serve un vaso voluminoso e largo, almeno 30-40 cm di diametro e profondità per una singola pianta.
Inoltre, si deve prevedere dello spazio a terra per consentire agli steli di strisciare e produrre i frutti. Si può anche impostare una crescita della pianta in verticale mediante l’ausilio dei treillages o di altri supporti analoghi.
Concimazione
Il nutrimento non deve mancare. Sia che la coltivazione avvenga all’aperto, sia che avvenga in vaso, è fondamentale distribuire dei fertilizzanti, preferendo tra quelli di origine naturale. Da preferire stallatico, humus di lombrico, pollina e altri ancora, tra cui quelli misti in piccole confezioni e anche liquidi da distribuire usando il tappo come misurino. Sulle confezioni potrebbe esserci qualche riferimento all’agricoltura biologica e in questo caso siamo certi che si tratti di prodotti più ecocompatibili.
Acqua
Le piante di melone desiderano sicuramente molta acqua ed è importante distribuirla regolarmente, ma senza esagerare. Bisogna sentire che il terreno stia asciugando e non irrigare quando è già umido, per non incorrere nel rischio di marciumi alle radici.
Inoltre, quando i frutti saranno formati, le irrigazioni dovranno essere molto ridotte: questo è un trucco importante per avere meloni dal sapore dolce e non acquoso.
Cimature
Tradizionalmente le piante di melone vengono cimate, ovvero dopo che lo stelo ha emesso la quarta foglia, viene tagliato sopra la seconda foglia: questo porta la pianta a diramarsi, anticipando la produzione. Però non è una tecnica indispensabile ed è possibile anche lasciare che le piante crescano naturalmente.
Attenzione agli afidi
Come tanti altri ortaggi, anche i meloni possono ritrovarsi pieni di afidi sui germogli e le foglie giovani. Questi piccoli insetti succhiano linfa agli organi vegetali e devono essere sconfitti per tempo: basta sciogliere del sapone di Marsiglia in un vaporizzatore e spruzzarlo sulle parti attaccate, facendolo nelle ore fresche per evitare ustioni solari.
Tipi di melone
Prima di trapiantare le piantine di melone bisogna scegliere la varietà preferita: quello liscio e tondo, detto anche “cantalupo”, molto dolce e succoso, e quello retato ovale sono i più comuni, poi si trovano anche i “meloni di inverno”, a buccia gialla, sapore più delicato e maggiormente conservabile. Inoltre, si possono trovare delle varietà specifiche legate a determinati territori di coltivazione.
Come capire quando è maturo
La maturazione del melone avviene in piena estate e la si riconosce dal profumo intenso del frutto e dal disseccamento del peduncolo. Una pianta può fare 5 o 6 frutti, e comunque in genere maggiore è il loro numero, minore è la loro dimensione.
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