Nel mercato delle rinnovabili c’è un settore sul quale l’Italia sta investendo molto: quello dell’agrivoltaico, che mette insieme produzione di energia e attività agricole. Tra le aziende più attive ci sono Comal e Altea Green Power.
Il mercato delle rinnovabili sta vivendo un momento florido, con un consistente aumento degli impianti. I motivi sono riconducibili principalmente alla crisi energetica vissuta con la guerra in Ucraina che ha dato una spinta incredibile alla semplificazione burocratica e agli iter autorizzativi.
Le aziende italiane sono state molto brave a non farsi trovare impreparate, cogliendo tutte le opportunità possibili. Parlando di numeri, nel 2022 sono stati più del doppio gli impianti realizzati rispetto al 2021, per 38,9 GW e 41,4 miliardi complessivi.
Per riuscire a mantenere questo trend, anche per rispettare gli obblighi imposti dalle normative europee, aziende e Governo stanno lavorando su un settore specifico delle rinnovabili, quello dell’agrivoltaico. In pratica l’uso di un terreno sia per produrre energia fotovoltaica, grazie all’installazione di pannelli solari, sia per realizzare attività agricole e di allevamento.
I fondi del PNRR: oltre un miliardo di euro
È notizia di questi giorni che Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha sbloccato quasi un miliardo e cento milioni di euro di fondi PNRR proprio per l’agrivoltaico.
Le prospettive di crescita per il comparto delle rinnovabili sono enormi: solo nel 2022 – stando ai dati di Irex – l’agrivoltaico è balzato al primo posto tra le tecnologie green con 15,8 GW di progetti e investimenti potenziali per 12 miliardi (41% del totale), seguito da fotovoltaico (11,6 GW per 8,3 miliardi) ed eolico a terra (10,6 GW per 14,2 miliardi), rispettivamente pari al 35% e a oltre il 19% del mercato.
Agrivoltaico: cosa dicono le imprese?
Lato aziende, sono eccellenti quelle che si stanno muovendo su questo fronte. Tra queste Comal, società quotata in Borsa e specializzata nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, nella realizzazione di impianti fotovoltaici di grande potenza con formula EPC, il cui AD, Alfredo Balletti, ha sottolineato a Notizie Geniali: “Riteniamo molto positivi i passi verso la crescita dei progetti per una più consistente transizione energetica che consentano al nostro Paese di perseguire con efficacia il piano imposto dall’Unione Europea per un aumento considerevole della produzione di energia derivante da fonti rinnovabil”.
Per quanto riguarda Comal, ”stiamo procedendo nel Lazio alla realizzazione di due nuovi impianti, a Viterbo e provincia, da oltre 160MW. Si tratta di strutture all’avanguardia che rispondono efficacemente all’esigenza di produrre energia pulita evitando ulteriore consumo di suolo e promuovendo, al contempo, la valorizzazione del territorio attraverso il contestuale utilizzo dello stesso terreno per colture agricole. Per il prossimo futuro proseguiremo nella nostra attività di ricerca e sviluppo al fine di individuare soluzioni tecnologiche sempre all’avanguardia che permetteranno l’incontro proficuo tra esigenze di tutela ambientale e generazione energetica a impatto zero”.
Il sogno dell’indipendenza energetica
Non meno entusiasta l’AD di Altea Green Power Giovanni Di Pascale. L’azienda, anch’essa quotata in Borsa, è attiva nello sviluppo e nella realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici e storage, nonché Independent Power Producer (IPP), fornitore di servici EPC: “Si tratta di un ulteriore passo nella direzione dell’autonomia energetica del Paese. Un’autonomia che, come ha evidenziato il Ministro, non può prescindere dal considerare la vocazione agricola dell’Italia. Il decreto, ora al vaglio della Commissione Europea, rappresenta un’ulteriore opportunità di crescita del settore delle energie rinnovabili, nel rispetto della nostra agricoltura che rappresenta tuttora un’eccellenza del nostro Paese. Noi di Altea Green Power ci occupiamo da sempre di sviluppare e realizzare impianti fotovoltaici, da fine 2021 anche della produzione di impianti agrivoltaici, e siamo così pronti ad accogliere tutte le opportunità e le sfide che il mercato e il PNRR ci presenteranno”.
La vera grande sfida futura per gli operatori del fotovoltaico come Altea Green Power e Comal sarà quella di riuscire a creare un punto di equilibrio tra soluzioni energetiche sostenibili e continuità dell’attività agricola e pastorizia. Il sistema di monitoraggio sarà in questo senso elemento imprescindibile per garantire la realizzazione di progetti capaci di generare concreti benefici e per valutare poi nel tempo i reali effetti positivi.
Ci sono delle priorità da rispettare, però, come sbloccare la questione delle aree idonee, armonizzazione il quadro normativo regionale con quello nazionale e creare una road map articolata e più ampia possibile della transizione energetica, senza dimenticare alcuni nodi chiave da sciogliere. Tra questi la semplificazione delle procedure per l’ottenimento dei permessi, la riduzione della dipendenza del nostro Paese dal termico tradizionale per la generazione dell’elettricità e l’avvio di una riforma del mercato elettrico che consenta una maggiore diffusione delle rinnovabili e una limitazione della volatilità dei prezzi.
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