Luca Guffanti, Ad di Ginvest, analizza gli effetti del recente taglio dei tassi e spiega: “Occasione propizia per chi vuole acquistare un immobile per investimento”
Il tanto atteso taglio dei tassi è arrivato. La Banca Centrale Europea ha, infatti, recentemente ufficializzato di aver rivisto al ribasso i tassi di interesse e optato per un taglio di 25 punti base, dal 4,5 al 4,25 per cento. Si tratta di un deciso cambio di passo che potrebbe avere ripercussioni, in breve tempo, anche sulla compravendita degli immobili, visto che si va verso una riduzione del costo del denaro e accelerazione della ripresa dei finanziamenti.
Negli ultimi cinque anni, in particolare, molti potenziali acquirenti di immobili rimandavano la scelta dell’acquisto per l’incremento dei tassi d’interesse e dei costi.
Primi effetti positivi: mutui meno cari
Sin da ora, comunque, a beneficiare di questa situazione sul mercato immobiliare sono quanti hanno già all’attivo un mutuo a tasso variabile, con la rata ancorata all’andamento dei tassi, che finalmente vedranno scendere l’importo da saldare mensilmente. Stando ai calcoli dell’osservatorio Facile.it, si è visto che per un mutuo standard da 126mila euro in 25 anni, l’attuale taglio garantisce un risparmio sulla rata compreso tra circa 13 e 30 euro.
“Ma il taglio dei tassi offre anche un’occasione propizia per chi vuole acquistare un immobile come investimento”, sottolinea Luca Guffanti, amministratore delegato di Ginvest, gruppo specializzato nel settore delle costruzioni edili, nella progettazione, nello sviluppo, nella vendita e locazione immobiliare, oltre che nella gestione di immobili a reddito, e già Presidente ANCE Lombardia.
“Un immobile, a maggior ragione se di classe A o superiore, resta redditizio, anche perché l’affitto resta sempre un’ipotesi gettonata dove il mercato del lavoro è dinamico”, prosegue Guffanti. “A questo proposito, l’area del Nord Italia, fino al confine con la Svizzera, rappresenta un terreno fertile per buoni investimenti. Si tratta, infatti, di un territorio a demografia crescente che attira costantemente turisti e villeggianti, ma anche lavoratori transfrontalieri che si dirigono a Milano, cuore pulsante dell’economia e della finanza. Anche con l’innalzamento dei tassi la zona non ha perso le proprie peculiarità, tanto che noi di Ginvest abbiamo previsto nel piano industriale che caratterizzerà il prossimo triennio un forte input allo sviluppo residenziale dell’area, con in programma la realizzazione di oltre cento unità abitative all’anno”.
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