Creare cosmetici con gli scarti del cibo, è quello che fa Cristina Portinaro, farmacista e cosmetic designer torinese. Parte dagli avanzi della lavorazione di vino, aceto, nocciole, formaggio per prodotti innovativi naturali e sostenibili.
Non chiamateli scarti, sono alleati della salute della nostra pelle e della nostra bellezza. Vengono dagli acini d’uva, dalle nocciole e dagli altri prodotti di un territorio generoso. E’ quello delle colline e delle montagne intorno a Torino. Grazie ad una trasformazione sapiente e rispettosa della natura questi scarti diventano trattamenti cosmetici ricchi di principi attivi.
Cristina Portinaro, una donna geniale
Ad inventare questa formula è Cristina Portinaro, laurea in Farmacia con indirizzo cosmetico, con una tesi sulla cosmesi nell’antico Egitto, che mescola storia e bellezza.
Comincia a lavorare proprio nella cosmesi tradizionale. Qualche anno fa decide di avviare il suo brand per il quale sceglie di usare solo ingredienti puliti e naturali: no siliconi, petrolati e parabeni.
La cosmesi con il cibo di scarto, ancora ricco di principi attivi
L’idea è quella di proporsi ad aziende del settore alimentare per riutilizzare la materia d’avanzo delle loro lavorazioni, ancora ricca di principi attivi utili. Lancia così linee cosmetiche parallele e pensate su misura, quindi in linea con l’identità del marchio principale.
L’attività di Cristina Portinaro ha un approccio etico e sostenibile. Sceglie aziende selezionate che decide anche di valorizzare.
“La mia impresa è il mio modo unico e personale di vivere la passione per la cosmetica, ‘facendo business’ con un approccio e un’etica femminili. Ho il sogno di contribuire a valorizzare i brand italiani nel mondo. Aiutare i loro consumatori a sentirsi più belli e felici prendendosi cura di se stessi”.
Creme e sieri dalle vinacce e dall’aceto balsamico
Ed ecco che, per esempio, dalle vinacce dell’azienda vitivinicola valdostana Les Cretes arrivano creme e sieri ricchissimi di antiossidanti grazie ai polifenoli.
Dall’aceto balsamico di Modena IG, prodotto dalla blasonata acetaia Leonardi, una inaspettata ma geniale linea cosmetica. Il prodotto di punta è una crema dopobarba antiage per uomo dall’originale ed affascinante colorazione nera .
Qualità della cosmesi da un’idea di economia circolare
Non si tratta allora di marchi che fanno altro e che di punto in bianco si buttano anche nella cosmetica, al contrario.
Ampliando l’offerta si vuole dare maggiore visibilità e respiro ad aziende che vogliono crescere in modo virtuoso e che in questo modo contribuiscono all’economia circolare. Non buttando gli scarti delle loro lavorazioni ma al contrario esaltandoli per realizzare prodotti funzionali.
La varietà della natura, con la sua ricchezza di bacche, piante e fiori è ciò che più ispira Cristina Portinaro nel suo lavoro. Lavoro che, per sua stessa ammissione, sta diventando ogni giorno più stimolante. Le collaborazioni crescono: hotel, spa, marchi di moda, arredamento, aziende agricole e alimentari.
Prodotti legati al territorio
I suoi clienti produttori di cibo le riconoscono il merito di riuscire a valorizzarli a dovere. Non si tratta solo di etichettare vasetti di crema con il logo di questa o quella azienda. Lo studio è frutto di un lungo lavoro a tavolino che parte dalla valorizzazione del territorio e della materia prima.
Il luogo di origine è il punto di partenza, grazie ai prodotti lo si riesce a raccontare. Attraverso quel prodotto in alcuni casi le azienda hanno vissuto anche un rilancio del proprio marchio.
Cosmetici con latte per la fontina
Ad esempio la linea creata con l’azienda valdostana Nicoletta, storica produttrice di fontina. I prodotti, per lei e per lui, derivano ovviamente da latte, burro ed erbe di montagna. Un connubio certamente insolito ma a quanto pare, vincente.
Cristina Portinaro svela a Notizie Geniali di avere in cantiere ancora molti progetti. Le sua curiosità e le sue ricerche la portano a scoprire come usare materie prime inaspettate. Per ora però non vuole rivelare nulla.
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