L’esperto spiega perché, al di là delle resistenze, l’eventuale estensione dell’obbligo a tutti i liberi professionisti e a tutte le attività garantirebbe più benefici che svantaggi.
Fattura elettronica per tutti? C’era una volta la fattura cartacea. Così si potrebbe riassumere quello che aspetterà le Partite Iva del nostro Paese con la possibile estensione a tutti dell’obbligo di fattura elettronica. Anticipiamo subito che non è detto che sia una brutta notizia. Anzi, possiamo dire che sono numerosi gli aspetti positivi, sia per il contribuente sia per la collettività, in questo caso grazie ai successi avuti nella lotta all’evasione fiscale.
Veniamo ai fatti. In questi giorni il Governo Draghi ha ottenuto dalla Commissione Europea l’autorizzazione a estendere al 2024 l’attuale obbligatorietà della fattura elettronica per aziende e per Partite Iva operanti con regime ordinario, dopo averla introdotta dal 1° luglio 2019. Contestualmente il nostro Governo avrebbe chiesto anche di estendere la pratica all’intero corpus delle Partite Iva, per applicare l’obbligo quindi, non soltanto sui regimi ordinari, per le aziende e i liberi professionisti con un giro d’affari importanti, ma anche su quelle appartenenti al cosiddetto regime forfettario, una platea di oltre 1 milione e 700 mila persone.
Aspetti positivi per il contribuente
“In questi anni le società IT che si occupano di fatturazione elettronica hanno migliorato l’offerta, garantendo soluzioni semplici e affidabili, gestibili da numerosi device, dal PC allo smartphone, e introducendo contestualmente anche servizi gestionali, così da poter monitorare l’andamento del proprio fatturato, gli incassi e le scadenze”, commenta Andrea Da Ponte, dello studio Commercialisti BCD. “Sul lato fiscale ci sono numerosi vantaggi, perché il fisco è già riuscito a erogare servizi supplementari ai contribuenti Iva. Tra le altre cose, i registri precompilati di acquisto e vendita, il prospetto della liquidazione periodica dell’Iva, le dichiarazioni annuali dell’Iva, i moduli di pagamento precompilati e molto altro. Inoltre, la fattura elettronica offre importanti vantaggi in termini di tempo e costi di archiviazione, prima gestiti manualmente.
Aspetti positivi per la collettività
“Il sistema generalizzato di fatturazione elettronica obbligatoria (SDI) ha consentito dall’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza di intercettare con maggiore puntualità frodi e fenomeni di evasione fiscale”, continua Da Ponte. Le stime comunicate dall’Italia a Bruxelles in termini di recupero da contrasto al sommerso parlano di due miliardi di euro direttamente riconducibili al miglioramento della compliance Iva, a cui si aggiungono circa 580 milioni di euro di entrate supplementari nella riscossione di imposte. Non solo. Nel 2019 la fatturazione elettronica ha consentito di potenziare il contrasto ai falsi crediti Iva con un recupero per le casse dello Stato di quasi un miliardo di euro.
Fattura elettronica per tutti: altri esempi nel mondo
La fatturazione elettronica funziona anche nei pochi altri Paesi dove è stata introdotta. Partiamo dal Portogallo, che oltre all’Italia è l’unico paese europeo a utilizzarla: secondo le analisi della Commissione Europea la fattura elettronica è stata lo strumento più efficace per uscire dalla crisi finanziaria 2008-2012. Nel mondo ci sono poi Cile, Messico, Argentina, Perù, Brasile e Colombia: tutti Paesi nei quali il sistema ha una diffusione di massa, con ottimi risultati in termini di recupero del sommerso.
Come fare impresa in Italia: leggi l’intervista geniale a Oscar Farinetti.