L’autrice italo-francese Inès Cagnati racconta la vita di due donne, una madre e una figlia. La prima rifiutata dalla famiglia e considerata la matta del paese. La seconda capace di mantenere la propria innocenza e genuinità, nonostante il dramma della solitudine.
La chiamavano Génie la matta. Il suo sguardo sembrava impossibile da scalfire. La sua voce sembrava ingoiata dal passato. Attraversava le sue giornate nel silenzio e nel disincanto, sullo sfondo di una terra aspra e inclemente, intreccio di brutalità e tenerezza, strazio e rancore, lutto e incantamento.
Al suo seguito una bambina, sua figlia: la piccola Marie. I suoi piccoli passi pieni di angoscia, l’angoscia che ha anche sua madre, potesse da un momento all’altro abbandonarla. Marie, con quel piccolo cuore che fa il matto al minimo raro accenno di tenerezza materna ricevuta.
La matta del paese
Génie è quanto serve al paese per sapere che è tutto in ordine, l’etichetta della matta è, per loro, la garanzia della loro normalità. Loro sono quello che non è lei.
Una donna diventata madre troppo presto. Rinnegata da una famiglia ben in vista a causa di “una disgrazia”. Una gravidanza indesiderata frutto di uno stupro che macchia la reputazione della donna, allora diciassettenne.
Génie rifiuterà di sposare l’autore della violenza e per questo provvederà da sola al suo sostentamento e a quello della piccola, nata nella consapevolezza di non essere desiderata, al seguito di una madre oggetto dello scherno generale, umiliata da tutti, rifiutata dalla società.
L’autrice: Inès Cagnati
Inès Cagnati è l’autrice di un romanzo dal timbro tanto acre quanto dolce. Uno stile essenziale che racconta una storia dolorosa, violenta e impietosa ma con uno stile unico. Rende velluto quanto più ci sia di abrasivo per l’anima.
Dà voce ad una protagonista bambina, la figlia di Génie, che diventa adulta tra le pagine del romanzo e lo fa attraversando dolore, perdite e ingiustizie e scoprendo poco a poco la storia di sua madre, la sua famiglia e le sue origini.
Una voce leggera quella di Marie, con lo sguardo di chi resta innocente malgrado tutto e non si può evitare di essere colti da una stretta al cuore, destabilizzante col sapore di qualcosa di familiare, davanti alla sua paura di essere abbandonata, il suo amore immenso e straziante verso la madre che si scontra con una muraglia di crudeltà e di indifferenza.
Un romanzo che vede al centro l’infanzia e il dramma della solitudine.
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