Manipolato lui, calcolatrice lei? In Gran Bretagna è crollo di popolarità nei sondaggi. Ma la monarchia ancora una volta è salva. E a beneficiarne potrebbe essere Netflix. Harry e Meghan, l’intervista poco geniale. L’unico vero genio è Oprah Winfrey.
Harry e Meghan, l’intervista poco geniale. Geniali o opportunisti. Vittime o carnefici. Ingenuo lui o furbissima lei. Tra i detrattori inglesi e i sostenitori americani – in mezzo un oceano culturale – Harry e Meghan sono usciti dall’ormai famosa intervista a Oprah Winfrey con un risultato certo: a livello mediatico, con un’audience da capogiro, il tiro è andato a segno.
Semmai c’è da capire quanto sia stato calcolato e quanto i Duchi di Sussex abbiano intascato dalla Cbs (5,8 milioni di euro, secondo il Wall Street Journal).
Un tentativo di imitare Lady D, fallito
Ma a telecamere spente e passato il clamore (si fa per dire perché da dieci giorni in Gran Bretagna i tabloid hanno dimenticato pure l’emergenza Covid) la confessione vista da cinquanta milioni di spettatori nel mondo alla fine pare proprio che si sia ritorta contro di loro. Un boomerang.
L’effetto Lady D questa volta non c’è stato. Perché solo Diana era quasi riuscita a minare le fondamenta della monarchia inglese nella sua, quella sì drammatica e sincera, intervista alla Bbc del 1995. Ma erano altri tempi.
La Regina vince ancora
Se pensavano di riaprire una crisi e far vacillare la Casa dei Windsor o almeno di attirare comprensione e simpatia, il principe e la mogliettina hanno fallito.
Troppo generiche le accuse all’entourage reale (pur gravi, come quella di razzismo). Troppo costruito quello che è parso un copione recitato dalla Markle, qui sì brava attrice, nel raccontare quanto si sia sentita sola e non protetta al punto da avere pensato al suicidio. Infine, troppo poco credibile nel dire di non conoscere le più elementari regole di corte (vedi l’inchino alla Regina).
Ma Harry non le aveva spiegato niente?
I commenti, i meme, le battute più o meno felici e amplificati dai social li abbiamo visti e sentiti tutti. E sono impietosi. Ma Harry non le aveva spiegato niente? Pensava forse di imparentarsi con una famiglia qualsiasi? Non aveva messo in conto gossip e paparazzi che da sempre sui reali inglesi campano e prosperano? Era ed è la Royal Family, bellezza. Il beneficio del dubbio va dato, per carità.
Harry, quello più vero tra i due
Ma il vero scoop la scaltra Oprah l’ha messo a segno solo quando dopo un’ora è entrato in scena Harry, il più fragile ma più vero dei due.
Toccante nel suo disagio interiore, soprattutto quando ha difeso la moglie per non voler vedere ripetere la triste storia della madre bersagliata dal circo mediatico e quando ha svelato le conseguenze di un distacco obbligato per non sentirsi più in trappola, cioè i rapporti glaciali con il padre e il fratello a cui era legatissimo (e pare che il gelo continui anche dopo una recente telefonata di Harry ai due).
Lui manipolato, lei gioca a fare la vittima?
Tanto rumore per nulla, dunque? Mah. Stando al nostro oroscopo geniale (leggi qui) se ne vedranno ancora delle belle.
I Duchi di Sussex, ora in esilio di lusso in California, hanno davanti a loro una strada lastricata di dollaroni, anche grazie ai contratti con Netflix e Spotify, ma anche di difficoltà di coppia.
Se il matrimonio reggerà è perché lei avrà dovuto o potuto accettare un bagno di umiltà (difficile da prevedere visto l’ego da Regina). Mentre Harry dovrà tenere a bada la nostalgia di casa quando, passata la fase dell’innamoramento, si renderà conto dell’isolamento imbarazzante in cui s’è cacciato per proteggere la moglie.
Il calo nei sondaggi
Stando all’oggi, in realtà è bene che i due restino negli Stati Uniti ancora a lungo. Perché in Gran Bretagna i sondaggi nei loro confronti sono da pollice verso, con un calo di popolarità di 15 punti per lui e 31 per lei dopo l’intervista americana.
Ben quattro inglesi su cinque (l’80%) sono invece solidamente dalla parte della 94enne Regina Elisabetta II, alla quale sono bastate una settantina di parole per liquidare il caso con un messaggio dalla classe innata e dal senso inequivocabile: i panni sporchi li laveremo in famiglia.
William e Carlo?
God save the Queen, dunque. Sempre e comunque. Pure il fratello maggiore di Harry ne è uscito bene: a William di parole ne sono bastate tre (“Non siamo razzisti”). Per replicare alle accuse della cognata sui timori di non ben precisati componenti della Casa reale sul colore della pelle del nascituro Archie.
Quanto al principe Carlo, eterno erede al trono, beh si sa, non è amato dagli inglesi e il colpo inferto a tradimento da Harry e Meghan l’avrebbe fatto crollare ulteriormente nei sondaggi: il 42% degli intervistati ha di lui un’opinione negativa.
E già era uscito con le ossa rotte dalla serie The Crown, che ha riproposto la sua storia con Camilla e il tradimento nei confronti di Diana mai perdonato dai sudditi.
Che resta di geniale?
Forse a beneficiare di tutta la telenovela reale sarà proprio Netflix, che ha confermato la quinta e la sesta stagione di The Crown.
Si arriverà fino ai primi anni duemila, e quindi non si vedranno i figli di Lady D diventati adulti e neanche Kate Middleton e Meghan Markle.
Ma, perché no, a questo punto la fortunata serie creata da Peter Morgan potrebbe proseguire: dagli scandali del principe Andrea alla fuga dalla Corona dei Duchi di Sussex troppo ricco è il piatto reale.