Come i rifiuti urbani diventano nuove risorse per l’economia. Pixies, startup finalista al Green Alley Award, contest europeo organizzato dal Consorzio ERP Italia e Landbell, racconta come sia possibile ridurre l’inquinamento utilizzando robot autonomi che raccolgono rifiuti. Un’idea utile anche per sostenere la crescita economica.
Robot autonomi che raccolgono rifiuti. Sarà questa la risposta a una delle questioni ambientali più dibattute in Italia, quella della corretta gestione dei rifiuti urbani?
I ritardi accumulati in termini impiantistici impediscono al nostro Paese di sfruttare l’enorme potenziale economico derivato da cicli virtuosi come il waste to energy e il waste to fuel. Intanto crescono le quantità di rifiuti prodotti. Soprattutto nei centri urbani, a causa dei modelli lineari di produzione e consumo di beni e servizi.
Anche i cambiamenti demografici, ad esempio l’aumento del numero di famiglie composte da un solo individuo e la maggiore tendenza a vivere in città, incidono sulla quantità di rifiuti che generiamo. Si pensi agli imballaggi di prodotti in unità più piccole. Se si considera, poi, che gli spazi urbani, che occupano circa il 3% dell’intera superficie terrestre, sono responsabili attivi dell’80% dell’inquinamento globale, è evidente come sia necessario partire proprio da qui.
Come affrontare il problema dei rifiuti
Il quesito primario riguarda come possiamo modificare il modo in cui produciamo e consumiamo per ridurre i rifiuti. A questo si aggiunge quello sulla possibilità di utilizzare i rifiuti come risorse.
Tra le soluzioni geniali a questi problemi c’è quella di Pixies, startup italiana che sta sviluppando un progetto che unisce Intelligenza Artificiale e Robotica.
“Siamo convinti che sia possibile ristabilire un equilibrio tra l’organismo costruito e l’ecosistema naturale e che per questo non serva abbattere e ricostruire città, quanto piuttosto intervenire con progetti piccoli, innovativi ed efficaci”, spiega Andrea Saliola, Co-Founder & CEO di Pixies. “La nostra startup, infatti, mira a risolvere la gestione del Littering, ovvero di tutto ciò che viene quotidianamente gettato per terra. In un’ottica di micro-interventi urbani, non invasivi e carbon neutral, abbiamo realizzato una panchina che, grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e della Robotica, è in grado di pulire e tornare a far respirare le nostre città”.
Come funziona concretamente il prototipo di Pixies?
“La nostra panchina si configura come hub di ricarica per due Autonomous Mobile Robot (AMR), in grado di uscire nell’ambiente circostante – un parco, una piazza – e raccogliere i rifiuti seguendo path predefiniti. L’intero organismo Pixies funziona a energia solare e la componente di Intelligenza Artificiale, insieme all’utilizzo di sensoristica avanzata, permette la perfetta navigazione dei nostri Robot in ambienti complessi come quelli urbani, evitando sia ostacoli statici sia dinamici, oltre che garantendo la raccolta differenziata dei rifiuti plastici”.
Robot in plastica riciclata stampati in 3D
Non solo. Gli stessi robot sono interamente realizzati in plastica riciclata stampata in 3D. La loro capienza è di circa 50 litri ciascuno, con un’autonomia energetica di 12 ore al giorno.
La plastica raccolta potrà essere riutilizzata per realizzare nuovi prodotti Pixies (robot e panchine), ridando vita a qualcosa che altrimenti avrebbe causato solo danni all’ecosistema. È bene specificare che, ad oggi, è stato realizzato il primo MVP dell’intero sistema Pixies, che l’azienda si augura diventi presto il primo di una lunga serie.
Il Consorzio che premia l’economia circolare
Pixies è anche finalista del Green Alley Award 2020-2021, call internazionale dedicata all’economia circolare. A tal proposito Daniela Carriera, Sales Marketing e Business Development Director del Consorzio Erp Italia, che ha promosso il contest organizzato da Landbell Group (gruppo internazionale che si occupa di servizi per la conformità chimica e ambientale) sottolinea l’importanza di iniziative per promuovere la sostenibilità ambientale: “Dal 2014, anno di nascita del Green Alley Award, sono state oltre mille le startup europee che hanno partecipato al contest, che ha premiato 36 idee di successo con un sostegno concreto. Per il vincitore è, infatti, previsto un premio in denaro di 25.000 euro, mentre i migliori 6 progetti valutati in un contesto internazionale avranno la possibilità di essere presentati di fronte ad una platea di esperti del settore e aziende legate all’economia circolare”.