Il Salone Internazionale del libro di Torino ha chiuso il sipario, ma riesce ancora a far sentire la sua voce. La cronaca dell’inviata di Notizie Geniali.
La XXXIII edizione del Salone Internazionale del libro di Torino – Vita Supernova – è stata la prima in presenza da quando è scoppiata la pandemia e, coincidenza fortunata e azzeccatissima, cade proprio l’anno del settecentesimo anniversario dantesco.
Dopo un anno e mezzo senza precedenti nella storia contemporanea, il Salone è tornato ad accogliere grandi nomi della scena culturale mondiale per ripartire ragionando insieme sulla nuova vita che ci aspetta.
La città di Torino è tornata a essere per cinque giorni una delle capitali mondiali della cultura, senza avere mai perso il rapporto con la comunità di lettori, editori, scuole del Salone, ma potendo finalmente ritrovarsi fisicamente.
I libri sono stati un approdo sicuro durante la pandemia, una vera e propria compagnia, una fonte fondamentale di complessità e coinvolgimento emotivo per tantissimi italiani. Istituzioni culturali come il Salone del Libro sono stati di innegabile importanza per costruire intorno a loro una grande comunità, che ha saputo restare unita anche quando ci si poteva incontrare solo virtualmente. Ed è proprio in questa dimensione comunitaria che il Salone si è riscoperto e ha riaperto i battenti in grande stile convocando ancora una volta a Torino tutto il mondo della lettura.
La risposta è stata davvero importante: moltissimi gli editori nuovamente presenti con i loro stand e con i loro più importanti autori, dando vita a uno dei Saloni più interessanti di sempre.
Il tema: Vita Supernova.
La supernova è un’esplosione stellare di enorme potenza: con la sua luce può illuminare ciò che altrimenti resterebbe al buio, ma la sua energia ha anche una forza distruttiva. Come sarà il pianeta con cui stiamo ricominciando a prendere confidenza dopo un periodo che fino a pochi anni fa sarebbe stato inimmaginabile? Saremo capaci di sciogliere tutta una serie di nodi, remoti e recenti, o ci troveremo di fronte a una moltiplicazione di nuovi problemi? Il Salone ha convocato come sempre alcune delle più belle menti sparse in giro per il mondo, ma lo ha fatto in una situazione completamente diversa da ciò che ci si sarebbe potuti aspettare un anno e mezzo fa.
Al di là dei temi legati alla stretta attualità, come tutela dell’ambiente, biodiversità, tenuta delle democrazie liberali, il Salone ha messo a fuoco anche una serie di aspetti su cui da sempre si interroga chi scrive romanzi e poesie, ma che hanno assunto una rilevanza con pochi precedenti nella storia in seguito alla pandemia. Cosa ci è successo? Cosa sta davvero accadendo al nostro mondo interiore? Come cambiano i rapporti tra di noi?
Il programma e gli autori presenti
Protagonista di uno dei più grandi successi editoriali degli ultimi anni, la scrittrice francese Valérie Perrin ha partecipato al Salone 2021 per la prima presentazione dal vivo in Italia del suo ultimo lavoro Tre, pubblicato da Edizioni E/O e tradotto da Alberto Bracci Testasecca. Una vicenda struggente e implacabile che diventa un viaggio nel cuore dell’adolescenza, del tempo che passa e separa. Valérie Perrin lavora da sempre nel mondo del cinema e per anni è stata fotografa di scena delle più importanti produzioni cinematografiche francesi, tra cui quelle del marito Claude Lelouch.
Dopo aver scalato le classifiche italiane con Spillover, il libro che ha previsto – con sei anni di anticipo – la pandemia a trasmissione animale, David Quammen ha mantenuto la promessa fatta durante i mesi di lockdown: tornare in Italia. Presente quindi al Salone 2021 per incontrare a Torino i suoi lettori, in attesa dell’uscita del nuovo libro sul Covid-19.
Tra i grandi ospiti anche la scrittrice, giornalista e commentatrice politica turca Ece Temelkuran, per anni collaboratrice di testate importanti come Milliyet, Habertürk e CNN International, ma anche autrice di romanzi, seguita su Twitter da quasi tre milioni di persone (è stata per due volte classificata tra le dieci persone più influenti dei social media). Dal suo osservatorio peculiare – la Turchia di Erdoğan – Temelkuran ci ha indicato in Come sfasciare un Paese in sette mosse (Bollati Boringhieri) il pericolo che corriamo, perché dal populismo alla dittatura la strada è breve.
Il Salone del Libro per ragazze e ragazzi.
Mai come quest’anno il Salone è stato vicino alle scuole, coinvolgendo con le sue attività oltre 31mila studenti. SalTo+, la nuova piattaforma digitale dedicata ai lettori e alle lettrici del Salone ha costruito un’ampia sezione per le scuole con video, interviste, lezioni, podcast e approfondimenti dedicati. Anche Il Bookblog si è totalmente rinnovato: lo spazio digitale dedicato ai giovani coinvolti nei progetti di promozione della lettura in tutta Italia ha cambiato veste, struttura e funzionalità accogliendo sempre più lettori. Un luogo che in pochi mesi ha creato una rete di 338 classi che possono postare i loro contenuti.
L’Europa ancora da scrivere è invece il nuovo percorso, realizzato in collaborazione con gli Uffici in Italia del Parlamento Europeo e inserito nella Conferenza sul futuro dell’Europa promossa dalla Commissione Europea, che ha coinvolto più di 1.800 studenti e studentesse nella scrittura di un decalogo condiviso sul futuro dell’Unione. A partire da settembre i punti più interessanti e ricorrenti emersi dai decaloghi dei ragazzi verranno votati dalle scuole con l’obiettivo di costruire un documento collettivo da presentare al Salone alle Istituzioni europee e a tutto il pubblico.
Numerose anche le iniziative e i progetti speciali messi in atto. Dal Concorso letterario nazionale Lingua Madre, un progetto permanente di Regione Piemonte e Salone del Libro diretto a tutte le donne straniere (o di origine straniera) residenti in Italia, al Premio nazionale Nati per Leggere, volto a promuove e valorizza la lettura ad alta voce per bambini in età prescolare.
Per dare continuità al percorso di digitalizzazione intrapreso da un anno a questa parte, il Salone ha pensato uno spazio dedicato alla produzione di contenuti che andranno ad alimentare la nuova piattaforma SalTo+, oltre a un programma di incontri inedito, fruibile non solo dai padiglioni del Lingotto, ma anche in remoto da chi non ha potuto raggiungere fisicamente Torino.
Se ve lo siete perso, nessun rammarico quindi: potrete ripercorrere i momenti salienti del Salone tramite i canali social dell’iniziativa, nutriti di chicche che vi faranno sin da ora mettere in agenda l’edizione del 2022 per non perdervi più questo appuntamento!
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