Premio Notizie Geniali: Irama, Gazzè e il palloncino pisellone. Deludono Amadeus, Fiorello e Achille Lauro. Desta qualche sospetto il secondo posto di Fedez. Il solo a ricordare i teatri chiusi è Willie Peyote, ma il problema non era la mancanza di pubblico? Per la cultura si poteva Dare di Più.
Premio Notizie Geniali ad Irama per la Cad, Gazzè per i travestimenti e al palloncino pisellone per aver sdoganato il sesso a Sanremo. Per il primo anno della nostra prestigiosa testata, la più ottimista del web, diamo i voti ai geni di Sanremo 2021.
Amadeus. Poveraccio, ha fatto il possibile per evitare il flop annunciato in questo Sanremo massacrato dalla pandemia. E un’ampia sufficienza se la merita anche. Dopo giorni e giorni a toccare ferro, geniale l’annuncio che non ci sarà un Amadeus ter. Conte docet. Si pensa già a un conduttore tecnico per il 2022? Voto 7.
Fiorello. Dicono che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo ed è vero. Ma il genio del fuoriclasse in questo Festival in cui il mantra era far ridere a tutti i costi gli italiani costretti ai domiciliari non si è visto. Anche lui, come l’amico Ama, getta la spugna. Mi rivedrete all’Ariston, forse, a settant’anni, ha dichiarato. Voto 6,5.
Ibrahimovic. Il campione che non deve chiedere mai (tranne un passaggio in moto, che genio!) è stata la vera rivelazione. Ha dimostrato, con le pause alla Celentano e l’autoironia non da tutti capita sulla sua megalomania, che sa giocare anche nel ruolo di mattatore. Alla fine ha avuto ragione lui: era il suo Festival. Voto 8.
Achille Lauro. E’ così tenero quando non si maschera, ma il superego a volte è un boomerang e per voler stupire senza un domani ha provocato l’effetto del “già visto”. Peccato, perché soprattutto gli ultimi due suoi quadri erano geniali. Voto 6,5.
Matilda De Angelis. Il talento fatto attrice, spontanea e ironica, forse solo in imbarazzo quando gli autori l’hanno fatta recitare nel monologo scartato anche dai Baci Perugina. Comunque, da applausi (non finti). Voto 8
Elodie. La Beyoncé italiana? Il suo sexy medley ha fatto impazzire i social, ma non piace agli intellettuali (che criticano tutto ma il Festival comunque lo guardano). Il suo genio comunque è saper bucare lo schermo. La storia di Cenerentola ai tempi di Instagram fa il resto. Voto 8.
Palombelli e Botteri. La dimostrazione di come due giornaliste portate all’Ariston possano piacere (Giovanna, fresca di trucco & parrucco e un po’ sopra le righe, ma genuina) o no (Barbara, ma perché quell’inutile pippone studiato a tavolino?). Voto 6 ma perché fa media.
Ornella Vanoni. A 86 anni dà punti a tutti e riesce anche a rimproverare Fiorello perché canta troppo. Geniale. Canzoni immortali, la classe non è acqua. Azzeccato anche il look minimal e il paragone con “Otelma” Berti, che pure ha cantato meglio di tutti o quasi, è venuto spontaneo. Tutti a chiedersi, ma chi la veste? Voto 9.
Maneskin. Hanno vinto e forse va bene così, tutti a titolare sul rock tornato a trionfare a Sanremo. Damiano è un mostro da palcoscenico che Achille Lauro scansati. Tra i tre sul podio meritavano loro. Quindi, zitti e buoni. Voto 8.
Irama. A modo suo un genio. Ha sdoganato la Cad, Canzone a distanza, dimostrando che lo smart working può funzionare anche in uno show musicale. E la classifica lo vede al quinto posto, non male. C’è già chi pensa di esportare il telelavoro anche in altri ambiti. Alle Olimpiadi, per esempio: ognuno corre sulla pista vicino a casa e poi si selezionano i video con i risultati migliori. Voto 9.
Max Gazzè. Nella serata finale lui sì che ha stupito. Geniale quando si è tolto giacca e cravatta da Clark Kent e sotto è comparsa la tuta di Superman. Tuffandosi sulle poltroncine vuote della platea ha sdrammatizzato anche l’assenza di pubblico. Altro che i pietosi palloncini (be’, l’intruso gonfiabile ora protagonista della pubblicità della Durex è da 10 e lode). Voto 9.
Colapesce e Dimartino. Secondo voi cosa canteremo, si spera non dai balconi, fino all’autunno? Ma la loro “Musica leggerissima”, una hit vintage così furba e orecchiabile che è già tormentone alla radio. Due geni. Avevamo puntato su di loro, sono arrivati quarti. Peccato, meritavano il podio. Voto 8.
Madame. Altra genietta incompreso. Così giovane e già così avanti. Anche lei comunque deve ringraziare lo zampino di Dardust, il vero genio di Sanremo, che ha portato ben cinque canzoni in gara ed è arrivato anche da ospite sul palco nella finale, purtroppo alle 2 quando ormai tutti erano a letto. Aveva già fatto la fortuna di Elodie e Mahmood e adesso tutti lo cercano, tutti lo vogliono. Voto 8.
Willie Peyote. Il premio della critica è meritato. E’ l’unico che ricorda nella sua canzone i teatri e i live fermi. E’ stato pure molto critico con diversi colleghi: nel day after ha dato del ruffiano a Ermal Meta e dello stonato a Renga. Nel clima soporifero del Festival almeno qualche polemica più o meno geniale. Voto 7.
Fedez e Michielin. A proposito di polemiche, i social pare si stiano dividendo in due fazioni. C’è chi vede il loro podio come meritato – certo che dal 17° posto al secondo la risalita desta sospetti – almeno a giudicare dalle oltre due milioni di visualizzazioni sui canali web per restare solo a venerdì.
E chi invece attribuisce alla super (geniale?) mobilitazione di Chiara Ferragni la quasi vittoria del maritino. Non poteva mancare il Codacons a schierarsi contro l’influencer per l’appello sui social “a votare Fede e Franci”.
Basti comunque ricordare che Chiara ha la bellezza di quasi 23 milioni di follower, contro gli 800mila dei Maneskin e i 584mila di Ermal Meta. C’è da stupirsi, semmai, di come mai i Ferragnez non siano arrivati primi. Qualcuno li ha fermati? Ah, saperlo. Voto 6.