Vaccini anti-Covid: Luca Marconi, esperto del settore, spiega in quale modo le aziende stanno affrontando uno dei più grandi sforzi logistici della storia.
Le notizie di apertura dei principali telegiornali e giornali di questi ultimi mesi hanno riguardato i vaccini contro il Coronavirus. Ogni giorno viene fatta la conta delle dosi a disposizione, delle persone vaccinate e di quelle da vaccinare.
È raro, invece, sentir parlare di come avviene la distribuzione dei vaccini. E questo nonostante lo sforzo logistico richiesto a livello globale sia senza dubbio uno dei maggiori affrontati nel corso della storia.
Vaccini anti-Covid: come funziona la distribuzione
Secondo uno studio pubblicato a fine 2020, a firma DHL in collaborazione con McKinsey & Company, la distribuzione dei vaccini richiederà a livello globale circa 200 mila spedizioni di pallet, 15 milioni di consegne in casse frigorifere e 15 mila voli: numeri impressionanti, che danno un’idea della complessità del servizio. E questo solo considerando “solamente” la risposta immediata. Se la vaccinazione anti-Covid diventasse davvero un appuntamento annuale, come diversi esperti prospettano, i numeri finirebbero inevitabilmente per moltiplicarsi.
Non solo. La sfida è testimoniata anche dall’immensa richiesta di container per il trasporto legato ai vaccini, le cui disponibilità scarseggiano mentre il prezzo per singola unità aumenta. L’indice di disponibilità sviluppato dalla Società Container xChange è infatti crollato a 0,22: in una situazione normale dovrebbe essere 0,5.
Intelligenza artificiale e monitoraggio in real time
Non una passeggiata insomma. “Ci troviamo di fronte ad una vera e propria sfida per il settore della logistica” conferma Luca Marconi, amministratore delegato di Plurima, azienda leader nel settore della logistica sanitaria. “Distribuire le dosi di vaccino dove servono, nei tempi giusti, nella quantità corretta e pronte alla somministrazione, non è semplice. Noi di Plurima, ad esempio, abbiamo dotato tutti i nostri mezzi di sistemi GPS e monitoraggio delle temperature in tempo reale, sviluppando la piattaforma digitale 4 Tracking, per tracciare i processi logistici grazie alla tecnologia”.
“Tramite una soluzione IT gestiamo tutte le richieste in tempo reale, monitoriamo gli stock in magazzino, controlliamo le corrette condizioni di trasporto, regolando anche la temperatura all’interno del furgone, e rendiamo possibile il coordinamento tra tutti gli anelli della catena logistica. L’uso di tecnologie all’avanguardia è uno degli elementi che rendono il sistema logistico italiano particolarmente efficiente. A mio parere ogni operatore merita un applauso per la professionalità con cui sta gestendo tutto: ora dobbiamo accelerare per arrivare al traguardo che iniziamo a intravedere.
La sfida che attende il generale Figliuolo
Del resto, il Governo, con la nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo ha voluto dare un’accelerata al processo di somministrazione dei vaccini, garantendo consegne just in time, integre e con la giusta conservazione in ogni fase. Ancora Luca Marconi: “Serve un sistema logistico efficiente e reattivo, pronto a gestire quantitativi che variano di giorno in giorno, a qualsiasi orario e spesso senza preavviso. Oltretutto, non si tratta solo di portare a termine la consegna del prodotto, ma di garantirne anche l’integrità e la corretta conservazione durante ogni fase: dallo stoccaggio in magazzino, al trasporto fino a destinazione finale, per cui serve un’attenzione ulteriore”.
Quello che possiamo dire, in conclusione, è che finora sul fronte della logistica per i vaccini anti-Covid è andato tutto bene grazie alla professionalità ed esperienza delle aziende italiane e della pubblica amministrazione in tema di di logistica. Sarà fondamentale proseguire in questo modo anche quando si arriverà, così si spera, a inoculare 500.000 dosi al giorno o più.
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