lunedì, Febbraio 3, 2025
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Cuorebomba, Dario Levantino e Palermo con gli occhi di un adolescente

Dario Levantino ci porta a Palermo e, attraverso le vicende di Rosario, ci racconta la vita del quartiere Brancaccio e di una città che regala emozioni estreme.

Palermo, quartiere Brancaccio. Rosario è un adolescente costretto a destreggiarsi tra i suoi doveri di studente, la sua passione per il calcio e la cura di sua madre, la quale è caduta in un profondo stato di depressione rifiutando il cibo e ogni forma di reazione. La causa: la scoperta che il padre aveva in realtà una famiglia parallela, un’altra donna, un altro figlio.

Il padre di Rosario si trova in carcere e, pertanto, neppure volendo potrebbe occuparsi di loro. Rosario così si inventa modi creativi, ma onesti per racimolare qualche spicciolo. Sopporta inoltre le vessazioni di una classe insegnanti stanca e piena di pregiudizi nonché paure verso chi, come lui, arriva da quartieri come Brancaccio. Il giovane protagonista dovrà scontrarsi con il lato viscido e opportunista dei servizi sociali, con la realtà di contesti che dovrebbero rappresentare un approdo protetto (e spesso non lo sono) e con ciò che le persone arrivano a fare per sconfiggere la miseria.

Cuorebomba, Dario Levantino e Palermo con gli occhi di un adolescente
Cuorebomba, Dario Levantino e Palermo con gli occhi di un adolescente

Con Cuorebomba, pubblicato da Fazi Editore, Dario Levantino ci porta a Palermo, a Brancaccio, e ci permette di incontrare Rosario e il suo mondo. Un mondo che quasi nessuno si prende la briga di conoscere veramente. Un mondo che per comodità viene definito tramite etichette a favore di servizi sociali strumentalizzati per interessi economici, di una classe insegnanti stanca e obsoleta, di una criminalità che si è mangiata l’onestà delle persone in cambio di un riscatto dalla povertà.

Un romanzo che è un gigante, che contiene temi quali i pregiudizi, i limiti di servizi dominati da interessi economici, la violenza sulla donna determinata da una mascolinità tossica, la necessità di una classe insegnanti più motivata, giovane e fuori dagli standard del posto fisso. Un romanzo che però parla anche d’amore, che in questo caso ha l’effetto di mantenere sotto una forma di lucida determinazione i gesti del protagonista.

“Un cuorebomba è un debole gentile, è un fragile forte, è uno che al posto del cuore c’ha una bomba. Avere il cuore come una bomba significa vivere le emozioni in maniera esplosiva, quindi in maniera letale perché le emozioni, quando vanno a mille all’ora, t’ammazzano. Sono pericolosissime, le emozioni di un cuorebomba: sanno farti volare, se positive, ma ti mangiano l’anima, se negative. Chi c’ha il cuore come una bomba si muove continuamente tra due poli: quello della felicità semplice e genuina, quello dello sconforto più cupo e deprimente; per questo motivo, un cuorebomba è indifeso, proprio perché è alla mercé dei sensi. Sa capire il dolore, un cuorebomba, sa soffrire con gli altri, sa mettersi da parte, riceve tutto in maniera amplificata da un’anima sensitiva”.

Dario Levantino – Cuorebomba

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