Tra i clienti di Vera Persiani ci sono la Casa reale del Belgio e quella inglese, i reali del Qatar e quelli dell’Arabia Saudita, praticamente tutti i più grandi industriali italiani e molti nomi di spicco a livello internazionale.
Specializzato nella produzione di biancheria di lusso da notte e per la casa, questa piccola realtà milanese rappresenta infatti uno dei gioielli più preziosi e nascosti di una città, Milano, che fa dell’understatement e del culto non ostentato dell’eleganza e della raffinatezza uno dei propri tratti distintivi. Anche se da qualche anno ha aperto un piccolo showroom in via Guido D’Arezzo, nel cuore della città tra le fermate della metropolitana di Pagano e Conciliazione, quella di Vera Persiani resta una produzione di nicchia.
Esattamente come è stata fin dal 1962, anno nel quale “nostra mamma Vera, a cui si deve il nome dell’azienda, arriva a Milano dalla Toscana, trasferendo con sé l’attività nata a Livorno come piccolo laboratorio specializzato nella produzione di corredi”, raccontano Paola e Anna Persiani, sorelle tanto diverse quanto affiatate che dalla mamma hanno ereditato non solo il testimone dell’azienda, ma anche la passione per il bello e la raffinatezza che hanno fatto la fortuna dell’azienda.
Biancheria fatta a mano e su misura
“La nostra è tutta biancheria fatta a mano, su misura, con materiali non misti e di alta qualità. Tutta la nostra materia prima, che sia lana, cachemere, lino o cotone, è acquistata in italia, a eccezione dei pizzi che arrivano dalla Francia, dove li sanno fare bene”, spiegano.
“Noi di fatto siamo la quinta generazione di un’attività che era nata tra le due guerre mondiali con la nostra trisnonna”, racconta Paola, milanese Doc e anima dello showroom nel quale riceve clienti provenienti da ogni parte del mondo venute in contatto con il marchio esclusivamente tramite passaparola. “Nei primi anni milanesi mia mamma si appoggiò ancora al laboratorio in Toscana, dopodiché nel 1974 decise di dare all’attività un’anima 100% meneghina, aprendo un laboratorio in via Vigliani (in zona Portello), in un appartamento al settimo piano accanto al quale noi vivevamo”.
È grazie a questa scelta che Vera Persiani fece il salto di qualità. E da realtà locale divenne un marchio ricercato e riconosciuto in tutto il mondo, pur senza rinunciare alla propria natura artigiana.
Una clientela molto esclusiva
Fondamentale, in tal senso, fu l’intraprendenza di Vera, la quale una volta arrivata a Milano si inventò una formula geniale di marketing ante litteram. “Nostra madre, che era una donna molto bella, affascinante e risoluta, andò dal primo parrucchiere di Milano, che all’epoca era Vergottini, e gli chiese i contatti delle sue clienti”, spiega Paola Persiani. “In questo modo ottenne quattro pagine di nomi con i numeri di telefono di casa e cominciò a telefonare alle clienti di Vergottini, che appartenevano quasi tutte a famiglie benestanti, presentando direttamente i suoi prodotti”.
Grazie alla qualità dei prodotti, la risposta fu subito positiva. E poiché molte di queste famiglie avevano seconde case a Parigi, Londra e Ginevra, il nome Vera Persiani cominciò ad affacciarsi all’estero.
Le famiglie reali come clienti
“Oggi l’export rappresenta circa il 30% del nostro fatturato”, sottolinea Anna, che si occupa della clientela internazionale e degli aspetti economico-finanziari dell’azienda. “Il primo approccio diretto con clienti esteri fu nel 1979, quando un intermediario della famiglia reale dell’Arabia Saudita, che viveva a Ginevra, conobbe mia madre e diede il via a un rapporto che sarebbe durato a lungo”.
Poi arrivarono i contatti con la famiglia reale del Belgio, con la regina Paola che si presentò di persona, con scorta al seguito, nel laboratorio al settimo piano di via Vigliani per scegliere gli articoli che più le piacevano, e quelli con le altre case reali. Per quanto riguarda gli imprenditori, “anche se chiaramente non possiamo fare nomi, chiunque le venga in mente tra quelli più importanti, è sicuramente passato da noi”, dice Paola.
Il vero senso del lusso
Certo, con sei lavoranti che confezionano lenzuola, biancheria per la tavola, spugne, pigiami, vestaglie e camicie da notte, resta un’attività di nicchia, rivolta solo ai privati. Ciò non significa, però, che i prezzi siano folli. Una camicia da notte in seta fatta su misura, ad esempio, costa 280 euro. E una parure di lenzuola in cotone pregiato, intorno ai 300 euro.
Costi in linea con la “filosofia Persiani” per cui “il vero lusso non è nel prezzo o nella marca, ma nella possibilità di avere un articolo di alta qualità, personalizzato e che trasmetta al cliente la nostra passione per il lavoro”, concludono Paola e Anna.
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