Dalla determinazione di Alessio Tavecchio è nata una fondazione che promuove inclusione, sostenibilità e nuove opportunità. Un impegno concreto per abbattere le barriere e offrire a tutti la possibilità di realizzare i propri sogni.
Era in sella alla sua moto quando il 5 dicembre 1993, non lontano dalla Villa Reale, a Monza, a causa di una buca è caduto rovinosamente sull’asfalto. Un terribile incidente, i soccorsi, il trasporto in ospedale, una giovanissima vita appesa a un filo, amici e parenti che facevano il tifo per lui. Poi il miracolo: Alessio si risveglia dal coma, ma la sua vita non è più quella di prima. Una vita che potrà vivere da seduto, su quella sedia a rotelle che da 30 anni lo accompagna e che, malgrado le normali difficoltà, non gli ha impedito di realizzare i suoi sogni. Anche da una postazione diversa. Ed è lo stesso Alessio nuotatore che ha partecipato alle Paralimpiadi di Atlanta del 1996, formatore, scrittore e soprattutto anima della Fondazione che porta il suo nome.
In questa intervista andiamo a scoprire meglio Alessio e la sua fondazione.
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Per prima cosa scopriamo cos’è il centro polifunzionale che nascerà all’interno dell’Agriparco Solidale Accolti e Racconti di Fondazione Tavecchio, dove ci sono già un frutteto, un orto e giardino sensoriale, ma soprattutto un vigneto con la produzione del barbera. Nel centro polifunzionale potremo trovare un ristorante didattico, laboratorio di trasformazione, scuola di cucina e sala polifunzionale che ospiterà diversi eventi su una superfice di circa mille e cento metri quadri.
Il tutto è consultabile sul sito https://www.saporfare.com/.
Un nuovo spazio per l’inclusione e la sostenibilità
“Il progetto soddisfa tutti i requisiti dell’agenda 2030 di inclusività e sostenibilità ecologica e ha attratto diverse aziende”, afferma il presidente Alessio Tavecchio.
La Fondazione Tavecchio offre un servizio alla cittadinanza tramite gli orti sociali, mettendo a disposizione delle giovani famiglie alcuni appezzamenti di terra nei quali possono coltivare i propri ortaggi. Un servizio che nemmeno il Comune di Monza ha.
Le vasche rialzate, invece, permettono anche a persone anziane o disabili di usufruire dell’orto abbattendo qualsiasi barriera architettonica.
La fondazione collabora con le scuole superiori Mapelli e Borsa di Monza. La prima è un istituito agrario nella periferia del capoluogo brianzolo, la seconda è un istituto professionale alberghiero vicino al rinomato parco di Monza, conosciuto dal grande pubblico perché ospita al suo interno il circuito dove a settembre sfrecciano le monoposto di F1.
Alessio da sempre visita le scuole per raccontare la sua storia ai ragazzi e quanto sia importante la sicurezza stradale e di come si debba vivere la vita appieno. Anche quando si presentano delle avversità. Proprio come ha fatto lui che, nonostante l’incidente avuto a soli 23 anni, è riuscito a realizzare cose straordinarie da quel momento fino a oggi.
Quanto alle istituzioni, con loro “ho un bel rapporto, ma hanno una velocità molto inferiore alla mia”, spiega. “Bisogna avere molta pazienza: per dire, ho dovuto aspettare otto anni per vedere realizzato il progetto polifunzionale”.
Vivere la vita appieno, ma con tanta pazienza…
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