I loro sportelli automatici hanno rivoluzionato le abitudini degli italiani e contribuito a rendere molto più rapide operazioni quali il pagamento del ticket per le visite mediche, il ritiro del biglietto al cinema, nei musei e nei teatri e i pagamenti dei servizi della pubblica amministrazione.
La diffusione delle loro macchine self service, presenti su tutto il territorio nazionale, è così capillare che a ognuno di noi è sicuramente capitato di usarle almeno una volta nella vita. Ma anche a chi utilizza con maggiore assiduità i servizi automatici, perché ne apprezza la rapidità, efficienza e disponibilità al di fuori dei classici orari d’ufficio, il nome Metropolis suonerà tutt’altro che famigliare.
Eppure, questa piccola realtà milanese con sede ad Assago, che proprio quest’anno celebra i trent’anni di attività, è leader a livello nazionale nelle macchine self-service all’interno degli ospedali pubblici e privati di tutta Italia, ha oltre tremila apparecchi distribuiti dalla Sicilia alla provincia autonoma di Bolzano e conta circa sei milioni di utenti che ogni anno utilizzano uno dei suoi sportelli automatici per effettuare le operazioni più disparate.
Come nascono gli sportelli automatici per i pagamenti
“Gestiamo un giro di transazioni per circa 200 milioni di euro all’anno, ed è una cifra in crescita non solo per quel che riguarda i pagamenti di tipo elettronico, ma anche i contanti”, sottolinea Carlo Ricchi, amministratore delegato di Metropolis e tra i fondatori di questa realtà che nel 1991 fu la prima in Italia a confrontarsi con un settore allora tutto da inventare. “Ai tempi le macchine più evolute erano solo agli inizi. C’erano i Bancomat, che in qualche modo hanno rappresentato un caso di scuola con la loro difficoltà ad entrare nelle abitudini delle persone, ma, per quanto riguarda l’erogazione di servizi e i processi di comunicazione con la clientela, c’era poco o nulla”.
Nessuna sorpresa, quindi, che dopo le fasi preliminari di analisi e studio e il lancio dei nuovi apparecchi sul mercato le difficoltà più grosse incontrate dall’azienda siano state legate ad una resistenza culturale, oltre che all’ostilità degli impiegati pubblici e privati che temevano per il proprio posto di lavoro. Due scogli affrontati e superati da un lato con “l’utilizzo di hostess, che inizialmente stavano nei pressi delle nostre macchine favorendo ed illustrando agli utenti il loro utilizzo”, spiega Ricchi, dall’altro “riuscendo a far passare l’idea che un sistema automatico attivo 24 ore su 24 consentiva di migliorare il servizio”.
I primi anni Novanta
Una strategia vincente. Dopo i primi due clienti di inizio anni Novanta, che furono il Comune di Rivoli (in provincia di Torino) e l’allora Cassa di Risparmio di Torino, i sistemi targati Metropolis cominciarono infatti a trovare sempre maggiore diffusione. Al punto che oggi non se ne potrebbe più fare a meno.
“Nel corso dei trent’anni di attività abbiamo fatto esperienze diverse, ampliando i servizi per la pubblica amministrazione e per le strutture sanitarie, e allargandoci all’erogazione di biglietti per cinema, musei e teatri”, conferma Ricchi. “Oggi le nostre macchine sono presenti nelle sedi di 250 Enti sanitari, nei multisala di Uci Cinema, al Museo del Duomo di Milano, al Parco archeologico di Pompei; siamo fornitori dei cinque gruppi bancari italiani più importanti. Le nostre soluzioni sono riconoscibili dagli utenti grazie al marchio Punto Giallo”.
La tecnologia self-service controllata da remoto
Numeri importanti per una piccola azienda associata ad API, l’Associazione delle piccole e medie industrie, che grazie a 16 persone operative riesce a gestire non solo tutti i processi di progettazione, assemblaggio, brandizzazione e installazione delle macchine, ma anche a garantire l’assistenza tecnica indispensabile per rendere gli sportelli self-service uno strumento affidabile. “Un lavoro enorme”, assicura l’amministratore delegato, “per il quale ci affidiamo ad uno strumento che ci siamo creati ad hoc e che è un po’ legato al concetto di industria 4.0 e di internet of things.
Noi siamo l’unica realtà italiana completamente dedicata alle soluzioni basate sulla tecnologia self-service: possiamo vedere in tempo reale come stanno funzionando le singole periferiche, e questo ci consente di chiedere tempestivamente un eventuale intervento delle squadre esterne a cui ci affidiamo”.