Da oltre 75 anni l’azienda brianzola Bavelloni è leader nella produzione di macchine per la lavorazione del vetro piano utilizzato in tutto il mondo per le vetrate dei grattacieli, i box doccia, i piani a induzione e molto altro.
I signori del vetro che fanno luccicare le nostre città. Le lastre di vetro prodotte dalle loro macchine sono nelle nostre case e intorno a noi in qualsiasi città ci possa capitare di visitare nel mondo. Dai piani cottura a induzione, ai ripiani dei frigoriferi. Dai box doccia, alle porte a vetri. Dalle vetrate dei grattacieli di New York a quelle dei palazzi che stanno ridisegnando lo skyline di molte città europee.
Ma negli oltre 75 anni di storia di Bavelloni, azienda brianzola leader nel settore delle macchine per la lavorazione del vetro piano, c’è molto di più. Anche se il suo nome ai non addetti ai lavori risulterà pressoché sconosciuto, questa impresa fondata nel 1946 da Zeffiro Bavelloni, che nel secondo dopoguerra cominciò a realizzare i primi utensili diamantati per perforare il vetro, con il passare dei decenni ha sviluppato una vera e propria filiera produttiva per la lavorazione del vetro piano. E ha introdotto una serie macchinari e innovazioni, spesso novità assolute a livello mondiale, che hanno fatto letteralmente la storia del settore su scala globale. Come se il genio del fondatore, capace di costruire dal nulla un’impresa rivoluzionaria, fosse rimasto impresso nel Dna della sua “creatura”.
Qualità riconosciuta in tutto il mondo
“L’azienda, che da Zeffiro Bavelloni era passata ai figli e che è rimasta in mano alla famiglia fino ai primi anni Duemila, è diventata nel corso del tempo una realtà sempre più sviluppata, crescendo fino a diventare una piccola multinazionale con siti produttivi in Italia e filiali tecnico-commerciali in giro per il mondo”, racconta Sergio Valsecchi, presidente del Consiglio di amministrazione di Bavelloni. Alla guida della società dal 2015, dopo un’operazione di management buyout con la quale cinque manager interni hanno rilevato il marchio dopo una parentesi di 13 anni in mani straniere (al gruppo finlandese Glaston), con il suo gruppo ha rilanciato le ambizioni e l’orgoglio di una realtà che per il mondo della lavorazione del vetro piano rappresenta ormai da decenni un punto di riferimento.
Riconosciute per la propria affidabilità, facilità di utilizzo, performance e qualità, le macchine firmate Bavelloni sono infatti da decenni richieste in ogni angolo del pianeta. Tanto che oggi si contano decine di migliaia di esemplari operativi in ogni continente. Dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti, dal Sudafrica ai paesi Arabi, dall’Europa al Sud-Est asiatico.
Il 90% della produzione destinato all’export
“I nostri clienti sono le vetrerie di ogni dimensione”, prosegue Valsecchi, la cui azienda esporta il 90% della produzione. “Dalla piccola vetreria artigiana alla grandissima industria leader, alle quali forniamo non solo le macchine, ma anche un servizio di assistenza post vendita e di manutenzione con standard molto elevati”.
Un dettaglio che, insieme alle soluzioni tecniche e alle innovazioni introdotte da una realtà che produce al 100% in Italia, negli stabilimenti di Lentate sul Seveso (Monza e Brianza) e Bregnano (Como), spiega il successo dell’azienda in un settore nel quale l’Italia è Paese leader a livello internazionale. Ma non solo. Nel futuro dell’azienda, che ha oltre 150 dipendenti tra le sedi italiane e le filiali negli Stati Uniti, in Messico e in Brasile, c’è un ulteriore allargamento del campo d’azione.
Il matrimonio con il Gruppo GMM
All’inizio del 2022, infatti, Bavelloni è entrata a far parte del Gruppo GMM, multinazionale con sede a Gravellona Toce (Verbania), leader nei macchinari per il taglio, la fresatura e la lucidatura di marmo e pietra per l’industria dell’arredamento e dell’edilizia. “Si tratta di un’operazione con la quale puntiamo non solo a crescere in maniera sinergica in comparti che hanno grandi affinità, ma anche a far diventare un marchio storico come Bavelloni leader assoluto di un mercato nel quale è già oggi protagonista a livello internazionale”, conferma Corrado Franzi, fondatore e consigliere delegato del Gruppo GMM.
“Il mondo della pietra e del vetro si stanno avvicinando molto anche per via dei nuovi materiali, tra cui le pietre sintetiche e il gres porcellanato, che hanno caratteristiche simili a quelle del vetro”, spiega Marco Rampichini, Ceo del Gruppo GMM. “Grazie alle sinergie con Bavelloni potremo servire al meglio il mondo del real estate, sia per l’interior sia per l’exterior design, e continuare a crescere in termini di ordini e fatturato”, con l’obiettivo di aumentare sensibilmente il risultato di oltre 100 milioni di euro registrato nel 2021.