In pochissimi anni è riuscita a ridefinire le modalità e gli standard per la promozione del patrimonio culturale italiano, portando Firenze, gli Uffizi e molti altri tesori nazionali nei cinema italiani e in quelli di oltre 60 Paesi esteri. Prima casa di produzione in Italia a utilizzare la tecnologia 3D 4K applicata a una produzione cinematografica, con la pellicola Musei Vaticani 3D coprodotta con Sky ha centrato nel 2013 il primato di film d’arte più visto al mondo, superandolo appena due anni dopo con Firenze e gli Uffizi 3D/4K.
È questo il biglietto da visita di Magnitudo, una giovane società meneghina – la sede è in via Solferino a Milano – specializzata nella realizzazione di film d’arte con immagini di altissima qualità. Fondata nel 2011 da Francesco Invernizzi e Aline Bardella, sposati non solo sul lavoro ma anche nella vita privata, questa casa di produzione ha infatti dato vita a un nuovo modo di valorizzare l’arte e la cultura, trasformando affreschi, statue, cappelle e musei in una forma di spettacolo capace di coinvolgere e emozionare non solo dal vivo, ma anche sullo schermo.
“Venendo dal mondo della produzione di filmati per la pubblicità, dove ho imparato a concentrarmi sulla qualità di ciò che si fa al punto che magari si passano due ore per riuscire a ottenere una goccia che cade nel modo giusto”, spiega Invernizzi, 43 anni di cui 25 passati nel mondo delle produzioni, “quando con Aline abbiamo deciso di dar vita a una nostra azienda abbiamo da subito puntato sugli standard più alti e le tecnologie più moderne”. Dopo i primi due anni nell’ambito pubblicitario, dal quale entrambi arrivavano, nel 2013 arriva la svolta.
“Complici la diffusione del 3D e la richiesta da parte di Audi di fare degli spot in 3D, abbiamo iniziato a occuparci di questo tipo di produzione”, prosegue Invernizzi. “Da lì, un po’ per curiosità e un po’ per passione, abbiamo pensato di provare a fare documentari con queste tecnologie, immaginando come prima cosa di fare qualcosa di bello non solo per noi stessi, ma anche per rilanciare l’immagine del patrimonio culturale del nostro Paese”.
La prima sfida è quella di portare sullo schermo i Musei Vaticani. “Visto che in quel momento l’unico canale televisivo in 3D era su Sky, abbiamo proposto loro di coprodurre il lavoro che volevamo fare”, racconta Invernizzi. Venne così avviata una collaborazione destinata a proseguire nel tempo.
Il risultato di quel primo progetto fu infatti così straordinario da dar vita a un nuovo filone: quello dei documentari d’arte girati con altissima qualità. “Ciò che fece la differenza, al di là delle tecnologie, fu anche il fatto che avevamo scelto collaboratori che venivano dal mondo della pubblicità e che quindi avevano una cura per le immagini e l’estetica che non si era mai vista. Alla fine il prodotto era così bello che ci venne in mente di portare l’avventura al cinema”, spiega il fondatore di Magnitudo.
Da lì al successo il passo fu breve. Il film venne distribuito in Italia e in oltre 60 Paesi, facendo registrare ovunque il pieno di incassi. In Cina, dove i distributori decisero di fare un test di gradimento proponendolo in prima battuta solamente in dieci sale, si registrò addirittura il sold out già il giorno precedente la proiezione. Nel giro di poche settimane divenne il film d’arte più visto al mondo.
Ebbe così inizio un nuovo tipo di produzioni (sempre coprodotte con Sky) fondate sull’alta definizione, sulla qualità visiva 3D, 4K, oltre che sullo sfruttamento di realtà virtuale e aumentata. I soggetti? Firenze e gli Uffizi, nuovo record di successo per un film d’arte a livello mondiale con circa 3 milioni di euro di incassi solamente al cinema. San Pietro e le Basiliche papali di Roma. La storia e le opere di Raffaello. La storia e le opere di Caravaggio, presentati nelle sale italiane lo scorso febbraio. E tanto altro.
In tutto una cinquantina di pellicole, per le quali si è arrivati nel frattempo all’utilizzo della tecnologia 8k. “Siamo inoltre usciti dalla nicchia museale”, prosegue Invernizzi. “Abbiamo ad esempio iniziato a fare il primo vero film italiano sul Palladio, una grande figura del Rinascimento, che presenteremo al prossimo Festival del Cinema di Venezia, e abbiamo in mente progetti su altre città d’arte dopo Firenze. Il tutto”, conclude Invernizzi, la cui società impiega una quarantina di persone tra dipendenti e collaboratori, “sempre con l’idea di fondo di esportare questo made in Italy e di far tornare il nostro Paese grande agli occhi del mondo”.