Bonacina 1889 è leader nella produzione di arredi di alta gamma in rattan. I suoi pezzi sono stati firmati da Gio Ponti, Gae Aulenti e Franco Albini e sono nelle case delle famiglie Agnelli, Thyssen e Rothschild.
Le Rolls Royce delle poltrone in rattan. Le loro poltrone, ancora rigorosamente fatte a mano e ciascuna con il proprio numero di serie, sono considerate le Rolls Royce della produzione in rattan. I loro pezzi più iconici, firmati da grandi architetti come Gio Ponti, Gae Aulenti, Franco Albini, Marco Zanuso, sono esposti al Moma di New York, al Museo della Triennale di Milano e al Philadelphia Design Museum.
Eppure, questa azienda che tra i propri clienti annovera le famiglie Agnelli, Mondadori, Thyssen e Rothschild, oltre che hotel extra lusso come il Cipriani di Venezia, il Cala di Volpe in Costa Smeralda e Villa d’Este a Cernobbio, resta una realtà famigliare con cuore e testa a Lurago d’Erba, nel cuore della Brianza Comasca. Una realtà che in 133 anni di storia ha saputo rinnovarsi e adattarsi ai contesti determinati da due guerre mondiali, dalle crisi energetiche ed economiche e dalla pandemia senza mai perdere il legame con le proprie radici e con i valori profondi che ne hanno caratterizzato il successo.
Oggi guidata da Elia Bonacina, brillantissimo trentunenne rappresentante della quarta generazione in azienda, Bonacina 1889 fu fondata da Giovanni Bonacina, bisnonno dell’attuale amministratore delegato. “All’epoca il mio bisnonno aveva 22 anni e fu uno dei primi brianzoli a fare un percorso para-universitario a Milano, impiegando un giorno di viaggio in calesse per trasferirsi da Lurago d’Erba alla città”, racconta Elia. “Aveva dei compagni di studio olandesi che lo introdussero al rattan, nome inglese della canna di giunco, che allora come oggi proveniva dall’Indonesia, all’epoca colonia olandese”.
Le Rolls Royce delle poltrone in rattan
Facendo tesoro dell’antico mestiere di canestraio, il bisnonno Giovanni fondò la sua azienda, cominciando a produrre poltrone, salotti ed elementi d’arredo che iniziò a vendere alle famiglie nobili brianzole. “Questi lo fecero conoscere ai nobili milanesi, i quali a loro volta lo fecero conoscere ai nobili francesi e poi a quelli inglesi”, racconta Elia. Il successo fu tale che i prodotti Bonacina arredarono gran parte delle ville patrizie del Nord Italia e che già prima della Grande guerra l’azienda aveva tre stabilimenti ed esportava oltre il 50% della propria produzione.
La crescita proseguì nei decenni successivi, con il passaggio delle redini a Vittorio, figlio del fondatore, il quale negli anni Cinquanta “intuì che si andava verso un gusto più minimale e decise di sviluppare nuove linee di arredo affidandole a giovanissimi architetti come Gio Ponti e Franco Albini, che avrebbero poi fatto la storia del design”, prosegue Elia. Un investimento intellettuale che “ancora oggi rappresenta il nostro driver principale, per cui siamo sempre un’azienda alla ricerca di nuove menti e di giovani talenti che facciano innovazione”.
Alla riscoperta dei pezzi storici dell’azienda
Il resto è storia più recente. Negli anni Ottanta, con l’ingresso in azienda di Mario, padre di Elia, la scelta vincente fu quella di riscoprire alcuni pezzi storici per riproporli in chiave più moderna, puntando sempre sulla valorizzazione del rattan, che è materiale nobile e di altissima qualità lavorato con una manualità e una cura dei dettagli davvero uniche. Aspetti, questi ultimi, che hanno continuato a essere valorizzati anche dopo l’ultimo passaggio generazionale, quello avviato nel 2012 con l’ingresso in azienda dell’attuale amministratore delegato.
“Noi lavoriamo 70 qualità di verse di giunco”, sottolinea Elia Bonacina. “Andiamo personalmente in Indonesia a scegliere la materia prima migliore e poi la lavoriamo qui in Italia nei nostri due stabilimenti, perché crediamo nel gusto e nel know how italiani”.
La differenza? Sta nei dettagli
Aspetti, questi ultimi, che l’azienda ha valorizzato anche investendo molto sui giovani, con una campagna di reclutamento di nuovi artigiani che negli ultimi anni ha garantito il completo cambio generazionale della forza lavoro senior, e nell’ambiente di lavoro. Non a caso, Bonacina 1889 è stata la prima azienda ad adottare “Brio!”, il nuovo servizio di food delivery per uffici e PMI targato Sodexo Italia, che consente di prenotare il pasto tramite smartphone e di scegliere il momento in cui fare la pausa pranzo in uno spazio comune particolarmente confortevole.
Tutti dettagli che contribuiscono al successo dell’azienda. Una realtà leader nel suo ambito che oggi esporta il 90% della produzione in tutto il mondo, con Stati Uniti primo mercato e Russia e Cina in forte espansione, e che nel periodo della pandemia ha visto crescere il proprio fatturato del 6,5% nel 2020 e del 70% nel 2021.