Innovazione, design, leggerezza, precisione, tecnologia, capacità di rispondere alle esigenze di tutti. Per Piscine Castiglione il 2020 è stato un anno record sul fronte delle piscine private, con crescita a doppia cifra e un 2021 iniziato con un ulteriore crescita degli ordini.
È uno dei pochi casi di successo imprenditoriale del 2020. Nonostante la pandemia, che ha frenato la realizzazione di nuove piscine sportive e negli hotel, l’azienda mantovana ha infatti registrato un boom di richieste di piscine private.
L’azienda, che ha sede a Castiglione delle Stiviere, comune dell’Alto Mantovano al confine con la provincia di Brescia, fabbrica piscine per le case di lusso di tutto il mondo.
Il genio delle piscine interrate
Piscine Castiglione è un’azienda mantovana fondata nel 1961 dall’ingegner Giorgio Colletto.
È la storia di una realtà che in poco meno di sessant’anni ha saputo imporsi come leader a livello mondiale nella realizzazione di piscine interrate.
Un settore nel quale il successo di questa impresa lombarda è stato tale da portarla a realizzare (con il marchio Myrtha) 18 vasche per gli impianti per le Olimpiadi di Rio nel 2016 e da assicurarsi i lavori per i prossimi Giochi Olimpici di Tokyo.
L’intuizione negli anni ’60: piscine prefabbricate
Tutto ha avuto inizio tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, quando “mio padre, che aveva sempre avuto questa vocazione per l’innovazione si rese conto che in Italia mancava un prodotto prefabbricato di qualità per quel che riguardava le piscine”, racconta l’ingegner Annalisa Colletto, dirigente ed esponente della proprietà di Piscine Castiglione. Dopo aver esplorato il mercato e passato al setaccio le fiere di settore, l’azienda fu avviata con la produzione delle prime piscine.
Trascorsi una quindicina d’anni di rodaggio, nel 1977 arrivò la svolta. “Mio padre conobbe il signor Myrtha, un tedesco che aveva un brevetto unico per ricoprire i pannelli di acciaio inox con una membrana in PVC, grazie al quale l’azienda fu in grado di emergere e differenziarsi dalla concorrenza proponendo un prodotto prefabbricato di alta gamma, con una serie di vantaggi in termine di precisione, leggerezza, antisismicità, possibilità di trasporto e di installazione”, spiega Annalista Colletto.
Modernità e leggerezza
Se fino a quel momento le vasche di qualità erano realizzate in cemento, il nuovo sistema produttivo aprì a tutta una serie di nuove possibilità.
“Intanto una vasca più leggera carica meno la struttura di un edificio quando si installa sui piani alti, come accade in molti grattacieli”, sottolinea la figlia del fondatore.
Poi, ed è questo il vantaggio più grosso, “grazie a questo prodotto è stato possibile pensare di non dovere più costruire palazzetti ad hoc con piscine in cemento per i grandi eventi sportivi, perché noi possiamo inserire una nostra vasca in una struttura esistente e smontarla a fine evento per portarla via”.
Lo sbarco nei grandi eventi: piscine da record mondiali
Una possibilità sfruttata per la prima volta nel 1987 per i Campionati europei di nuoto a Strasburgo, in Francia, e poi riproposta per altri grandi eventi.
L’azienda, che sui mercati esteri e nel settore hotel e impianti sportivi opera con il marchio di Myrtha Pools, in onore al padre del brevetto che aveva consentito di rivoluzionare l’attività, è infatti diventata nel corso degli anni una delle più gettonate per i grandi eventi.
Questo anche in virtù della possibilità di garantire la massima precisione nelle dimensioni della vasca, cosa essenziale quando si parla di record mondiali o europei che possono essere annullati se in fase di misurazione post gara la piscina si rivela anche solo pochi millimetri più corta del previsto.
Vendere piscine in Alaska
Non solo. Tra le caratteristiche che hanno decretato il successo del marchio lombardo c’è anche la capacità unica di “trovare soluzioni anche nelle situazioni più difficili”, spiega Colletto.
Se il caso più emblematico è quello di una piscina pubblica realizzata nel permafrost in Alaska, per la quale è stata studiata una soluzione ad hoc per evitare che il calore della vasca finisse per rendere instabile il terreno, la versatilità delle strutture prodotte nello stabilimento di Castiglione delle Stiviere, dove lavorano quasi 300 dipendenti, è tale da aver conquistato anche i parchi acquatici, i privati e gli hotel di mezzo mondo.
Fornitori di Hilton e Marriott
“Abbiamo fatto accordi con Hilton e Marriott per diventare loro fornitori preferiti”, sottolinea Colletto, che racconta come l’azienda abbia anche realizzato le 120 vasche per l’esclusivissima Porsche Tower di Miami, un grattacielo residenziale extra lusso ultimato nel 2017, dove praticamente ogni appartamento ha una piscina privata sul terrazzo con vista oceano.
Boom di vendite in piena pandemia
E i primi due mesi del 2021 hanno registrato un ulteriore incremento del 60% degli ordini di piscine private rispetto al primo bimestre del 2020.
Quello in corso si prospetta quindi come un nuovo anno record per l’azienda mantovana, perché se la pandemia ha provocato un rallentamento mondiale nel settore delle piscine pubbliche e per hotel, le richieste per il mercato dei privati sono invece letteralmente esplose.
Articolo pubblicato su Libero il 25 maggio 2019 (ultima modifica 29 aprile 2021)
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