L’impresa, che ha sede nel varesotto, elabora i dati raccolti attraverso laser e sensori per creare modelli iper realistici in 3D di impianti industriali, territori e anche del corpo umano.
Più che dal mondo imprenditoriale, sembra una realtà uscita da un film di James Bond. Tra droni dotati di sensori ad alta precisione, sistemi laser per la scansione delle grandi opere e impianti Oil&Gas, tecniche di ricostruzione 3D e realtà aumentata (AR), gli strumenti utilizzati da Seikey ricordano molto gli avveniristici gadget tecnologici a disposizione di 007.
E, in effetti, questa piccola realtà del varesotto rappresenta un caso forse più unico che raro: quello di un’azienda in grado di trasformare i dati raccolti attraverso l’utilizzo di droni civili con sensori ad alta tecnologia in una serie di modelli utilissimi a chi opera in ambito tecnologico, infrastrutturale ed energetico. Nata giusto dieci anni fa a Caronno Pertusella, in provincia di Varese, e associata ad API (Associazione Piccole e Medie Industrie), Seikey è stata scelta come partner da TIM, da Microsoft, dal Gruppo FS (Ferrovie dello Stato) – giusto per fare qualche nome – per sviluppare sistemi di monitoraggio delle infrastrutture e del territorio basati su intelligenza artificiale e nuove tecnologie.
Il monitoraggio del segnale 4G
“Abbiamo cominciato a operare dieci anni fa dando supporto al laboratorio tecnologico di TIM, con l’idea di utilizzare sui droni tutta una serie di strumenti di rilevamento professionale che venivano normalmente utilizzati a terra”, spiega Cristiano De Leonardis, amministratore delegato di Seikey. Se la prima missione con TIM era stata quella di effettuare carotaggi verticali per verificare la qualità del radiosegnale del 4G al variare della quota, con il passare degli anni e la rapida evoluzione delle tecnologie l’azienda si è progressivamente specializzata nella ricostruzione di modelli 3D di grandi infrastrutture, impianti industriali e porzioni di territorio, rivoluzionando di fatto la progettazione, la manutenzione e il monitoraggio dell’avanzamento lavori delle grandi opere.
“I nostri sistemi prevedono l’utilizzo di laser scanner 3D, terrestri ed aviotrasportati, grazie ai quali siamo in grado di rilevare la geometria degli oggetti e del territorio con estrema accuratezza”, sottolinea De Leonardis. Queste informazioni vengono elaborate in tempi molto rapidi e trasformate in modelli che possono essere utilizzati per ricostruire i dati progettuali persi nel tempo (Scan to BIM) o per verifiche relative allo stato avanzamento lavori.
Seikey, droni e realtà aumentata
Per fare un esempio, grazie alla realtà aumentata e a visori che si possono indossare con la stessa semplicità di un paio di occhiali, come gli Hololens 2 di Microsoft, è possibile osservare a grandezza reale e interagire con una infrastruttura o un grande impianto industriale senza muoversi dal proprio ufficio. E, in caso di guasto, manutenzione o progettazione di interventi, è possibile analizzare nel dettaglio le condizioni dell’impianto, di un viadotto autostradale o di una linea ferroviaria ad alta velocità come se si fosse fisicamente presenti. Anzi, spesso anche meglio. Perché le scansioni effettuate dal drone consentono di avere accesso anche a posizioni spesso inaccessibili (o quasi) per chi si trova in loco.
“Tra i nostri progetti più recenti c’è quello con Gruppo FS e Microsoft per il monitoraggio e l’ispezione dell’avanzamento lavori della linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Bari”, prosegue l’amministratore delegato di Seikey. “In questo caso abbiamo abbiamo ricostruito in realtà aumentata il progetto per monitorare la realtà costruita, cosa che consente al committente di verificare il rispetto del cronoprogramma di quella che è una grande opera, nella quale un ritardo di un mese può costare milioni di euro”.
La prevenzione dei rischi e il lato salute
Non solo. Lo stesso sistema di rilevazione viene utilizzato per la valutazione e mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio, per cui attraverso l’integrazione tra modelli 3D delle zone indagate e software dedicati è possibile valutare il rischio di caduta massi, frane ed esondazioni. “Prima, queste simulazioni, venivano fatte solo con software mono o bidimensionali”, sottolinea De Leonardis.
Ma c’è di più. Oltre al fronte infrastrutture e grandi opere, c’è anche il fronte sanità. “Stiamo sviluppando un’APP per il settore sanitario e farmaceutico che è in grado di sfruttare la realtà aumentata e, elaborando i referti medici, tradurre in 3D le immagini di organi in modo da analizzare il contesto prima e anche durante l’intervento”, spiega De Leonardis. Un’altra piccola-grande rivoluzione che non sfigurerebbe in un film di James Bond.