Nata 8 anni fa Tannico è riuscita a vincere la sfida di vendere vino in un negozio virtuale: oggi è leader in Italia e consegna in 20 Paesi nel mondo, dalla Francia al Sudafrica, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda.
Tannico: l’enoteca online che ha rivoluzionato il mondo del vino. I loro servizi oggi rappresentano un punto di riferimento per chi fa acquisti online e per chi cerca etichette difficili da trovare al supermercato o nell’enoteca sotto casa. Con un catalogo che comprende 2.500 cantine italiane e straniere e oltre 15 mila referenze diverse, dai vini ai distillati fino alle birre artigianali, Tannico è infatti leader di mercato nell’e-commerce di vini e spirits.
Eppure nel 2013, quando questo portale che oggi consegna in 20 Paesi nel mondo è nato a Milano, pensare di vendere vino in un negozio virtuale rappresentava una sfida che in Italia nessuno aveva ancora osato affrontare in maniera strutturata. Così, dopo essersi inventati questa nuova formula dell’enoteca online, i fondatori di Tannico di sono di fatti trovati capofila di una piccola grande rivoluzione che ha modificato le abitudini di acquisto di milioni di persone. Al punto che, dopo essersi imposti sul mercato nazionale, sono poi riusciti ad aprirsi anche a quelli di molte altre nazioni. Dalla Francia al Sudafrica, dagli Stati Uniti a Hong Kong, dalla Nuova Zelanda alla Colombia.
Un’idea che ha rivoluzionato un intero settore
“L’idea di Tannico è nata nel 2012”, spiega Marco Magnocavallo, fondatore e amministratore delegato. “Stavo studiando il mercato dell’e-commerce all’interno del Fondo di Venture Capital Principia in cui ero Venture Partner e avevo individuato come il mercato del vino fosse – in Italia, ma anche in altri Paesi Europei – molto indietro e senza alcun player di riferimento. All’inizio del 2013 siamo quindi partiti con l’idea di portare online un business di enoteca tradizionale, creando unsemplice sito e-commerce”.
In quella fase la difficoltà maggiore fu “trovare persone motivate e competenti che avessero voglia di partecipare alla costruzione di un’azienda che stava rivoluzionando un intero settore”, prosegue il fondatore. Diversamente da quanto ci si sarebbe aspettati fu, invece, più facile conquistare i primi clienti. Questo nonostante in quel momento storico l’abitudine agli acquisti online fosse decisamente minore di quella che abbiamo acquisito oggi dopo quasi due anni di pandemia.
Merito delle esperienze già maturate dal fondatore “nel digitale e della scelta di utilizzare un linguaggio moderno e sciolto per raccontare il mondo del vino”, spiega Magnocavallo. Ma anche dell’ampiezza del catalogo e di un servizio che, dopo le prime difficoltà incontrate nella gestione della logistica, è riuscito a garantire standard molto alti, sia in termini di efficienza sia di rapidità di consegna.
Il successo è anche questione di passaparola
Con il passare del tempo tutto questo “ha generato l’effetto passaparola”. Il resto, spiega il fondatore, lo hanno fatto “il posizionamento del brand, che ha permesso il raggiungimento della sfera aspirazionale, e l’uso intelligente dei dati, che ci ha permesso di proporre i vini più giusti a ciascun cliente e stimare correttamente le esigenze di stock del magazzino”.
Un mix ben riuscito di tecnologia, visione e coraggio, quindi. Del quale fanno parte anche strumenti come i corsi online della Tannico Flying School, volti a diffondere competenze tra i consumatori, cultura del mondo vitivinicolo e conoscenza dei territori. Ma tra i segreti del successo di Tannico c’è anche la valorizzazione dei vitigni autoctoni e dei piccoli produttori: “Abbiamo fatto un’accurata selezione di artigiani della vigna e di cantine estere che importiamo in esclusiva per l’Italia”, prosegue Magnocavallo.
Servizi super efficienti e robot hi-tech
Infine, c’è la consapevolezza che in un mondo e in un mercato in costante evoluzione la posizione di leader non può mai essere data per scontata. Non a caso nel 2021 il marchio milanese ha inaugurato un nuovo magazzino completamente automatizzato, nel quale la gestione delle bottiglie è affidata a 32 robot hi-tech. E, nel corso degli ultimi mesi, ha aperto un Tannico Wine Corner all’interno del Mercato Centrale di Milano e potenziato il servizio di Tannico Express, che garantisce consegne in un’ora a Milano, Torino e Bologna.
Operazioni rese possibile anche dall’ingresso nel capitale di Campari Group, perfezionato nel 2020, e dalla successiva joint venture che questo ha stretto nel luglio del 2021 con Moët Hennessy del gruppo Lvmh. Oggi l’azienda conta complessivamente una novantina di dipendenti e, dopo un 2020 chiuso con un’esplosione dei ricavi, cresciuti dell’82% a quota 37,5 milioni di euro, sta affrontando lo stress test del periodo natalizio. Lo sguardo, tuttavia, è già puntato al 2022, “anno nel quale ci concentreremo sul consolidare e far crescere le varie linee di business sia in Italia che all’estero”, conclude Magnocavallo.