Gentili Mosconi è il punto di riferimento per chi cerca il perfetto connubio tra bellezza, alta qualità e creatività artistica. I loro tessuti sono amati da principesse, top model e star del cinema
I loro tessuti vestono principesse, first lady, top model e star internazionali del cinema, oltre che gli interni delle Rolls Royce e quelli degli yacht più esclusivi. Per chi opera nel mondo dell’alta molta, delle grandi Maison internazionali e, più in generale, del lusso, l’azienda comasca Gentili Mosconi rappresenta infatti il punto di riferimento quando si cerca il perfetto connubio tra bellezza, alta qualità, innovazione, tecnica e creatività artistica.
Fondata nel 1988 da Francesco Gentili e Patrizia Mosconi, l’azienda è leader nella creazione e produzione di tessuti stampati per abbigliamento e accessori. E tra i propri clienti ha praticamente tutti i più importanti marchi del lusso a livello mondiale, che con i loro tessuti Made in Como realizzano abiti di alta moda e prêt-à-porter, foulard, sciarpe, accessori e tessili per la casa.
Como e la tradizione dei tessuti pregiati
“Noi siamo nati in un territorio che ha due secoli di tradizione nel mondo serico e siamo nati in un’epoca, gli anni Ottanta, nella quale il mondo della moda prêt-à-porter era in enorme fermento”, racconta Francesco Gentili. “Io nel 1988 avevo 23 anni, di cui gli ultimi cinque trascorsi lavorando nel settore tessile, e con Patrizia abbiamo deciso di aprire la nostra attività cominciando come Converter (modello che prevede produzione esternalizzata e focus sugli aspetti commerciali, Ndr) a occuparci essenzialmente di accessori: foulard, sciarpe, scialli e cravatte”.
Poi, alla fine degli anni Novanta, dopo il trasferimento della sede a Casnate con Bernate, il cambio di modello di business. Prima con la specializzazione nella produzione di tessuti per l’abbigliamento prêt-à-porter e per l’alta moda. Successivamente, nel 2005, con l’aggiunta di quelli per la casa. Una progressione nel corso della quale l’azienda non ha mai rinunciato alla propria natura, preferendo le produzioni di nicchia – in materiali naturali come seta, cashmere, lino, cotone e lana – e di alto valore aggiunto ai grandi volumi.
L’archivio con decine di migliaia di stampe
“Ci siamo sempre rivolti al mercato in maniera molto mirata. Non abbiamo mai partecipato alle fiere di riferimento del settore, perché non abbiamo mai cercato i grandi numeri, ma abbiamo sempre guardato alla qualità, riservatezza e tecnica per realizzare un prodotto su misura per il cliente”, racconta Gentili, che ha lavorato con i più grandi maestri della moda mondiale e che ancora oggi ha una scintilla negli occhi quando ripercorre la straordinaria avventura imprenditoriale, o “favola” per dirla con le sue parole, che l’ha portato a lavorare con i più importanti marchi internazionali.
Ma non solo. Quello che fa di Gentili Mosconi un caso unico è anche lo straordinario archivio nel quale sono raccolti decine di migliaia di stampe e disegni realizzati a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. “Sono un’incredibile fonte di ispirazione per noi e per i nostri clienti con cui affrontiamo la parte creativa del lavoro”, sottolinea Gentili, “oltre che un patrimonio di conoscenza che rischia di andare perso oggi che il nostro sistema produttivo non coltiva più gli artigiani del tessile come accadeva in passato”.
Tessuti e lavorazioni uniche
Proprio per salvaguardare la continuità di una filiera che altrimenti rischia di disgregarsi, “nel 2015 abbiamo rilevato da un fallimento la stamperia EMME da Olmetto, che peraltro era la prima azienda per la quale avevo lavorato da ragazzo, e l’abbiamo integrata con la nostra produzione nell’ottica di garantirci una qualità sempre più alta”, spiega Gentili. “Grazie alla stamperia oggi siamo ancora in grado di stampare foulard a mano, in 26/27 colori, e anche di realizzare nel nostro reparto inkjet prodotti così all’avanguardia che anche solo tre anni fa sarebbero stati impensabili”.
Tutto questo senza dimenticare l’impegno sul fronte sostenibilità, a partire dal primo capannone industriale completamente green (grazie a geotermico e fotovoltaico) realizzato in provincia di Como nel 2012, e su quello della formazione, con le collaborazioni con lo IED, l’Accademia del Costume di Roma e scuole professionali del comasco.
Decisamente non male per una realtà che oggi conta 160 dipendenti e che ha chiuso il 2022 con un fatturato di oltre 53 milioni di euro, il 65% dei quali derivati dall’export. E che, grazie alla quotazione in Borsa di inizio 2023 (nel listino Euronext Growth Milan) punta ora a integrare nella propria produzione anche le fasi di tessitura, tintoria e orlatura con la progressiva acquisizione di piccole realtà attive sul territorio.