L’azienda milanese ReeVo, nata nel 2003, è tra i principali player a livello nazionale nella gestione ed erogazione di servizi cloud. La sua specialità è proteggere i dati e il know how di aziende di medie dimensioni. Negli ultimi anni il suo fatturato è sempre cresciuto con percentuali a doppia cifra
Una cassaforte contro i ladri di dati. Nel 2008, quando ancora ventenni decisero di trasformare una realtà specializzata nella cyber security, nella gestione di data center e di ambienti informatici critici, nella prima cassaforte digitale al servizio delle piccole e medie imprese, la maggior parte dei progetti che proponevano ai possibili clienti sembrava esser tratta direttamente da un libro di fantascienza.
Attacchi informativi e server virtuali
Parlare di attacchi informatici, trasferimento dei dati sul cloud e server virtuali in un’epoca nella quale le medie imprese italiane più evolute in termini informatici erano convinte che bastassero un paio di hard disk in una saletta per mettere in sicurezza il know how aziendale, faceva di loro veri e propri pionieri in un ambito che si sarebbe rivelato vitale solo qualche anno dopo.
Eppure, quella scommessa fatta dai fratelli Antonio e Salvatore Giannetto, rispettivamente amministratore delegato e presidente di ReeVo, che già nel 2003 avevano scelto di fondare l’azienda e specializzarsi in un ambito all’epoca quasi futuristico, si è poi rivelata un vero e proprio colpo di genio. Tanto che oggi questa realtà milanese, con quartiere generale a Brugherio, alle porte del capoluogo lombardo, e due datacenter in Lombardia e uno nel Lazio, alle porte di Roma, è tra i leader in Italia nella gestione ed erogazione di servizi cloud, con specializzazione nella protezione dei dati per aziende private e pubblica amministrazione.
Cyber security e sistemi anti intrusione
Tra i clienti dell’azienda, oltre a nomi quali Mail Boxes Etc, Banca Etica SGR e Tiscali, ci sono infatti anche agenzie pubbliche. “Abbiamo deciso di differenziarci offrendo servizi di alta gamma per la media azienda italiana e per la pubblica amministrazione”, conferma Antonio Giannetto, sottolineando come uno dei segreti del successo di ReeVo sia stato quello di dotarsi di elevati standard di sicurezza e puntare sulla certificazione dei propri servizi e processi che pochi altri operatori del settore sono in grado di garantire.
“Tutti i datacenter che oggi ReeVo utilizza sono Rating 4” spiega, “vale a dire che hanno il massimo livello di affidabilità ricevibile sul mercato. Inoltre, abbiamo sviluppato una tecnologia proprietaria che ci permette di gestire completamente sia la nostra piattaforma cloud, in senso ampio, sia i servizi di cyber security, per proteggere al meglio i dati dei nostri clienti”.
Un’azienda in stile Mission Impossible
Le aziende che in questi anni hanno deciso di affidare i propri dati, know how e sistemi informativi a ReeVo possono infatti contare su una vera e propria cassaforte digitale contro i ladri di dati, la cui sicurezza è garantita non solo in maniera virtuale, ma anche fisica. Quasi in stile Mission Impossible.
“C’è un’estrema attenzione a tutto quello che riguarda l’aspetto della sicurezza”, conferma Giannetto, “per cui l’ingresso ai datacenter è regolato da tornelli, accessi codificati, servizio di guardiania. Poi si aggiungono i sistemi di cyber security, con sistemi che sono in grado di analizzare tutto ciò che accade sulle nostre reti e, tramite modelli comportamentali, di individuare eventuali deviazioni dallo standard che rappresentano un primo segnale di allarme. A quel punto un team di esperti traccia il dispositivo che ha deviato dal comportamento normale e cerca di comprendere l’anomalia, intervenendo nel caso per bloccare un eventuale tentativo di intrusione”.
D’altra parte, “oggi i dati sono il vero patrimonio intangibile delle aziende, al punto che se queste dovessero perderli in maniera irrimediabile rischierebbero seriamente di dover chiudere”, continua il presidente di ReeVo, Salvatore Giannetto. È anche per questo che i servizi della società meneghina, che ha una cinquantina di dipendenti e centinaia di clienti, la maggior parte dei quali imprese di medie dimensioni con fatturato tra i 10 milioni di euro e i 500 milioni di euro, sono sempre più richiesti.
Crescita da record
“L’azienda è stata in utile fin dal primo anno”, sottolinea Giannetto, “ma negli ultimi cinque anni è sempre cresciuta in maniera esponenziale”. Negli ultimi dodici mesi, poi, con l’estrema digitalizzazione causata dalla pandemia e l’incremento degli attacchi informatici ai dati e sistemi di aziende e pubblica amministrazione, i suoi servizi sono diventati ancora più importanti e richiesti.
Un’ulteriore riprova della bontà dell’intuizione dei fratelli Giannetto, la cui azienda è cresciuta nei primi anni anche grazie ai fondi per l’innovazione stanziati da Regione Lombardia, e la cui capacità di immaginare il futuro sembra davvero uscita da un film di fantascienza.
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