Antonella Negri-Clementi, AD di Global Strategy, spiega come una buona Governance, basata su competenza e indipendenza, sia fondamentale per svilupparsi anche nelle fasi più critiche.
Imprese: come continuare a crescere? La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi hanno messo a dura prova le aziende italiane, che sono state costrette a gestire l’attività in condizioni precarie e incerte, con poca possibilità di programmazione. Del resto, diventa difficile organizzare il business quando i prezzi delle materie prime sono in crescita, quando il costo dei trasporti e logistica varia di giorno in giorno, solo per citare i due fattori più critici.
Mai come in questo periodo diventa quindi fondamentale avere una gestione oculata, grazie a una Governance efficiente che si basi su cultura, competenza, trasparenza, equo trattamento di soci e altri stakeholder e prevalenza della sostanza sulla forma.
Imprese: come crescere
“La crescita e sostenibilità per un’azienda, nel lungo periodo, non può che passare attraverso alcuni valori fondanti della buona Governance e questa, semplificando, si fonda sul buon funzionamento del Consiglio di amministrazione che deve essere composto anche da consiglieri indipendenti, con un expertise di rilievo”, spiega Antonella Negri-Clementi, componente del Consiglio direttivo di Nedcommunity, l’Associazione italiana degli Amministratori Non Esecutivi e Indipendenti componenti degli organi di governo e controllo delle imprese e AD di Global Strategy, società internazionale di Management Consulting e Corporate Finance.
“La Governance si alimenta di un esercizio collegiale dei poteri e si arricchisce tramite scambi di idee ed opinioni. L’amministratore unico può andare bene quando l’azienda ha dimensioni piccole, per così dire artigianali, ma quando i volumi crescono è fondamentale avere un Consiglio di Amministrazione Collegiale, composto non solamente da membri della famiglia, ma anche da figure esterne e nel rispetto delle procedure ufficiali, per cui parliamo di ripetitività degli incontri, almeno trimestralmente, definizione di ordini del giorno con indicazione delle decisioni da prendere e verbalizzazione degli incontri”, prosegue Negri-Clementi. Non solo. Perché “la conformità ai regolamenti interni ed esterni e l’applicazione delle regole e dei principi di buon governo aziendale non possono essere puramente formali, ma devono tradursi in azioni e comportamenti che riflettano lo spirito oltre che la lettera delle norme”.
L’importanza della trasparenza
Una buona Governance è fondamentale anche quando un’azienda decide di aprire il proprio capitale a fondi di investimento o effettuare operazioni di M&A o quotarsi in Borsa, cosa sempre più d’attualità vista la difficoltà nel reperire capitali tramite il tradizionale canale bancario.
“La trasparenza migliora la percezione dell’impresa all’esterno e all’interno” continua Antonella Negri-Clementi, “ed è quindi un prerequisito necessario per una buona relazione con gli Stakeholder nel loro complesso. Infine, aumenta la fiducia delle controparti, facilita lo sviluppo equilibrato dell’impresa, l’accesso al mercato dei capitali e l’apertura a nuovi Soci”.
I consiglieri indipendenti
Ulteriore aspetto, ma non meno importante per una buona governance, anche a prescindere da un’apertura del capitale a terzi, è la presenta di un consigliere Indipendente, la persona, nel consiglio di amministrazione che non ha legami con la proprietà (gli azionisti) e che ha esperienze in molte aziende e in diversi settori. “Il ruolo del Consigliere Indipendente, che non è esecutivo e ha come funzione primaria quella di difendere gli interessi dell’azienda, diventa fondamentale anche nelle imprese non interessate ad un’apertura del capitale sociale e più in generale nelle PMI familiari”, sottolinea l’AD di Global Strategy. “Oltre a fornire la propria esperienza e competenza e garantire una maggiore attenzione a tematiche sensibili quali risk management e sostenibilità, può svolgere il ruolo di mediatore all’interno della famiglia e del Consiglio di Amministrazione in generale e in alcuni casi, accompagnare i figli nella crescita professionale, eventualmente con il supporto di adeguati corsi formativi”.
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