“Anziché piangerci addosso in tempi difficili, abbiamo inventato Songbox. Componiamo messaggi musicali personalizzati per amici e parenti lontani, ma anche per un dono agli sposi”. Il progetto piace pure alle aziende e il sogno di Elisabetta è diventato una vera e propria startup.
Ci sono storie geniali che risollevano l’umore anche in tempi difficili come questi. E non serve essere vip o personaggi famosi per diventare i protagonisti di favole moderne, di sogni un po’ folli che diventano reali. Prendiamo Elisabetta Filippini, 36 anni, musicista e musicologa, abitante a Carpenedolo, in provincia di Brescia: anziché riporre la sua chitarra nella custodia in tempi di inattività forzata causa pandemia, che ha fatto?
Ha ideato con Alessandra Dresda (talentuosa cantante e musicista, in arte Alea) un progetto che si chiama “Songbox”, in pratica confeziona canzoni su misura, da destinare a persone che vogliono mandare messaggi unici e personalizzati a amici, parenti o fidanzati lontani.
Nasce Songbox
Ma visto che Elisabetta è un vulcano di idee, da cosa è nata cosa, o meglio da nota è nata nota. Sentiamo lei. “Tutto è nato circa sei mese fa.
Causa lockdown già da primavera ci siamo ritrovate a piedi, impossibilitate a esibirci in concerti, io alla chitarra e la cantautrice milanese Alea alla voce, in giro per locali e eventi soprattutto nel Nord Italia, ma anche in Europa.
Proponiamo tributi alla storia musicale femminile del rock e del pop, ma realizziamo anche brani inediti. Improvvisamente, come per tanti altri musicisti ora in grave difficoltà, è arrivata la battuta d’arresto. Ma non ci siamo perse d’animo”.
Canzoni ad hoc dedicate
Già, Elisabetta Filippini, non è tipo da piagnistei. La musica è la sua vita. Ha un curriculum davvero ricco, è docente di musica e musicoterapeuta. E ha pure scritto un libro uscito a novembre, dal titolo “Help!” (Dino Audino edizioni), un manuale di sopravvivenza per giovani musicisti.
“Quanto a Songbox – continua Elisabetta – il lampo di genio è stato: perché non creare messaggi musicali su misura? Le nostre sono canzoni inedite, facciamo musica, testo e arrangiamento, un prodotto finito e confezionato sotto forma di mp3 e in formato ad alta definizione corredato di video e foto. I destinatari della canzoni ad hoc ovviamente prima ci spiegano a chi è diretto il dono musicale e quali emozioni vogliono trasmettere. Noi pensiamo a tutto”.
Una sorta di lettera in musica, già. Ma sta avendo successo questo progetto lanciato dalla pagina Facebook? “Direi di sì – spiega la nostra musicista geniale – Oltre ai molti contatti, abbiamo composto già una decina di brani per i compleanni di sorelle e amiche lontane, per amici che vivono all’estero, per genitori distanziati. Pure per San Valentino non mancano richieste”.
Una lettera in musica
E tanto per non farsi mancare niente (e sperando che prima o poi torneremo tutti a riavvicinarci) Elisabetta ha pensato anche alle “bomboniere musicali”, un’idea regalo che gli sposi possono fare ad amici e parenti.
“Anziché la solita inutile bomboniera, una chiavetta che contiene una canzone e un video di nostra produzione con immagini e musica speciali per il grande giorno”. E’ tutto? No. Elisabetta è un fiume in piena.
“Pure le aziende si stanno accorgendo di noi. Una società milanese nel campo della formazione professionale mi ha contattato per una colonna sonora per un video finalizzato a dare motivazioni ai propri dipendenti. Le possibilità sono tante: corsi, seminari, aziende pubbliche e private. C’è tutto un mondo di note da scoprire. La musica è la medicina dell’anima. E può essere non solo intrattenimento, ma anche un mezzo di comunicazione”.
Non resta che chiedere a Elisabetta qual è il suo grande sogno. “Beh, far diventare Songbox una startup. L’importante è crederci”. Se si deve sognare, meglio farlo in grande.
A proposito, se qualcuno vuole saperne di più, ecco i contatti: di Facebook. e Instagram.