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La start-up Jet Hr libera le aziende dal peso della burocrazia

Jet Hr rivoluziona la gestione del personale: 500 aziende già clienti e un sistema che automatizza assunzioni, ferie, buste paga e formazione, facendo risparmiare tempo e costi

Forse definirli l’antidoto alla burocrazia che da sempre affligge il nostro Paese sarebbe troppo. Ma la start-up milanese Jet Hr, che a poco più di due anni dal lancio ha già superato quota 500 clienti (perlopiù piccole e medie imprese) e attratto investimenti tramite l’Italian Founder Fund e dalle grandi famiglie imprenditoriali con Exor, Moratti, Benetton e Berlusconi, è comunque riuscita nell’impresa di rendere più snella la gestione di una serie di pratiche che rendono quasi impossibile la vita alle aziende.

Dall’assunzione alla busta paga: una piattaforma per semplificare tutto

Fondata nel dicembre 2022 da Marco Ogliengo e Francesco Scalambrino, Jet Hr ha infatti creato una piattaforma integrata che automatizza il ciclo di gestione dei dipendenti, dalla fase di assunzione alla gestione di ferie, malattie, buste paga e formazione obbligatoria. Il tutto con notevoli benefici sia in termini di efficienza e produttività, sia in termini economici. 

Spesso, infatti, le aziende non usufruiscono di detrazioni o incentivi che riguardano i loro dipendenti perché è talmente complicato che non si rendono conto di potervi accedere. La piattaforma della start-up meneghina, invece, automatizza e rende snelli i passaggi necessari per inquadrare queste opportunità e coglierle.

D’altra parte, l’idea di Jet Hr è nata da una precedente esperienza diretta di Ogliengo. Dopo diversi anni all’estero tra Germania, Stati Uniti e Indonesia, una volta rientrato in Italia aveva lanciato la piattaforma ProntoPro vivendo in prima persona le difficoltà amministrative nella gestione del personale in una realtà che era cresciuta molto rapidamente.

La burocrazia Italiana ostacola la crescita delle imprese

“Lì mi sono reso conto di quanto in Italia la burocrazia rappresenti un ostacolo per la crescita delle imprese: esistono contratti che permetterebbero di risparmiare migliaia di euro a dipendente ogni anno, ma che non vengono sfruttati perché troppo complessi da attivare. C’è la gestione del Tfr e del rapporto con l’Inps. E poi ci sono le complicazioni delle attività quotidiane”, spiega Ogliengo. “Basti pensare che mentre nei principali Paesi occidentali il costo per il servizio paghe si aggira intorno ai 5 euro al mese per dipendente, che scendono a 1 euro in Asia e Medio Oriente, in Italia si arriva a 30 euro. Questo riflette la complessità della nostra burocrazia, con regole intricate, oltre 900 tipi di Contratto collettivo nazionale di lavoro, enti differenti e normative che all’estero non esistono”.

Il resto lo ha fatto l’intuizione che la tecnologia poteva offrire se non un antidoto, quantomeno una soluzione efficace. “Una volta inquadrato il modello abbiamo condotto 35 interviste con imprenditori, responsabili delle risorse umane e manager per validare la nostra idea e capire quali fossero le principali necessità delle imprese. Abbiamo scoperto che il problema non riguardava solo il settore high-tech, da cui eravamo partiti, ma praticamente tutte le imprese, a partire da comparti ancora più burocratizzati come l’edilizia e l’agricoltura”. 

Eliminate le incertezze, Jet Hr punta a gestire un italiano su cinque

Nessuna sorpresa, quindi, che nei primi due anni di operatività la clientela sia aumentata esponenzialmente. “Abbiamo colmato una serie di lacune e semplificato passaggi che prima finivano per moltiplicare il lavoro”, sottolinea Ogliengo. “Ad esempio, se devo assumere un nuovo dipendente, normalmente faccio fatica a sapere qual è il costo per l’azienda e quale il suo salario netto. Questa incertezza è negativa per entrambe le parti: la nostra piattaforma consente di calcolare direttamente reddito netto, lordo e costo aziendale, e anche di firmare l’assunzione digitalmente”. 

Ma le applicazioni e i punti di semplificazione sono molto di più. “E ogni settimana, grazie alle richieste dei clienti, scopriamo che c’è un nuovo passaggio da gestire e semplificare”, assicura il fondatore di Jet Hr. 

È anche per questo che la start-up milanese, che è ha già superato quota 100 dipendenti, ha deciso di concentrare le sue attenzioni sul mercato italiano. “L’ambizione è arrivare a gestire la busta paga di un italiano su cinque entro i prossimi 5-6 anni, rivoluzionando il modo in cui le imprese affrontano la gestione del personale”, afferma Ogliengo. “Più nell’immediato, il prossimo passo sarà l’integrazione della gestione delle partite IVA, per consentire alle aziende di archiviare e pagare fornitori con lo stesso livello di automazione dei dipendenti”.

Libero Quotidiano, 8 febbraio 2025

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