Dal design delle copertine dei grandi artisti italiani al calendario contro la violenza per Vero Volley, fino ai progetti sull’intelligenza artificiale: il viaggio creativo di un visionario
Il suo ultimo lavoro è stato il calendario 2025 con le grandi stelle della pallavolo italiana, che ha visto Ivan Zaytsev, Paola Egonu e tutti i campioni delle squadre di Vero Volley immortalati con scritte sui corpi scoperti per promuovere l’impegno contro ogni forma di violenza. Ma i progetti creativi realizzati da Sergio Pappalettera e dalla sua agenzia Studio Prodesign in oltre 40 anni di attività sono molti più.
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Il talento poliedrico di Pappalettera, dalla creazione di copertine iconiche alla regia di eventi
Pappalettera, il cui profilo è impossibile da inquadrare senza incorrere in semplificazioni – è grafico, designer, direttore artistico, regista, artista, imprenditore delle idee, della creatività e della conoscenza – ha infatti firmato una serie di progetti che fanno parte del nostro patrimonio culturale condiviso. Dalle copertine degli album di artisti di grandissimo successo come Jovanotti, Eros Ramazzotti, Pino Daniele, Franco Battiato e gli 883, solo per citarne alcuni, al calendario dell’arma dei Carabinieri. Dai grandi eventi musicali come il Jova Beach Party, alla direzione artistica dei visual di X Factor. Fino alla direzione artistica e coordinamento del reparto grafico di Striscia La Notizia e allo show visual per la nuova collezione di Cartier.
“I nostri clienti provengono per il 40% dal mondo della musica, per un altro 40% dal mondo delle aziende e per la parte rimanente da altri ambiti, tra cui quello sportivo, quello della moda e quello dell’arte”, spiega Pappalettera, 63enne milanese Doc. “Ci è sempre piaciuto affrontare nuove sfide, e farlo con l’obiettivo di accrescere il sapere e la conoscenza, perché progetti credibili e profondi si basano innanzitutto sullo studio della materia che si sta trattando”.
Docente di Progettazione e Allestimento all’Università IULM di Milano, Pappalettera ha attraversato negli ultimi 40 anni tutte le trasformazioni del mondo della creatività e della cultura. Lo ha fatto riuscendo a mettere insieme le potenzialità infinite offerte dalle nuove tecnologie digitali con la profondità di pensiero e analisi che solo chi ha maturato esperienza nel mondo analogico può vantare.
Lo Studio Prodesign, nel quale lavorano cinque collaboratori, che “sono tutti giovani che escono da IULM, NABA o IED”, sottolinea Pappalettera, collabora con società, artisti, case di produzione, ma anche con realtà del mondo dello sport come il Milan o, appunto il Consorzio Vero Volley. È per quest’ultimo che Pappalettera, insieme al fotografo Maki Galimberti, rinomato ritrattista di personaggi famosi, ha realizzato il calendario intitolato True Love.
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La creatività come motore di cambiamento tra arte, cultura e tecnologia
Frutto di un progetto promosso dal consorzio pallavolistico monzese insieme ad Action Agency e Champions For Change, progetto ideato da Manuela Ronchi, “il calendario è stato realizzato con scatti che immortalano valori fondamentali (come Rispetto, Libertà, Meraviglia, Coraggio, Condivisione, etc) scritti sul corpo dei campioni delle squadre di Serie A1 femminile e Superlega maschile, i quali hanno prestato il loro volto e si sono impegnati in prima persona per sensibilizzare contro ogni forma di violenza” spiega Pappalettera. “Lo sport, infatti, rappresenta uno straordinario motore di cambiamento sociale. E questi grandi atleti, che sono un modello aspirazionale per i giovani, ci hanno consentito di avere l’enorme soddisfazione di unire l’aspetto estetico a quello etico”.
Ma per un progetto concluso, ce ne sono già tanti altri in corso o in rampa di lancio che guardano anche alle nuove potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale. “Ho avuto modo di collaborare con Luciano Floridi, filosofo di fama mondiale e pioniere nell’etica del digitale e dell’informazione, per Orbits- Dialogues with Intelligence“, lo show-how divulgativo che vuole diffondere la cultura dell’intelligenza artificiale nel mondo delle imprese e in quello universitario.
“L’idea”, spiega Pappalettera, “è quella che si possa e si debba lavorare per utilizzare l’intelligenza artificiale nella maniera più corretta, dando un senso alla profondità che siamo in grado di dare noi delle generazioni che hanno visto nascere alcuni strumenti che prima non c’erano, senza farsi bloccare dalla paura che circonda queste nuove tecnologie, che offrono davvero possibilità infinite”.