L’avventura di Special Flanges è iniziata 37 anni fa con un trapano e un tornio. Oggi l’azienda esporta pezzi speciali per impianti petroliferi, eolici, chimici e farmaceutici in oltre 70 Paesi in tutto il mondo.
Questa è la storia di un miracolo brianzolo. I loro pezzi, tutti realizzati su richiesta con materiali speciali e superleghe, garantiscono la tenuta di impianti chimici, petroliferi, farmaceutici, eolici e petrolchimici in ogni angolo del pianeta. Dal Nord America al Medio Oriente, dal Far East all’Europa, gli anelli, le piastre e i dischi realizzati da Special Flanges fanno, infatti, funzionare migliaia di impianti, compreso il più grande sito al mondo per la lavorazione del petrolio in Arabia Saudita.
La visita imprevista dello sceicco
Ma, al di là del successo su scala globale e di una crescita che ha scandito in maniera pressoché ininterrotta i suoi 37 anni di attività, a fare di questa realtà un caso che val la pena di essere raccontato sono anche i tanti episodi che ne hanno caratterizzato la storia, come la visita non annunciata di uno sceicco arabo, che nel settembre 2019 si è presentato direttamente nella sede brianzola dell’azienda con una richiesta urgentissima di pezzi di ricambio per il mega impianto di Buqyaq, rimasto danneggiato da un bombardamento con droni da parte di ribelli houthi dello Yemen.
“Tutto ha avuto inizio il 1 ottobre 1984, quando sono partito con questa sfida personale il cui obiettivo era di riuscire a superare quelle strozzature che avevano impedito all’azienda nella quale aveva lavorato fino ad allora di crescere”, racconta Augusto Zucchinali, fondatore e presidente di Special Flanges. Operando da oltre dieci anni nel settore della componentistica per impianti, Zucchinali aveva infatti avuto modo di sperimentare come le esigenze dei clienti si scontrassero spesso con l’organizzazione delle aziende che dominavano il comparto.
La nascita come piccola bottega
Fu così che “quando decisi di partire per conto mio, acquistando un trapano e un tornio che installai nella piccola bottega di falegnameria che i miei suoceri avevano sotto casa, decisi di puntare tutto sulla capacità di servire velocemente i clienti, garantendo loro il massimo della qualità e soluzioni personalizzate per le loro esigenze”, prosegue Zucchinali.
Mentre la concorrenza puntava su produzioni standardizzate o scontava tempi di lavorazione lunghi, Special Flanges riuscì a conquistare quote di mercato grazie a rapidità e precisione. “Questo nonostante all’inizio fossimo davvero piccolissimi”, ricorda il fondatore, “al punto che era mia moglie Tina, che ha avuto un ruolo cruciale per il successo dell’azienda di cui ha sempre tenuto la contabilità, ad andare in giro con il furgoncino per ritirare i pezzi in forgiatura”.
Oggi presente in oltre 70 Paesi
Un ricordo che oggi, con l’azienda che fattura oltre 50 milioni di euro all’anno, vende in oltre 70 Paesi in tutto il mondo e conta circa 120 dipendenti e collaboratori tra il quartier generale di Cesano Maderno (Monza e Brianza) e gli stabilimenti di Legnano (Milano) e Gorla Minore (Varese), sembra più lontano che mai. Ma che, invece, è parte integrante del Dna di questa realtà, che per il fondatore rappresenta anche un amore lasciato e poi ritrovato.
Il percorso di crescita, che si è sviluppato anche grazie all’attivazione di un laboratorio di analisi meccaniche che pochi concorrenti possono vantare, è infatti stato caratterizzato anche dall’apertura a investitori esterni. Dalla prima operazione nel 2008, con la vendita del 25% al fondo BCC Private Equity, alla cessione dell’intero capitale a una partecipata del fondo americano First Reserve, datata 2013. Fino al rientro nel 2016, dopo che la società statunitense in difficoltà per il crollo del pezzo del petrolio aveva messo in vendita l’azienda.
L’amore ritrovato per l’azienda di famiglia
Fu allora che il fondatore, che nel frattempo si era ritirato per dedicarsi alla passione per la vela, decise di riprendere per mano la sua creatura. “Facemmo una riunione di famiglia e optammo per questa scelta per salvaguardare l’azienda e i suoi dipendenti”, spiega Zucchinali, che in Special Flanges è sempre stato accompagnato anche dalla presenza dei figli Mauro e Tiziano, oggi direttori commerciali.
Infine, il mese scorso la famiglia ha ceduto il 50% del capitale al fondo Wisequity V, gestito da Wise Equity, “con l’obiettivo di creare i presupposti per un’ulteriore crescita e verticalizzazione delle attività”, sottolinea il fondatore. Il tutto continuando a puntare sui punti di forza storici, che sono “il magazzino, che ci consente di soddisfare in ogni momento ogni tipo di richiesta in tutto il mondo, la velocità di lavorazione e la qualità dei prodotti”. Aspetti che continuano a fare la differenza anche oggi che la produzione è fatta di pezzi sempre più grandi e complessi per impianti che lavorano ad altissime pressioni o in ambienti critici come quello chimico, farmaceutico e petrolchimico.
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