Seconda parte del viaggio culturale nella Villa dei talenti della Brianza, un polo di crescita sociale e culturale, dove la parola inclusione è il punto di congiunzione tra i diversi progetti.
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Due menti al servizio della bellezza per tutti, che lavorano di personalità del calibro di Judith Heumann e che riescono ad accontentare clienti come Stefano Ferri.
Il motore che spinge il progetto di Angela Bianchi, consulente di immagine, e Chiara Ferriolo, designer e artigiana nel mondo della moda, si alimenta della convinzione che tutti hanno diritto al bello, secondo i propri canoni, secondo quanto faccia sentire coerenti con se stessi.
Spesso chi ha necessità di una taglia più grande o più piccola o di calzature ortopediche deve accontentarsi del poco che è messo a disposizione dal mercato, in molti casi abbandonando l’idea di poter scegliere in base al proprio gusto.
I progetti di Chiara e Angela nascono proprio per rispondere a questo tipo di necessità.
La bellezza non è per pochi
“Abbiamo trovato in comune il pensiero che la moda tende a dire che la bellezza è riservata a pochi. Invece la bellezza è per tutti perché ci circonda” sostiene Chiara Ferriolo.
“La differenza è che si progetta per pochi. Se devo prendere la taglia oversize devo andare nei negozi appositi: quello che noi vorremmo è che queste classificazioni scomparissero. Per le scarpe tante persone si devono rivolgere a negozi di ortopedia, nei quali la scelta è spesso ristretta a forme e colori che ci sono già. Noi, invece, vogliamo ascoltare il cliente, lavorare sulla persona e capire cosa lo fa sentire a suo agio” spiega ancora la Ferriolo.
Attivismo e Notte degli Oscar.
Il progetto nasce il 1 aprile 2020, quando è stato chiesto ad Angela Bianchi di contribuire allo styling di Judith Heumann, attivista americana per i diritti dei disabili e protagonista di un documentario prodotto dagli Obama, candidato agli Oscar (Crip Camp).
“Era un grosso lavoro che ha messo insieme tutte le nostre competenze” spiega a Notizie Geniali Angela Bianchi “Abbiamo messo in campo lavoro stilistico e cromatico, e uno dei risultati è stato un paio di sandali creati per rispondere alle esigenze della cliente”.
“Da un sandalo che avevo già sviluppato ne abbiamo realizzato uno per lei nel quale abbiamo sostituito la fibbia col velcro. Aveva bisogno di una suola un po’ più alta e abbiamo risposto a questa sua esigenza. Infine, abbiamo adeguato colore e parte stilistica alla serata, scegliendo il rosso come simbolo di attivismo e il velluto come simbolo di eleganza. Judith ci ha detto che erano anni che non riceveva un paio di scarpe così bello. Questa è stata la mia gratificazione, quando traspare la felicità”.
Progetti in ambiti che non ci si aspetta perché di solito è la moda che crea stereotipi e omologazione. In questo caso il lavoro di queste due professioniste e il progetto di Consorzio Comunità Brianza, alla guida di Villa Longoni, abbatte gli stereotipi tirando fuori la fibra di chi ha veramente stoffa.
Per maggiori informazioni sui progetti di Angela Bianchi e Chiara Ferriolo.